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lunedì 29 giugno 2009

Bari, manager Asl verso dimissioni - Vendola l'ha messa alle strette

Lea Cosentino, direttore dell'azienda sanitaria barese, vicina al
Pd, è indagata con Tarantini e per corruzione e turbativa d'asta.
"Conosco da tempo i Tarantini, mai però li ho favoriti"

BARI - La prima vittima del Bari-gate è una manager vicina al Partito democratico. Lea Cosentino, il direttore generale della Asl Bari, l'azienda sanitaria più grande della Puglia, è a un passo dall'abbandonare la sua carica:
"Prima di prendere ogni decisione ho bisogno di parlare con il presidente", dice lei, che venerdì ha ricevuto una perquisizione a casa e un avviso di garanzia con l'accusa di aver tentato di favorire l'azienda di Gianpaolo Tarantini. Già da sabato però la giunta Vendola l'ha messa alle strette chiedendole di lasciare in nome della trasparenza. Si aspettano, per definire la questione, 24 ore: domani tornerà in Puglia da un viaggio istituzionale in Canada, il Governatore Nichi Vendola e si stringerà il cerchio.

L'avvicendamento sembra quasi scontato, non fosse altro perché il Governatore pugliese ha detto in tempi non sospetti che si seguirà il "modello di Alberto Tedesco", il suo ex assessore alla Sanità dimessosi dopo aver avuto la notizia di un avviso di garanzia.
"Ripeto, voglio parlare con lui" insiste però Lady Asl, nemmeno 40 anni, affascinante quanto potente, che rivendica la sua estraneità alla vicenda. "Conosco da tempo i Tarantini, mai però li ho favoriti".

La Cosentino è indagata insieme con l'imprenditore barese Enrico Intini, un altro industriale locale, Cosimo Catalano, e lo stesso Tarantini, accusati a vario titolo di corruzione e turbativa d'asta. Secondo gli investigatori era in atto un tentativo di realizzare un cartello per aggiudicarsi un appalto che la Asl avrebbe dovuto bandire. La manager avrebbe anche partecipato a degli incontri con gli imprenditori, mentre Tarantini incassò una consulenza dal gruppo Intini. La gara non fu poi mai bandita, forse perché i Finanzieri bussarono a casa di Gianpi. A imbarazzare la politica ci sono poi i rapporti personali tra la Cosentino e Tarantini: lui era uno degli ospiti al compleanno della manager ("insieme ad altre decine di persone" chiarisce lei), mentre Lady Asl lo ha incontrato l'estate scorsa in Sardegna ("ma ho pagato tutto" ha chiarito ai Finanzieri, esibendo gli estratti conto della carta di credito relativi alla vacanza sarda.
Intanto prosegue l'indagine sui rapporti tra Tarantini e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. L'ipotesi di ascoltare il premier è considerata, dagli stessi magistrati, "di scuola". Intanto però la vicenda si arricchisce di nuovi elementi: a uno dei testimoni, il sostituto procuratore Giuseppe Scelsi ha fatto il nome di alcune ragazze che avevano frequentato sia Villa Certosa sia casa Tarantini chiedendogli notizie sui rapporti che avevano con quel giro. Tra le altre Jennifer Rodriguez, modella venezuelana con un passato da assistente di Biscardi e Francesca Lana, attrice in erba note alle cronache mondane per una sua amicizia con Manuela Arcuri, con la quale era stata anche immortalata in pose sexy. Infine, il capitolo cocaina. Al momento oltre a Tarantini è iscritto nel registro degli indagati Alessandro Mannarini, l'organizzatore delle feste in Sardegna. La sua posizione è stata stralciata e, ipotizza l'avvocato Marco Vignola, potrebbe definirsi a giorni.

di GIULIANO FOSCHINI da LAREPUBBLICA

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