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giovedì 30 luglio 2009

Grecia - squadracce di neofascisti per cacciare i migranti dai quartieri

Atene – Nella capitale greca gruppi di cittadini rabbiosi spalleggiati da militanti di estrema destra stanno cacciando i clandestini, per lo più afghani, da alcuni quartieri della città, come Agion Panteleimon. Gli immigrati, che da mesi dormivano nei parchi, nelle strade o dai “mercanti di sonno”, sono circa duemila. Tuttavia queste spedizioni punitive hanno fatto sloggiare gli stranieri solo di qualche via. Ci vuole ben altro per risolvere un problema mondiale come quello dell'immigrazione

“Abbiamo paura. Camminiamo radendo i muri. E' così dura che molti preferiscono tornare in Afghanistan, ma nessuno ci aiuta ”, si lamenta Zahir Mahmadi, un ex militare che ha chiesto asilo politico, e che passa le giornate a cercare di alleviare le sofferenze dei suoi compatrioti. La Grecia, che rifiuta la regolarizzazione a coloro che sono arrivati dopo il 205, ci rifiuta i documenti. Anche a “20 euro al giorno non c’è piu’ lavoro sui cantieri. Che ci lascino almeno continuare verso altri paesi d’Europa”.

Per la gente del quartiere di Agion Panteleimon “bisogna fermare il flusso di stranieri che entra nel paese”, ma è tuttavia opinione diffusa che la violenza non sia una soluzione. “Sono contro questi metodi – dice Haralambos Drakulis, un commerciante della zona – e poi a furia di picchiare – inizieranno a rispondere anche gli immigrati e allora le cose si complicheranno”.

Dopo anni di sottovalutazione del problema, la Grecia sta correndo ai ripari. Il governo conservatore ha prolungato la durata di detenzione per i clandestini fino a sei mesi, e poi a un anno. La pena per gli organizzatori del traffico possono arrivare ad un massimo di 30 anni di carcere. Il ministro degli interni ha inoltre predisposto una serie di campi chiamati “di ricezione”, ma che le ong hanno già definito “di concentramento”, e organizzato un servizio di rimpatrio in aereo.

da Indymedia

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