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giovedì 9 luglio 2009

FRANCO BATTIATO - VOGLIO VEDERTI DANZARE



FRANCO BATTIATO - VOGLIO VEDERTI DANZARE
Voglio vederti danzare
come le zingare del deserto
con candelabri in testa
o come le balinesi nei giorni di festa.
Voglio vederti danzare
come i Dervisches Tourners
che girano sulle spine dorsali
o al suono di cavigliere del Katakali.
E gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza, danza
e gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza.
E Radio Tirana trasmette
musiche balcaniche, mentre
danzatori bulgari
a piedi nudi sui braceri ardenti.
Nell'Irlanda del nord
nelle balere estive
coppie di anziani che ballano
al ritmo di sette ottavi.
Gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza, danza.
E gira tutt'intorno la stanza
mentre si danza.
Nei ritmi ossessivi la chiave dei riti tribali
regni di sciamani
e suonatori zingari ribelli.
Nella Bassa Padana
nelle balere estive
coppie di anziani che ballano
vecchi Valzer Viennesi.


« Si può sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare. »
(Povera patria, Come un cammello in una grondaia 1991)

Franco Battiato (Ionia, 23 marzo 1945) è un cantautore, regista, pittore e scrittore italiano.

Personalità fra le più eclettiche, originali ed influenti del panorama artistico/musicale italiano, ha attraversato molteplici commistioni e stili musicali. Dagli inizi romantici, alla musica sperimentale, passando per l'avanguardia colta, l'opera lirica, la musica etnica, il rock progressivo e la musica leggera, attuando frequenti contaminazioni tra questi e con altri ancora fra generi musicali, riuscendo sempre a cogliere un grande successo di pubblico e di critica, avvalendosi sovente di collaboratori d'eccezione come il violinista Giusto Pio e il filosofo Manlio Sgalambro. Non solo la musica, ma anche i testi di Battiato riflettono i suoi molteplici interessi, tra i quali l'esoterismo, la filosofia e la meditazione orientale.

Trasferitosi a Milano nel 1965, pubblica due singoli per la rivista di enigmistica Nuova Enigmistica Tascabile, che proponeva come allegati dischi di canzoni celebri interpretati da cantanti poco conosciuti, che oggi vantano un alto valore collezionistico. In queste due occasioni, l'artista appare col nome di Francesco Battiato.

Il primo, che reca in copertina la foto di Battiato, contiene un brano presentato al Festival di Sanremo 1965 da Beppe Cardile e Anita Harris, L'amore è partito. Il secondo contiene invece una canzone già portata al successo da Alain Barrière: ...e più ti amo, tradotta in italiano da Gino Paoli, brano, tra l'altro, che l'artista ha riproposto nel suo lavoro discografico del 2008 Fleurs 2.

Con Gregorio Alicata suo compaesano, già pianista di Edoardo Vianello ed autore di un certo successo (suo il brano Tremarella, hit degli anni sessanta) forma un duo, "Gli Ambulanti", con un repertorio di canzoni di protesta: si esibiscono davanti alle scuole all'uscita degli studenti, suscitando molta curiosità, ed è proprio in questa fase che vengono notati da Giorgio Gaber (1967), che li presenta alla casa discografica Dischi Ricordi. Il disco però viene bocciato dalla stessa Ricordi dopo un provino in sala d'incisione. A questo punto il duo si scioglie e Battiato decide di continuare da solo.

È proprio Giorgio Gaber che gli procura un contratto con la casa discografica Jolly, inserendosi nel filone di "protesta" che in quel momento andava molto di moda. I primi singoli che incide ufficialmente furono La torre a cui fa seguito Il mondo va così e Triste come me. Ha anche un'esperienza come attore teatrale, recitando in un ruolo di contorno insieme a nomi del calibro di Tino Carraro ed Elsa Merlini, in Molto rumore per nulla di William Shakespeare. Collabora inoltre con Gaber scrivendo la famosa ...e allora dai!, presentata al Festival di Sanremo del 1967 e Gulp Gulp, sigla della trasmissione televisiva Diamoci del tu.

