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venerdì 12 giugno 2009

G8, Lecce blindata per parlare di economia

Lecce (salento) -Ha preso il via stamane tra misure di sicurezza il vertice dei Ministri. Città off limits, difficile, o addirittura impossibile, transitare in auto e persino camminare per il centro. I lavori aperti da una cena di gala. Presente nel capoluogo salentino pure il governatore di Bankitalia Draghi. In agenda anche il summit di L’Aquila.Definire il “global standard” - proposto dal ministro Tremonti – che riformerà le regole e la vigilanza della finanza e che sarà discusso al G8 dell’Aquila, fotografare lo stato di salute economica a livello internazionale e avviare la discussione sulle possibili strategie d’uscita dalla devastante crisi che sta interessando tutto il Mondo.Sono questi gli obiettivi che, oggi e domani, i ministri delle Finanze di Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Stati Uniti e Russia cercheranno di perseguire riuniti, proprio qui, in una Lecce, appositamente, rinnovata nella forma. Strade, aiuole, muretti, lampioni, segnaletica, potature, verniciature. In vista del grande summit, il restyling della città capoluogo del Salento è ormai completo. Mancano solo le rifiniture, in corso d’opera, stasera la cena-galà aprirà di fatto i lavori che proseguiranno il giorno dopo.

In città, la gente si sta riversando in quantità. I pullman in arrivo, fermano la propria corsa all’entrata di Lecce o proseguono per far scendere i passeggeri nei vari hotel disponibili. Le limitazioni alla circolazione sono vigenti già da l’altro ieri, per motivi di ordine e sicurezza. Sei le “zone rosse” ( di massima sicurezza) in corrispondenza non solo del castello Carlo V (dove il summit si volgerà), ma anche intorno agli hotel Patria, Risorgimento, Tiziano, President, al Chiostro dei Domenicani. Da oggi chiuderà anche il tratto di superstrada all’altezza della tangenziale Est. E oggi dalle 14 scatterà ufficialmente anche il divieto per di transito per automobili, pedoni, eccetto i residenti, titolari di attività commerciali e dipendenti.

Circolare non sarà perciò facile. In molti si stanno chiedendo “come fare?”. Si continua ad assistere nei diversi uffici preposti a scene di nervosismo, dovuto alle differite e improvvise comunicazioni che giungono. Le aziende stanno provvedendo a rilasciare ai propri dipendenti delle certificazioni che attestino la necessità di accedere alle aree interessate dalle limitazioni, perché limitrofe a quelle dove il summit si svolgerà. Anche i residenti dovranno esibire il documento d’identità, che vadano a piedi o in auto. Il sindaco Paolo Perrone è euforico, descrive come straordinario l’evento, si dice sicuro dello slancio che in termini di visibilità la città riceverà, non nasconde i timori legati alla spazzatura, da sempre un po’ incolta, a Lecce e nei paesi vicini, e ai ministro lancia il suo fiducioso auspicio: che parta da Lecce l’azione incisiva del G8 per contrastare la crisi e le crisi che investono l’Italia come il resto d’Europa e del Mondo. con le orecchie e i microfoni tesi ad ascoltare cosa gli 8 grandi signori dell’economia mondiale avranno da dire alle popolazione, a quelle povere e a quelle ricche che abitano soltanto solo una minima porzione del pianeta determinandone di fatto l’evoluzione, nei termini in cui ognuno la riconosce, ci saranno in tutto 450 i giornalisti (accreditati).

Alistair Draling (GB), Joerg Asmussen (Ger), Christine Lagarde (Fra), Giulio Tremonti (Ita), Shoichi Nakagawa (Jap), Timothy Geithner (Usa), Jim Flaherty (Canada) e Alexey Kudrin (Russia). Sono questi i nomi attesi, ai quali se ne aggiungeranno altri non meno altisonanti: il commissario agli Affari Economici e monetari Joaquin Almunia, i rappresentanti della Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale e Ocse (organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), e nondimeno il governatore di Bankitalia Mario Draghi, in qualità di presidente del Financial Stability Board (Fsb), organismo incaricato dal G20 di ridisegnare la regolazione e il sistema di supervisione del sistema finanziaria.

Le frizioni non mancheranno. Lo si capisce dalle dichiarazione degli stessi ministri in queste ore. In materia fiscale, le contrapposizioni, com’è noto non mancano. Soprattutto se gli Stati Uniti pretenderanno l’osservanza delle loro stesse regole anche in Europa. Se n’è parlato nell’ultimo vertice di febbraio a Roma. Esiste una lista di paesi non cooperativi che probabilmente l’Ocse riproporrà in forma aggiornata anche a Lecce. Poi sarà la volta, delle soluzioni, per uscire dalla crisi, alla luce di primi timidissimi segnali di ripresa degli indici, di stabilizzazione economica come la chiama il vice-ministro tedesco Asmussen che sottolinea: “Ma i tempi di ripresa sono incerti e una volta che l’economia avrà ritrovato il passo – spiega – gli impulsi espansivi devono essere ritirati, e ciò riguarda le politiche fiscali e monetarie”.

La città è un bunker aperto, i dissidenti sono tanti. I lavori possono cominciare
da Paese Nuovo

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