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lunedì 15 giugno 2009

Addio a Ivan Della Mea, la canzone come impegno

IL CANTAUTORE, poeta e scrittore Ivan Della Mea è morto all’ospedale San Paolo di Milano. Aveva 68 anni. Ivan Della Mea è stato uno dei personaggi simbolo della canzone militante italiana e del lavoro di recupero e riscoperta della tradizione popolare...
che dagli anni ’60 in poi ha rappresentato una appendice musicale della lotta politica. Nato a Lucca il 16 ottobre 1940, si era trasferito giovanissimo a Milano, dove ha cominciato a scrivere canzoni, anche per Milly. Di quel periodo, il brano piu’ famoso è Cara Moglie. Prima di dedicarsi a tempo pieno alla musica svolge vari lavori, da operaio a
barista, da scaricatore a fattorino, a revisore di collane periodiche della Mondadori.
Per la sua carriera di autore e di militante l’incontro fondamentale è stato quello con Gianni Bosio: insieme fondarono il Nuovo Canzoniere Italiano, che ha avuto un ruolo decisivo nella scoperta e nella diffusione più ampia della tradizione popolare e dei canti di protesta.
Insieme a personaggi come Giovanna Marini, Paolo Pietrangeli, Michele Straniero, Della Mea con la collana “I Dischi del Sole” ha documentato una stagione in cui la musica ha accompagnato le proteste giovanili e operaie degli anni ’60. Presidente del Circolo Arci Corvetto di Milano (dove domani alle 11 si terranno i funerali) dall’aprile ’95 all’aprile ’97, Ivan della Mea nel 1996 divenne anche direttore dell’Istituto De Martino di Sesto Fiorentino, uno delle più prestigiose istituzioni dell’antropologia musicale italiana. Tra i titoli piu’ famosa della sua discografia “Il Rosso è diventato giallo”, “Se qualcuno ti fa morto”, “La nave dei folli”, “La piccola ragione di allegria”. Della Mea si lascia alle spalle anche una discreta bibliografia (ultimo libro pubblicato il romanzo autobiografico Se la vita ti dà uno schiaffo, Jaca Book 2009). Nel 2003 vinse a Livorno il Premio «Piero Ciampi» alla carriera.

1 commento:

  1. Grazie Ivan,quando la musica abbraccia impegno e militanza si fa vento della libertà!
    Angelo C.

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