Nel 1968 cambiò casa discografica, passando alla Philips e abbandonando anche il genere di protesta per incidere dischi romantici più immediati e di facile consumo, con la collaborazione del chitarrista Giorgio Logiri (alcune canzoni scritte dai due vengono incise da altri artisti della stessa casa discografica, come ad esempio A lume di candela, cantata da Daniela Ghibli). Registrò due brani che la casa discografica pubblicò soltanto nel 1971 (Vento caldo e Marciapiede) e ottiene un discreto successo con È l'amore, nel quale l'arrangiamento classicheggiante al pianoforte e una voce accorata lascia già intravedere quello che sarà il Battiato futuro. Nel 1969 il catanese partecipò al Disco per l'estate con il brano Bella ragazza (insieme a lui c'era anche un'altra cantante destinata poi alla celebrità, Fiorella Mannoia), ma venne escluso dalla competizione.

Il nome di Battiato appare nel 1972 in un LP di jazz rock progressivo opera del gruppo Osage Tribe ed intitolato Arrow Head. Degli Osage Tribe si ricorda anche il 45 giri, Un falco nel cielo, la cui copertina, raffigurante una testa di bambola con la bocca sanguinante, divenne molto famosa.

Inoltre collabora al disco Area di servizio, inciso da Riccardo Pirolli usando lo pseudonimo "Genco Puro & CO": in questo disco Battiato canta in tre canzoni: Giorno d'estate, Nebbia e Biscotti e the. Fondamentale la partecipazione al disco di Juri Camisasca La finestra dentro, elemento poco conosciuto della musica d'avanguardia di quegli anni.

Dal 1971 si dedicò alla musica sperimentale con ampio uso di elettronica con una serie di album per l'etichetta Bla Bla. Il primo di questi fu Fetus (1972) - con un'altra famosa copertina, all'epoca censurata) - che vendette circa 7000 copie [1], mentre il successivo, Pollution (1972), ebbe un discreto successo entrando anche in classifica e risultando il 59° album più venduto dell'anno.[2]

I seguenti furono Sulle corde di Aries (1973), Clic (1974) e M.elle le Gladiator (1975). Un brano di questo primo periodo, Propriedad prohibida (1974) viene utilizzato ancora oggi come sigla del programma Tg2 Dossier.

Nel 1975 ha partecipato al progetto progressivo/sperimentale "Telaio Magnetico", di cui rimane testimonianza in un rarissimo album live, uscito in pochissime copie, per la durata di un piccolo tour nel Sud Italia, insieme a Juri Camisasca, Mino Di Martino, Terra Di Benedetto, Roberto Mazza e a Lino "Capra" Vaccina.

Nel 1976 con la chiusura della Bla Bla passò alla Dischi Ricordi che aveva curato la distribuzione delle ultime produzioni dell'etichetta, e si dedicò all'avanguardia colta con tre album pochissimo venduti ma apprezzati dalla critica. Il primo di questi fu Battiato del 1977. Nel 1978 avvenne l'incontro del cantautore catanese con il violinista Giusto Pio, con cui compose Juke Box, che doveva essere la colonna sonora del film tv Brunelleschi, ma che venne poi rifiutato dai produttori. Infine ultimo album pubblicato con la Dischi Ricordi fu L'Egitto prima delle sabbie (1979). Con L'Egitto prima delle Sabbie, esperimento con un solo accordo ripetuto al pianoforte, si aggiudicò nel 1979 il Premio Stockhausen di musica contemporanea. In questo periodo, insieme a Pio, Battiato assunse la direzione musicale di alcuni spettacoli di Giorgio Gaber, tra i quali Polli d'allevamento.

ritorno alla canzone avvenne nel 1978 con un 45 giri pubblicato usando lo pseudonimo Astra: i due brani, scritti con Pio (ma Battiato utilizzò lo pseudonimo "Albert Kui"), si intitolavano Adieu e San Marco (entrambi con un testo in francese); l'anno dopo Battiato usò la stessa musica di Adieu per Canterai se canterò incisa da Catherine Spaak (come retro di "Pasticcio"), e nel 1989 per la canzone Una storia inventata (contenuta nel disco Svegliando l'amante che dorme di Milva).
Il giovane seduto con in braccio una custodia di violino nella copertina del disco è Stefano, il figlio di Giusto Pio.

