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mercoledì 8 luglio 2009

SI RIUNISCE LA GIUNTA REGIONALE PER LA “NUOVA FASE”

Convocata ieri sera la giunta regionale, con i nuovi innesti fatti da Vendola: il presidente chiede impegno per gli ultimi otto mesi di governo e lancia segnali di distensione al Pd “avvelenato”.

Si è riunita per la prima volta la nuova giunta regionale del governatore, Nichi Vendola, con i cinque recenti innesti, che hanno completato il “rimpasto” nel pieno dell’inchiesta barese sulla gestione del sistema sanità in Puglia.
Vendola cerca di spazzare via le “ombre” e i “fantasmi” addensatisi sul suo governo, investendo su nuove professionalità e rilanciando l’azione amministrativa. Ma restano forti le perplessità e i malumori che il Partito Democratico pugliese manifesta in queste ore, con l’aperta contestazione delle mosse del governatore e del segretario regionale del partito, Michele Emiliano.

Vendola ha provato a stemperare le tensioni col gruppo consigliare del Pd, spiegando di aver maturato le proprie scelte dopo aver consultato sia Massimo D’Alema che Dario Franceschini, leader nazionali, che ha voluto fermamente ringraziare per aver rispettato le “prerogative del presidente”; Vendola si è poi appellato alla “nuova fase”, in cui completare quanto realizzato in quattro anni, invitando la propria squadra di governo ad affrontare otto mesi di assoluta operosità.

E il primo a rispondere presente è Dario Stefàno, neo assessore (ed uno dei nomi che il Pd sembrerebbe non aver gradito all’interno dell’esecutivo per i suoi trascorsi da presidente provinciale a Lecce del partito e per il suo recente passaggio nelle file del Terzo Polo), che spiega come la chiamata di Vendola abbia per lui un “doppio significato”: da un lato, è il riconoscimento per il lavoro svolto in quattro anni all’interno della Commissione Sviluppo economico; dall’altro, Stefàno la considera “una opportunità vera per contribuire a dar voce a quella tradizione valoriale che configura la mia provenienza, a quell’elettorato moderato che rappresenta la mia estrazione politica, che è sempre stato il mio orizzonte politico e legislativo dal primo istante di ingresso nella vita istituzionale pugliese”.

“Di diverso – chiarisce Stefàno -, da oggi, c’è solo una postazione nuova da cui però continuerò ad adoperarmi con l’impegno di sempre. Un impegno che intendo spendere con slancio e passione, come ho sempre fatto, contribuendo a tenere nelle scelte del governo regionale le aspettative di un corpo importante della società pugliese, quello appunto che si riconosce nel bagaglio di valori moderati e cattolici. La mia ambizione attuale è quella di proseguire con lo stesso agire laico, provando a dialogare anche con quanti, da moderati, si sentono oggi delusi dal centrodestra. Perché, e prendo in prestito il recente monito del cardinale Tettamanzi, moderato non è chi si professa tale ma chi agisce da moderato”.

La guida di un assessorato strategico per il tessuto sociale ed economico pugliese, quale quello all’Agricoltura, è un richiamo per il nuovo assessore ad “un rinnovato senso di responsabilità”, in un percorso già avviato dal collega salentino Enzo Russo, “al quale va riconosciuto il lavoro sinora svolto e l’impegno profuso”: “Dico solo – afferma - che nella scelta del presidente Vendola si legge l’epilogo di un percorso di coerenza. La mia, innanzitutto, perché in ogni circostanza ho sempre scelto con chiarezza di rimanere fedele al patto stretto con i miei elettori, pur con un atteggiamento talvolta critico e di pungolo alle scelte e alle azioni via via compiute, che è sempre stata la cifra del mio agire pubblico. Per le stesse ragioni, comprendo e rispetto la posizione espressa dagli organi ufficiali dell’Udc, che con altrettanta coerenza ribadisce di voler restare lì dove gli elettori hanno scelto di essere per la legislatura in corso. D’altronde, non ho mai avuto la presunzione di rappresentare l’Udc, pur essendomi più volte richiamato a quell’area politica, dove oggi per me può essere più naturale riconoscermi, dal momento che rappresenta quel bagaglio valoriale a cui ho sempre guardato”. Stefàno ribadisce la nascita di “una fase nuova” da vivere “con la pienezza dell’impegno e dell’entusiasmo, confortato anche dal calore e dall’affetto” ricevuto in queste ore, e manda uno speciale ringraziamento ad Adriana Poli Bortone, che “a caldo mi ha confermato importanti attestazioni di stima e tutti coloro, e sono tanti, che hanno apprezzato quel segnale di attenzione al mondo del centro che Vendola ha voluto esprimere”.

CONTINUANO LE POLEMICHE E LE INCHIESTE
La querelle politica su quanto sta avvenendo alla Regione Puglia che nel campo della sanità continua, con colpi bassi anche tra lo stesso presidente, Nichi Vendola, e il suo predecessore ed ora Ministro agli Affari regionali del governo Berlusconi, Raffaele Fitto. In particolare quest’ultimo ha sottolineato come il governatore Vendola e il suo governo regionale siano all’interno di inchieste sul centrosinistra, che guida la Puglia da quattro anni, e tuttavia sembri voler assumere il ruolo di “Alice nel Paese delle Meraviglie”.

Vendola ha prontamente replicato, sostenendo come Fitto non perda occasione “per dimostrare di non essere culturalmente e caratterialmente adatto a svolgere la funzione di Ministro della Repubblica”, ribadendo che le note fiabesche, usate dall’ex presidente, siano la riprova di quanto sia inconcepibile e sconvolgente “l’idea che si possa svolgere la funzione di Presidente della Regione senza commettere reati”.

Ma mentre i due litigano a suon di accuse reciproche, sembra che le inchieste sulla Sanità possano aprire un nuovo filone anche nel brindisino, con l’ipotesi di un giro di corruzione, che riguarderebbe alcune aziende del territorio. Nuovi particolari potrebbero emergere nelle prossime ore.

da LeccePrima

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