HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

mercoledì 8 luglio 2009

Messico, sconfitta clamorosa per il partito del presidente Calderon

Calderon alla Camera perde la maggioranza relativa. Male anche i democratici di Lopez Obrador. Bene il Pri

La dura sconfitta elettorale subita dal Partido de Accion nacional in Messico inizia a mietere le prime vittime. Il presidente del partito, German Martinez, si è dimesso. "In politica è giusto accettare le conseguenze delle propie azioni" ha detto il leader dimissionario.
Sei governatori, 468 deputati e alcune giunte provinciali. Le elezioni in Messico mettono alla prova l'amministrazione di Calderon, alla prima verifica elettorale dal giorno della sua elezione alla presidenza, datata 2006.
Per i quodidiani messicani la sconfitta del Pan è quasi da ko pugilistico.
A volte ritornano. Come nel caso del Pri (Partido Revolucionario Istitucional) che per oltre settant'anni, fino al 200, è stato al potere in Messico. Ieri nelle elezioni di medio termini, il Pri ha messo a segno una vittoria quasi insperata arrivando a ottenere il 40 percento delle preferenze alla camera mettendo di fatto in minoranza il Pan (Partido Accion Nacional) formazione del presidente Calderon che non ha perso tempo e ha ammesso la sconfitta. L'effettiva perdita della maggioranza relativa alla camera costringerà il presidente Calderon a scendere a patti e a trattare con i deputato del Pri pur di riuscire a sviluppare in modo completo il suo programma di governo.
Clamorosa la scivolata del Partido Revolucionario Democratico che ha disatteso anche i peggiori sondaggi delle ultime settimane e si sarebbe attestato intorno al 14 percento dei voti. messicani, inoltre, sembrano aver ignorato la presenza del Partito ecologista.
Ma è stata l'astensione la vera protagonista della giornata elettorale. I messicani che hanno deciso di restare a casa e di non andare a votare, infatti, sono stati oltre il 60 percento.
Fino a questo momento i seggi conqustati dal Pri sono 209, quelli del Pan 133 e quelli del Prd solo 67. Molto distanti gli altri partiti. I verdi ad esempio occuperanno 15 poltrone e 8 il Partido de Trabajo. La verifica elettorale messicana era importante quasi esclusivamente per il presidente Felipe Calderon che in questo modo sarebbe riuscito a capire quale fosse l'andamento della sua popolarità nel Paese. Non solo. Il Pan, Partido de Accinon Nacional, voleva vedere se davvero i sondaggi confermavano la tendenza negativa del partito. Tendenza che ha visto il partito perdere molti punti percentuale e di conseguenza partecipazione della fiducia concessagli dai cittadini nel 2006.
In effetti, già dalle scorse settimane la formazione del presidente era data in netto calo. Anche gli altri partiti, però, non vedevano aumentare le prospettive di ottenere maggiori consensi. Il Pan secondo i sondaggisti più importanti era dato al 33 percento delle preferenze. Non meglio erano previste le cose per il Partido Revolucionario Democratico (Prd), formazione di sinistra capeggiata dall'eterno sfidante Manuel Lopez Obrador che scendeva di parecchi punti percentuale e si attestava intorno al 26 percento. Il Pri, invece, era dato intorno al 38 percento, risultato che lo avrebbe spinto in vetta alle preferenze dei messicani, come poi si è verificato.

Alessandro Grandi da PeaceReporter

Nessun commento:

Posta un commento