Battiato in concerto alla Notte Bianca 2007 di Roma.Licenziato dalla Ricordi per le basse vendite passò alla EMI Italiana nel 1979 e qui continuò il ritorno alla canzone, con echi orientali e senza mai cedere al gusto imperante. Il primo album veramente pop dell'artista catanese è L'era del cinghiale bianco (1979), che però non entrò mai in classifica. L'anno seguente Battiato pubblicò Patriots (1980), che in origine doveva chiamarsi I telegrafi del martedì santo, ma si decise per il titolo attuale in quanto più d'impatto, ottenendo un discreto successo.

Nel 1981 il catanese rilasciò l'album La voce del padrone che riuscì ad arrivare in vetta alle classifiche e risultò, oltre che il disco più venduto del 1982, il primo 33 giri italiano a superare il milione di copie vendute.

Risultati simili all'album precedente vennero confermati da L'arca di Noè (1982), che risultò ancora una volta l'album italiano più venduto, preceduto solamente da Thriller di Michael Jackson. In poche settimane vendette circa 550.000 copie e rimase in classifica per molti mesi. La prima canzone del LP, Radio Varsavia, fece molto discutere i critici e il quotidiano La Stampa, accusò Battiato di avere inserito nel disco "la cultura della nuova destra".

Discreto successo ottenne anche l'album successivo Orizzonti perduti (1983), seppur nettamente inferiore ai precedenti.

Nel 1984 il cantante catanese cantò anche all'Eurofestival in coppia con Alice la canzone I treni di Tozeur, giungendo al quinto posto. Canzone che poi venne inclusa nell'album Mondi lontanissimi del 1985, che raggiunse buoni risultati di vendita.

Battiato tornò poi alla pubblicazione di un disco nel 1988 con Fisiognomica (1988), che vendette oltre 300.000 copie, divenendo uno dei maggiori successi dell'anno. Proprio grazie a questo disco, nel 1989 il catanese venne chiamato dal papa Giovanni Paolo II ad esibirsi in Vaticano, divenendo il primo cantante di musica leggera a tenere un concerto nello stato pontificio.

Il successivo Giubbe rosse (1989) fu il suo primo album live.

Nel 1991 uscì poi Come un cammello in una grondaia, che vendette oltre 25.000 copie[5]. La canzone Povera Patria ricevette inoltre la Targa Tenco[6] e l'album venne eletto miglior disco dell'anno, così come il successivo Caffè de la Paix (1993).[7] L'ombrello e la macchina da cucire (1995), fu l'ultimo album per la EMI, realizzato su testi del filosofo Manlio Sgalambro, che diventò in seguito suo stretto collaboratore.

Parecchi suoi brani sono entrati a pieno diritto nella storia della musica, non solo italiana: basta citare L'era del cinghiale bianco, Il re del mondo, Up patriots to arms, Prospettiva Nevskji, Bandiera bianca, Centro di gravità permanente, Cuccurucucu, Radio Varsavia, Voglio vederti danzare, I treni di Tozeur (con il quale nel 1984 si classifica al quinto posto dell'Eurofestival in coppia con Alice), La stagione dell'amore, La Cura e tanti altri, compreso il celebre Povera patria, una durissima requisitoria contro il potere politico e il potere in generale. Nella sua musica si avverte una profonda e costante ricerca di spiritualità: da citare su tutti E ti vengo a cercare, L'oceano di silenzio e L'ombra della luce.

A partire dal 1994 inizia la collaborazione con il filosofo Manlio Sgalambro e la casa discografica Mercury. Il primo album pubblicato per la casa discografica fu L'imboscata (1996), che ottenne molto successo, tanto da restituire a Battiato la popolarità che aveva negli anni '80. Il successivo Gommalacca (1998), raggiunse il primo posto in classifica e ottenne buone vendite, inferiori comunque a quelle de L'imboscata. Nel 1999 uscì poi Fleurs, una raccolta di cover con due brani inediti, che ottenne un grande successo commerciale e rimase in classifica per molte settimane. Successo replicato, seppur in misura leggermente minore, da Fleurs 3.

