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venerdì 3 luglio 2009

LAVORATORI ADELCHI, UN ALTRO ANNO DI CASSA INTEGRAZIONE

E’ la prima uscita ufficiale da presidente della Provincia di Lecce quella che Antonio Gabellone ha avuto questa mattina con la stampa per parlare degli esiti positivi dopo l’incontro con i rappresentanti del governo a Roma sul caso “Adelchi”, il calzaturificio di Tricase attanagliato da una crisi senza soluzione di continuità, con oltre 500 lavoratori che ogni giorno vivono sotto la scure del licenziamento.
Gabellone ha strappato un altro di cassa integrazione. La soluzione tampone non risolve certo il problema. Tant’è. “Una battaglia che abbiamo combattuto con grande impegno – dice il neo presiedente della Provincia di Lecce – cominciando con il vertice di sabato mattina in Prefettura, dove abbiamo affrontato il problema sulla fine della cassa integrazione primaria per i lavoratori della Nuova Adelchi. Da lì, la decisione di un incontro a Roma con il governo. Così, d’intesa con il ministro Fitto e il gruppo parlamentare salentino, siamo riusciti a ad avere un incontro in tempi rapidissimi con il sottosegretario al ministro del lavoro Pasquale Viespoli, proprio perché 600 famiglie meritano tutta l’attenzione del caso. E siamo riusciti per un altro anno a garantire con continuità la cassa integrazione agli operai dell’Adelchi. Lunedì mattina intanto – conclude Gabellone - è previsto qui in Provincia un incontro con i sindacati così da avviare la concertazione provinciale. Non ci fermiamo. Ovviamente tutto questo non risolve il problema dell’occupazione, ecco perché vorremmo poi conoscere il progetto di rilancio dell’azienda, sulla base anche dei prossimi incontri con i rappresentanti del governo”.

Prima del rinnovo di un anno della cassa integrazione, l’azienda aveva comunicato ai lavoratori di non avere più commesse e, di conseguenze, poche alternative: investita dal vortice della crisi, che nel settore del Tac sembra essere quasi doppia. Motivo per il quale il sindaco di Tricase, la Provincia di Lecce, la Regione Puglia, il ministro agli Affari regionali, sottosegretario al ministero dell’Interno e prefetto di Lecce avevano ricevuto una lettera dei lavoratori con la richiesta urgente di convocazione di un tavolo interistituzionale. La stesura del documento era anche stata sottoscritta dai sindacati Filtea Cgil, Femca Cisl, Uilta Uil e Failts Cisal, dopo una lunga assemblea con i lavoratori.

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