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lunedì 22 giugno 2009

We are your crisis! Misure repressive contro gli occupanti di Bartleby

Bologna - Bartleby di nuovo sotto sgombero. Falsità sui media, provvedimenti disciplinari e minacce di sgombero per gli studenti di via Capo di Lucca da parte della prorettrice agli studenti Monari. Gli studenti rispondono alle falsità e alla gravissima decisione di inviare provvedimenti disciplinari (fino all'espulsione dall'università) agli occupanti di Bartleby.

Leggi il comunicato, ascolta le corrispondenze a cura di Uniriot Flash News e gli audio integrali della conferenza stampa, in cui vengono anche le rilanciate le prossime inizative di Bartleby nella città di Bologna.

We are your crisis. Così le onde si muovono in giro per l’Europa, sfidano la crisi economica, assaltano il Bologna Process e affermano in continuazione nuove pratiche di libertà. Anche a Bologna i processi di autoriforma stanno mettendo in discussione le relazioni di potere interne alla trasmissione del sapere, aprendo dipartimenti e facoltà a percorsi di autoformazione e di costruzione “qui ed ora” di indipendenza e autogoverno.

L’ esperienza di Bartleby dimostra al contempo che non solo sia possibile occupare, liberare spazi e trasformarli in isole di produzione artistica, politica e culturale, ma che spesso, a partire dalla determinazione soggettiva nuovi incontri sono possibili: e così al fianco di tanti artisti ci prepariamo ad occupare il pratone di via Filippo Re, per una serata (il 25 giugno) nella quale i linguaggi di una metropoli a venire, fatta di libera espressione e indipendenza, troveranno casa. “Garden Art”, ovvero come i mille fiori della produzione autonoma possono incontrarsi. Scriviamo queste brevi note non solo per invitarvi a questo evento, ma per mettere in comune punti di vista e informazioni attorno alle quali crediamo sia più che mai utile riflettere e agire.

Bartleby sta ridefinendo la geografia metropolitana: è un punto di incontro e di organizzazione del conflitto in grado di intrecciare studenti e ricercatori, artisti e intellettuali, energie e potenze che- nonostante cinque anni di cofferatismo-fanno di Bologna un territorio che vale ancora la pena di vivere. Ma Bartleby è in primis la consistenza e la capacità di sviluppo politico dell' Onda, di un movimento in grado di lanciare una sfida importante e piena di futuro: come si lotta per non pagare la crisi?

Bartleby è di nuovo sotto sgombero.

Inoltre in questi giorni la prorettrice Monari ci sta facendo recapitare alcuni provvedimenti disciplinari -si tratta di misure repressive rivolte contro gli/le occupanti di Bartleby – che arrivano sino a prevedere la sospensione dall’Università di Bologna per un anno! Motivazioni: abbiamo occupato via Capo di Lucca 30. Inutile dire che chiederemo in tanti e tante il ritiro immediato di questi provvedimenti, che purtroppo ben rappresentano la statuto medievale dell’Università e la cifra politica della gestione Calzolari-Monari. Un precedente gravissimo, un messaggio chiaro di intimidazione e minaccia per tutt@. Un filo di dignità le basterebbe per dimettersi….

A questa provocazione rispondiamo immediatamente con un appello che renderemo pubblico a partire da lunedi: siamo sicuri che gli studenti, i ricercatori e i docenti dell' Università di Bologna non saranno complici, che questo attacco intimidatorio al movimento dell' Onda produrrà solo sdegno e indignazione nei confronti del Rettorato. Inoltre tutta la nostra rabbia e indignazione attraverserà presto le aule, le strade e le piazze dell' Università e della città di Bologna. Siamo liberi, liberi di lottare e di costruire l' università del futuro. In Germania il movimento sta sfidando l’estate: tenetevi pronti, preparate i piani.

Qui è la rosa, qui devi ballare!

Bartleby

da Uniriot

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