Ultimi suoi lavori sono stati Ferro battuto (2001), Dieci stratagemmi (2004) e Il vuoto (2007). Il nuovo duo regala alla magica voce di Patty Pravo, "Emma Bovary" contenuta nell'album della cantante veneziana "Notti guai e libertà". I brani di questo periodo sono meno fruibili, forse di sonorità più ostica per il grande pubblico il quale però continua a non abbandonarlo, a partire dalla famosa La cura (incoronata da un recente sondaggio radiofonico come la più bella canzone d'amore italiana scritta negli ultimi 20 anni[senza fonte]), quindi Strani giorni, Shock in my town, Il ballo del potere, Running against the grain (cantato insieme a Jim Kerr dei Simple Minds) Ermeneutica e Tra sesso e castità. Nel 2005 viene rilasciato il live Un soffio al cuore di natura elettrica registrato al Nelson Mandela Forum di Firenze il 17 febbraio 2005. Il 9 febbraio 2007 ha pubblicato Il vuoto, sua ultima opera musicale ad oggi.

Determinante è il suo contributo al lancio di Alice, che vince il Festival di Sanremo nel 1981 con "Per Elisa" (scritta con la stessa e Giusto Pio) e per la quale firma numerosi altri successi, a partire da "Il vento caldo dell'estate" (1980), "Messaggio" (1982), "Chan-son egocentrique" (1983), "I treni di Tozeur" (1984), collaborando agli arrangiamenti di ben due album (Capo Nord e Alice tra il 1980 e il 1981). Nel 1985 la cantante forlivese dedica alle canzoni di Battiato un altro album di successo, dal titolo Gioielli rubati in cui è contenuta una versione di "Prospettiva Nevskji". Nel 2002 torneranno a duettare insieme nel brano "Come un sigillo", unico inedito dell'album di cover Fleurs 3.

Con Giuni Russo, cantante lirica e leggera di eccellenti qualità vocali, ottiene un grande successo estivo con "Un'estate al mare" (1982). Il momento più importante della collaborazione con questa artista è comunque la realizzazione dell'album Energie (1981), lampante esempio dei fermenti innovativi dei primi anni ottanta. Con Giuni collabora fino alla prematura scomparsa dell'artista, firmando l'arrangiamento del suo testamento musicale, la canzone Morirò d'amore con la quale partecipa al Festival di Sanremo nel 2003.

Non è poi da trascurare la decisiva collaborazione agli arrangiamenti di Giusto Pio, già violinista nell'orchestra della Rai, che realizza in proprio alcuni album strumentali prodotti da Battiato, cogliendo un buon successo con Legione straniera (1982). Con la versatile Milva realizza due album di grande fascino: Milva e dintorni (1982) e Svegliando l'amante che dorme (1989), conosciuto anche con il titolo Una storia inventata. Altri artisti che hanno interpretato canzoni di Franco Battiato sotto la sue diretta supervisione sono stati Juri Camisasca, Sibilla (partecipazione al Festival di Sanremo nel 1983 con Oppio), Farida e Ombretta Colli. Come arrangiatore ha lavorato con Giorgio Gaber per Polli d'allevamento e con Eugenio Finardi.

Nel 1992 collabora all'album L'amore nuovo del cantautore catanese Vincenzo Spampinato.

Nel 1996 Franco Battiato canta insieme al gruppo CSI (ex CCCP Fedeli alla linea) nell'album Linea Gotica, un suo successo E ti vengo a cercare, un arrangiamento cupo, ma che non perde il messaggio originale dell'autore.

Nel 1998 propone a Ginevra Di Marco (ex dei PGR nonché CSI) di collaborare ad un album storico, Gommalacca, cantando la canzone Vite parallele (che Battiato presenterà anche a Sanremo '99). Canterà sempre con Ginevra Di Marco La stagione dell'amore incentrata sul rimpianto e sulle occasioni perdute. In quest' ultimo collaborerà anche con il cantante-bassista dei Bluvertigo, Morgan. Appare inoltre con lo stesso gruppo nel 2001, nel video "L' assenzio".

Nel 1999 interpreta il brano Finnegan's Wake (dal titolo della celebre opera sperimentale di James Joyce) insieme a Pippo Pollina, col quale appare anche nell'omonimo videoclip.

Nel 2000 collabora all'album L'infinitamente piccolo di Angelo Branduardi con il brano "Il sultano di Babilonia e la prostituta".

Un'altra collaborazione è stata quella con il gruppo pugliese Folkabbestia nell'album 25-60-38. Breve saggio sulla canzone italiana del 2006, dove reinterpreta L'avvelenata di Francesco Guccini, in un risultato a metà fra combat folk e lo stile d'avanguardia di Battiato.

