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venerdì 19 giugno 2009

Referendum Elettorale - Il 21 e 22 giugno 2009 -


Domenica e lunedì si vota per il referendum sul sistema elettorale per le politiche. Tre i quesiti sui quali i cittadini sono chiamati a rispondere con un sì o con un no e che sono abrogativi di alcune parti della legge. Ecco una guida al voto... LE DATE - Si vota domenica 21 tra le 8 e le 22 e lunedì tra le 7 e le 15. Gli italiani chiamati a votare sono 47,5 milioni a cui si aggiungono 3 milioni di eletti all'estero.

IL QUORUM - Perché il referendum sia considerato valido, dovrà aver votato almeno il 50% più uno dei cittadini, cioé più di 25 milioni di italiani. In caso di vittoria del no o non raggiungimento del quorum lo stesso referendum non può essere ripresentato per 5 anni.

SCHEDA VIOLA - La prima scheda, quella viola, riguarda la modalità di elezione della Camera dei deputati. L'attuale legge prevede che il premio di maggioranza (pari a circa il 55% dei seggi e assegnato su base nazionale) vada alla "lista o coalizione di liste" che abbia raggiunto il maggior numero di voti. Il primo quesito chiede di cancellare le parole "o coalizione di liste" attribuendo dunque il premio alla sola lista che abbia ottenuto il maggiore consenso.

SCHEDA BEIGE - La seconda scheda, quella beige, riguarda l'elezione del Senato. L'attuale legge prevede, infatti, l'attribuzione del premio di maggioranza, su base regionale, alla "lista o coalizione di liste" che ottenga più voti. Anche in questo caso il quesito chiede di approvare la cancellazione della dizione "o coalizione di liste", attribuendo, dunque, il premio solo alla lista che abbia avuto il maggior consenso.

SBARRAMENTO - I primi due quesiti intervengono implicitamente anche sulla soglia di sbarramento. L'attuale legge elettorale prevede, infatti, un doppio meccanismo di soglie, più basso per i partiti che si presentano in coalizione (2% nazionale per la Camera e 3% regionale per il Senato) rispetto a quelle per le liste che corrono da sole (4% alla Camera e 8% al Senato) il primo 'livello' verrebbe però cancellato visto che non ci sarebbe più la possibilità di presentarsi in coalizione.

SCHEDA VERDE - La terza scheda, quella verde, interviene sulle candidature per Camera e Senato. E propone di abrogare la possibilità per una stessa persona di candidarsi in più circoscrizioni.

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