HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

venerdì 22 maggio 2009

TRENO IN BIANCO E NERO

Compagne/i...di viaggio, appunto, vi racconto un cosa.

Oggi con i miei colleghi ho accompagnato le mie classi a Tuglie, per visitare il museo della civiltà contadina. Carino. Ci siamo andati in treno, ferrovie Sud Est.
All'andata tutto bene, un' intera carrozza riservata a noi, perfino l'aria condizionata. Al ritorno un gran caldo ma, soprattutto, un pugno nello stomaco...
Tre vagoni: a bordo del primo, gente varia, sul secondo noi, sul terzo solo ragazzi neri.
Non so che nome avreste dato voi a quella situazione, quale categoria mentale sarebbe riaffiorata alla vostra mente. Io ho avvertito l'urgenza di pronunciare a voce alta due parole: SEGREGAZIONE RAZZIALE.
Trovo che tutto ciò sia molto triste e terribilmente pericoloso, indipendentemente dalle circostanze che possano variamente determinare certi fatti.
Sarebbe ora di riuscire a rompere il ghiaccio, di programmare un'iniziativa per l'estate in modo da lanciare un segnale di solidarietà, ma anche culturale, nei confronti di tutti questi fantasmi che sempre più popolano i nostri luoghi.
Dobbiamo sradicare quella legge non scritta che si è insinuata tra "noi" e "loro" e che ci toglie la parola. Nessuno fa un passo vero l'altro, semmai ci si limita ad osservarsi, spesso con occhi che vorrebbero raccontarsi tante cose.
Tutti come paralizzati da catene invisibili che ci rendono muti.
Invece no, anche qui a Nardò dovremmo trovare il modo per incontrarci, ascoltare e, anche, far sapere che in Italia non siamo tutti come Maroni e Borghezio. In fondo, quali elementi concreti ha questa gente per capirlo? Avremmo dovuto scendere tutti in piazza quando hanno cominciato a rispedire all'inferno della tortura e dei lager tutta quella povera gente che fuggiva dalla fame. Non lo abbiamo fatto e questo, a mio avviso, è una colpa. Non possiamo renderci complici di un razzismo che sempre più pericolosamente ci gira intorno. Bisogna reagire, o i nostri figli si vergogneranno per noi.
Non è facile, lo so bene, davanti a certe cose spesso ci si arrende, impotenti o sopraffatti, ma...
...forse ci aiuterebbe qualche viaggio in treno.
Ferrovie Sud Est.

Grazie per avermi "ascoltata".
Claudia Cantatore

Nessun commento:

Posta un commento