Collabora nuovamente con un ex-membro dei CCCP, Gianni Maroccolo, nel 2004 in Night and storms.

Nel 2006 presta la propria voce, pesantemente filtrata e resa quasi spettrale, per il brano Sento che sta per succedermi qualcosa, contenuto nell'album Toilette memoria di Moltheni.

Il 22 giugno 2007 esce l'album di Ivan Segreto a cui Franco Battiato collabora duettando nel pezzo Ampia.

Nel novembre 2008 collabora al brano Il tempo stesso con Tiziano Ferro, canzone presente nell'album di quest'ultimo Alla mia età; scrive inoltre con Manlio Sgalambro per Fiorella Mannoia, per l'album Il movimento del dare, l'omonima canzone.

Il 14 novembre esce il suo ultimo lavoro discografico "Fleurs 2", degna chiusura della trilogia musicale romantica iniziata nel 1999 con il primo "Fleurs".

Ha partecipato a scopo benefico, per raccogliere fondi per l'Abruzzo colpito dal terremoto, all'incisione del brano Domani 21/04.09, insieme ad altri cinquantasei famosi artisti italiani, riunitisi per l'occasione in un gruppo battezzato Artisti uniti per l'Abruzzo.

Con la canzone Sarcofagia, contenuta nell'album Ferro Battuto, Battiato ha assunto una forte presa di posizione in favore delle ragioni etiche del vegetarismo, come già fatto in precedenza da altri cantautori socialmente "impegnati" quali Gianni Morandi e Jovanotti.

A partire dal 1985, travolto e forse sorpreso dal successo colossale arrivato improvvisamente (non solo italiano, ma anche spagnolo e in gran parte dell'Europa, mentre nei paesi anglosassoni non viene altrettanto apprezzato) si dedica all'attuazione di numerosi progetti estranei alla musica pop, accolti con interesse.

Nel 1985 fonda una propria casa editrice L'Ottava [8] che, in collaborazione con Longanesi, pubblica quattordici libri di autori vari, dei quali alcuni ripubblicati dalla casa editrice Neri Pozza, legati a tematiche esoteriche ed in particolare al pensiero di Georges Ivanovitch Gurdjieff, del cui insegnamento egli è un adepto. È il periodo in cui frequenta poeti vicini al pensiero esoterico, alla spiritualità e alla rivisitazione del mito, come Giuseppe Conte, Gian Ruggero Manzoni, Cesare Viviani. Nel 1989 fonda anche un'etichetta discografica omonima della sua casa editrice, che pubblicherà sei titoli di musica etnica e musica colta. Inoltre, egli stesso è scrittore: scrive per Bonanno Evoluzione evoluzione evoluzione, mentre Mondadori nel 2005 pubblica il suo Ideogrammi.

Compone anche tre opere liriche, Genesi (1987), Gilgamesh (1992) e Il cavaliere dell'intelletto nel 1994. È il primo musicista occidentale a esibirsi in Iraq, nel 1992, sotto il regime di Saddam Hussein (Concerto di Baghdad, pubblicato nel 2006 su DVD), ed è l'autore del balletto Campi magnetici, presentato nel 2000 al Maggio musicale fiorentino. Inoltre, tra il 1999 e il 2002 pubblica due raccolte di cover, Fleurs e Fleurs 3, dove omaggia diversi celebri brani di fine anni Sessanta e Settanta che lo hanno influenzato.Nel 2008, ha pubblicato anche Fleurs 2.

Attorno al 1990, Franco Battiato inizia a cimentarsi nella pittura, mediante una specie di esperimento di autoanalisi e miglioramento di se stesso. Dipingendo, Battiato vuole verificare che l'abilità nel disegno e nella pittura non siano caratteristiche innate nella persona umana, come molti critici invece sostengono. Dopo un periodo di ricerca, adotta quindi l'ideale pratica artistica associata alla sua facoltà pittorica.

Dal 1993 la sua attività nella pittura lo porta ad organizzare mostre personali in Italia e nel mondo: Roma, Catania, Firenze, Stoccolma, Miami e Goteborg; una delle sue mostre è stata organizzata in collaborazione con Piero Guccione. Dall'inizio della sua attività ha prodotto circa ottanta opere firmandosi con lo pseudonimo di Süphan Barzani. Nei suoi lavori, eseguiti su tele o tavole dorate, predilige tecniche di pittura ad olio e utilizzi di terre e pigmenti duri. Le copertine e i libretti di Fleurs, Ferro battuto e dell'opera lirica Gilgamesh sono alcuni esempi della pittura di Battiato.


