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lunedì 1 giugno 2009

Pisa: report su Canapisa 2009

...ancora una volta la parte migliore di Pisa è scesa in strada
Negli ultimi due sabati di maggio le strade e le piazze di Pisa si sono riempiti di volti sorridenti e determinati a non continuare a farsi rubare la vita. Sabato 23 è stata la volta della Critical Mass abbastanza nutrita (60/70 ciclisti) che ha aperto la campagna di mobilitazione x la difesa di Rebeldia (sotto processo e sotto sfratto), partendo dalla sede del centro sociale pisano per finire in Piazza della Pera dove per un giorno il Progetto Rebeldia aveva trasferito le sue attività e dove centinaia e centinaia di persone dal pomeriggio fino a tarda sera hanno affollato gli stand e i banchetti.
Poi sabato 30 maggio è arrivata la nona edizione di Canapisa, la street parade antiproibizionista che dal 2001 percorre puntualmente le strade pisane ogni ultimo sabato di maggio. A questa mandata, il Comune ha cercato in ogni modo di impedire la manifestazione ponendo difficoltà di ogni tipo, ma la determinazione degli attivisti di Canapisa l’ha avuta vinta. Ancora una volta, così, le strade della città toscana sono state percorse da camion dotati di potenti sound system che al suono del reggae, della techno e anche del vecchio rock hanno ribadito che i consumatori di sostanze proibite non sono né malati né delinquenti e che criminale è il proibizionismo che riempie le tasche dei narcotrafficanti e perseguita persone che hanno la sola colpa di avere uno stile di vita non conforme all’ideologia dominante. Quest’anno, in particolare, il messaggio è arrivato più forte, come hanno dimostrato le tantissime persone che hanno partecipato alla street parade (secondo la Questura eravamo 2500), provenienti da tutta la Toscana e di tutte le età, pur con una forte presenza di giovanissimi che normalmente non partecipano a manifestazioni politiche. La giornata si è poi conclusa con una grande festa autogestita nei prati accanto all’Expo, dove diverse migliaia di persone per tutta la notte fino all’alba hanno ballato e socializzato. L’evento, naturalmente, non ha avuto il minimo rilievo sui media locali (con l’unica eccezione del quotidiano indipendente on line Pisanotizie.it). La War On Drugs, d’altra parte, si regge sulla disinformazione. Ma, come hanno sottolineato gli organizzatori di Canapisa, ci sono almeno 600mila buone ragioni per dire no al proibizionismo (tante quante sono le persone che in Italia, secondo il Ministero degli Interni, sono state segnalate alle Prefetture e sottoposte a sanzioni amministrative per la semplice detenzione di sostanze proibite, solo dal 1991 al 2005) e il lavaggio del cervello della propaganda di regime non basta ad addormentare le coscienze. L’edizione 2009 di Canapisa è stata l’occasione per tantissimi consumatori di fare un orgoglioso coming out collettivo, per dire che a vergognarsi non dovrebbe essere chi consuma sostanze proibite, ma piuttosto chi fa e chi sostiene leggi crudeli che non hanno altro fine se non quello di perseguitare persone che non fanno male a nessuno.
La calda primavera pisana, comunque, continua. Il prossimo appuntamento è sabato 13 giugno quando alle 17 da Piazza S. Antonio partirà il corteo cittadino in difesa del centro sociale Rebeldia che il 18 giugno dovrà affrontare la prima udienza del processo per la causa di sfratto intentata nei suoi confronti.

PS su Pisanotizie.it nella home page c'è un video molto carino su Canapisa 09
da Indymedia

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