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sabato 11 luglio 2009

Ucciso e bruciato per 200 euro - I killer imitavano "Il capo dei capi"

Due diciannovenni arrestati a Favara (Agrigento) per il sequestro e l'omicidio
di Luigi Salvo, commerciante di 32 anni. Il cadavere trovato carbonizzato


AGRIGENTO - Hanno tutt'e due 19 anni, hanno ucciso per soli 200 euro, e stavano cercando di imitare i killer della fiction "Il capo dei capi". I carabinieri di Agrigento e Favara hanno arrestato stamane per l'omicidio di Luigi Salvo, l'imprenditore di Serradifalco (Caltanissetta) il cui cadavere carbonizzato è stato trovato ieri sera nelle campagne di Favara (Agrigento), Michele Bongiorno, 19 anni di Favara, ritenuto complice di Rosario Stuto, anch'egli diciannovenne, in carcere dal 24 giugno.


Altre due o tre persone, anche loro giovanissime, potrebbero essere coinvolte e i carabinieri del reparto operativo di Agrigento stanno continuando a controllare i tabulati telefonici e i segnali dei telefonini dei sospettati.

Luigi Salvo, 32 anni era scomparso nella mattinata del 18 giugno, dopo essere arrivato a Favara con la moglie. Il suo cadavere è stato trovato solo ieri, in campagna, in contrada Caltafaraci. L'uomo era sparito nel nulla, dopo essere salito su un'auto insieme a due persone.

I due sono accusati di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere. Secondo gli investigatori, l'uomo è stato prima ucciso con alcuni colpi di arma da fuoco e successivamente il cadavere è stato dato alle fiamme per eliminare ogni traccia del delitto.

Alla base del delitto ci sarebbero ragioni economiche. Uno dei due presunti omicidi doveva infatti a Luigi Salvo, commerciante di legname, circa 200 euro. Sarebbe questo il movente del sequestro e dell'omicidio. In un computer di uno dei due arrestati sono state anche trovate delle fotografie che ritraggono i due favaresi con in mano delle armi, in una posa che ricorda "Il capo dei capi".

da La Repubblica

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