Giudizi critici [modifica]
« […] la pittura di Battiato, qualora pretendessimo di canalizzarla in un comodo alveo di neoprimitivismo, dimenticando la ricchezza operativa e intellettuale che la sorregge, rischierebbe di apparirci l'hobby d'un artista episodico e dimezzato; mentre, viceversa, osservandola con tutti due gli occhi, della natura e della cultura, ne vedremo i colori sposarsi affettuosamente alle note, alle parole, alle meditazioni dell'autore e in quest'alleanza, per non dire connivenza, spiegarci la cifra inconfondibile di un'anima »
(Gesualdo Bufalino)
« […] In questi ultimi anni Battiato ha concentrato la sua ricerca, per riscoprire i poteri dell’anima che sono latenti in noi, su un figurativismo, dalla perfetta sintesi espressiva, ch’evoca una dimensione spirituale. Fedele solo ed esclusivamente al proprio mondo interiore, l’artista riesce a conferire ai suoi lavori, eseguiti con la lucidità intellettuale di chi vuole avere un approccio del tutto mistico “con la realtà”, una penetrazione filosofica-poetologica. Il suo talento riesce a esprimersi al meglio nel “costruire” una narrazione volutamente discontinua, costellata di riferimenti alle culture esotiche e al sufismo, che rappresenta una ricerca d’illuminazione interiore, ma anche un voluto gesto di rottura nei confronti di nuove direzioni interpretative. La sua arte coinvolge il fruitore in una sfida intellettuale vivamente stimolante…” »
(Fortunato Orazio Signorello)


Il cinema [modifica]
Il rapporto di Franco Battiato con il cinema ha inizio negli anni Settanta, dopo l'unica esperienza come attore teatrale, avvenuta nel 1967.

Nel 1973 appare occasionalmente e non accreditato come attore nel film di Corrado Farina Baba Yaga, interpretato da Carrol Baker: la scena principale in cui compare è quella dell'happening al cimitero, quasi completamente eliminata nella versione uscita nelle sale italiane (ma recuperata nell'edizione in DVD edita dalla Blue Underground).

Compone diverse colonne sonore, collaborando soprattutto col veronese Giacomo Battiato (omonimo ma non parente), nello sceneggiato Brunelleschi (1974) e nel film Una vita scellerata (1990) imperniati sulle figure di Filippo Brunelleschi e Benvenuto Cellini, e quindi con il conterraneo Pasquale Scimeca, firmando le musiche del film Il giorno di San Sebastiano (1994). Alcuni suoi brani vengono utilizzati da Antonello Aglioti nel film Il giardino dei ciliegi (1992), dove l'attrice Marisa Berenson esegue Luna indiana, e soprattutto Nanni Moretti, che lo cita esplicitamente in Bianca (1983, con il brano Scalo a Grado) e Palombella rossa (1989, con il brano E ti vengo a cercare). Nel 2006 il regista Alfonso Cuarón utilizza la versione di Battiato di Ruby Tuesday (Rolling Stone) nella colonna sonora del film I figli degli uomini (Children of Men).

Le sue aspirazioni di regìa iniziano già nel 1979, quando comincia a dirigere tutti i suoi videoclip, raccolti in gran parte nella VHS Dal cinghiale al cammello (1992) e ristampata in DVD con il titolo Dal cinghiale al cammello - The Video Collection (2004). Nel 2003 scrive, dirige e sceglie le musiche per il suo primo film a soggetto: Perdutoamor, in larga parte autobiografico, con il quale si aggiudica il Nastro d'Argento come miglior regista esordiente. Nel 2005 ha presentato alla Mostra del cinema di Venezia il suo secondo film (uscito poi nelle sale con una precaria distribuzione nel marzo 2006): Musikanten, imperniato sugli ultimi quattro anni di vita del grande musicista Ludwig van Beethoven, interpretato da Alejandro Jodorowsky.

