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sabato 4 luglio 2009

Fisco; Torna lo scudo fiscale, provvedimento in rampa di lancio

09:19 - ECONOMIA- 22 GIU 2009
Dei capitali esportati illegalmente nel mondo da Italia circa 10%
Roma, 22 giu. (Apcom) - Il provvedimento "è in rampa di lancio" e la decisione sarebbe "di fatto già presa". Unico aspetto ancora non definito dal governo sarebbero i tempi. Due quotidiani, 'La Repubblica' e il 'Corriere della Sera', dedicano oggi ampio spazio al varo dello scudo fiscale Ter per il rientro dei capitali esportati illegalmente all'estero. "Il rimpatrio dei capitali dall'estero - scrive il 'Corsera' - è una decisione di fatto già presa: si tratta solo di valutarne bene i tempi. Per opportunità il governo ritiene necessario attendere il G8 di L'Aquila del 9-10 luglio, che avrà di nuovo sul tavolo la questione dei paradisi fiscali" e "qualche paese importante, come la Gran Bretagna, ha tuttavia già rotto gli indugi", complice la crisi economica e la stretta sul credito e la nuova offensiva contro i paradisi fiscali e il segreto bancario su cui è al lavoro l'Ue. Mercoledì prossimo, ricorda il quotidiano, a Parigi "se ne parlerà nel vertice dei ministri dell'economia dei Paesi Ocse, l'organizzazione che riunisce i Paesi più industrializzati". Per quanto riguarda il meccanismo individuato dai tecnici del ministro dell'Economia Giulio Tremonti, si tratterebbe di un'aliquota differenziata. Il Corsera parla di una forchetta tra il 4 e l'8%, mentre per 'La Repubblica' si tratterebbe invece di una forchetta "tra il 7 e il 10%". Sulle penalità, "la generosità sarà massima, condono totale e tombale, accompagnato dall'anonimato" (Repubblica). Tra le ipotesi ci sarebbe anche quella di prevedere lo scudo "solo per quei capitali che rientrano e non per quelli che emergono pur rimanendo all'estero (contrariamente dunque alle due versione precedenti di scudo fiscale introdotte da Tremonti, n.d.r) oppure in alternativa di fissare un'aliquota più conveniente per quelli che effettivamente tornano in patria", prosegue 'La Repubblica'. Sarebbero ipotizzati anche "incentivi per spingere quei capitali verso destinazioni specifiche, per esempio una emissione speciale 'Abruzzo' di titoli di Stato oppure la ricapitalizzazione ddelle imprese". 'La Repubblica' si sofferma poi sulla dimensione del fenomeno: "L'Italia di capitali esportati illegalmente, sembra averne accumulati più di altri in proporzione alla dimensione della sua economia. I francesi per esempio pare che di miliardi ne abbiamo esportati cento e, secondo Global Wealth 2008 pubblicato lo scorso anno da Boston Consulting Group, nel mondo i capitali esportati illegalmente dovrebbero ammontare a 7mila 500 miliardi di dollari, circa 6mila miliardi di euro. I 550 miliardi di euro esportati dagli italiani sono quasi il 10% del totale stimato, contro una economia che conta circa il 3% del pil planetario". Di questi 550 miliardi di euro: "300 sarebbero in Svizzera, 100 in Lussemburgo, una quarantina a Montecarlo" e gli altri sparsi in vari paradisi fiscali.

Prima si doveva aspettare la fine delle elezioni, ora invece il G8 di L'Aquila; tanto è solo una formalità.

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