Sempre nel 2006 firma la regia del videoclip "Amara Terra Mia" dei Radiodervish (cover di Domenico Modugno)(2006 - RadioFandango, distribuito Edel),

Nel giugno dello stesso anno, alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, annuncia il suo terzo film, sempre scritto con Manlio Sgalambro: Niente è come sembra, interpretato da Giulio Brogi e che vede anche la partecipazione straordinaria di Sonia Bergamasco ed Alejandro Jodorowsky,che, dopo essere stato presentato nel 2007 alla Festa del Cinema di Roma, uscirà direttamente in dvd il 31 ottobre dello stesso anno per Bompiani insieme al libro "In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza".

Il cantautore catanese ha annunciato la prossima uscita di una sua nuova pellicola, che a suo dire, sarebbe molto influenzata dai suoi studi a proposito della musica del '700. Il film dovrebbe chiamarsi "Viaggio nel regno del ritorno" e all'interno della trama dovrebbero essere inserite le vicende biografiche di Haendel e Scarlatti.

È in programma la realizzazione di un film documentario su Gesualdo Bufalino


La televisione e la radio [modifica]
Franco Battiato è apparso molto di rado sul piccolo schermo. Evita con grande accuratezza di essere ospite in trasmissioni leggere (uniche eccezioni, con Fabio Fazio nel programma Che tempo che fa, trasmesso da Raitre, Quelli che il calcio su Raidue con Simona Ventura, Brand:New su Mtv con Alex Infascelli e Il Tornasole con Andrea Pezzi). Ha partecipato in veste di accompagnatore a Turisti per caso con Syusy Blady e Patrizio Roversi; concede invece interviste in occasione dell'uscita dei suoi lavori e presta il proprio nome a campagne di solidarietà sociale.

Nel 1988 è apparso insieme ad altri cantanti e musicisti come Gianni Morandi, Giorgio Gaber, Ombretta Colli e Franz Di Cioccio nel film per la televisione Una donna tutta sbagliata, diretto da Mauro Severino e con protagonista Claudia Koll. Nel 1997 al Festivalbar canta Di passaggio e La cura, nello stesso anno si esibisce in concerto al Night Express, tornandoci anche l'anno successivo per presentare l'album Gommalacca. Nel 1999 è stato ospite al festival di Sanremo dove ha presentato canzoni dall'album Gommalacca come Shock in my Town con coreografie marziali interpretate dalla maestra Li RongMei.

Nel dicembre 2004 ha esordito come presentatore di un programma culturale in sei puntate, del quale è stato anche il curatore: Bitte, keine réclame ("Per favore, niente pubblicità"), andato in onda sul canale satellitare Rai Doc.

Battiato è stato uno dei numerosi personaggi imitati da Fiorello nella stagione 2006/2007 di Viva Radio 2; da citare inoltre la sua presenza nell'ultima puntata della stagione, trasmessa su Raisat Extra il 22 giugno 2007; in quell'occasione rivelò di aver partecipato anni fa ad un programma di Rete 4 al fianco di Mike Bongiorno.

Nel 2007 è stato ospite del Festival di Sanremo e di Domenica In, entrambi condotti da Pippo Baudo. Nel 2008 è stato ospite a "Che tempo che fa".


Vita privata [modifica]
Legatissimo alla madre Grazia, scomparsa nel 1994, Battiato non ha mai amato la vita mondana, preferendo il suo eremo siciliano di Milo, alle pendici dell'Etna.


Politica [modifica]
Franco Battiato s'è dimostrato in varie occasioni simpatizzante del Partito Radicale di Marco Pannella. Nel maggio 2009 ha dichiarato che in occasione delle elezioni europee 2009 avrebbe votato per la Lista Emma Bonino[9].


Pseudonimi [modifica]
Sin dall'inizio della sua carriera l'artista siciliano ha utilizzato diversi pseudonimi, tra cui, in ordine cronologico, Ed De Joy (con Osage Tribe e IXO), Franc Jonia (con Eugenio Finardi), Astra (da solista), Martin Kleist (con Giusto Pio e Manlio Sgalambro), Albert Kui (con Alice, Giusto Pio, Catherine Spaak, Ombretta Colli, Farida),Tripoli (con Giuni Russo), Kilim (A' Sciara), Süphan Barzani (con Gloria Mundi ed Elisabetta Sgarbi).[10] Quest'ultimo nome è anche la sua firma nei quadri.

da Wikipedia

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