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venerdì 14 agosto 2009

Cari Cattolici scendete in piazza e inCrociate i vostri sani principi

Sta a voi, adesso, care donne cattoliche e cari uomini di fede, attaccare, lottare con le unghie e con i denti, ricorrere al Tar, indignarvi, fare appelli e scrivere lettere a Signori e Monsignori, Ministre e Ministri di questo Libero e Democratico Paese. Mettetevi in Sicurezza e Protezione voi cari Giovani Benedetti: la Vita è una cosa seria. Accrescetevi e moltiplicatevi.

Fate tutto quello che potete, con tutti i mezzi e i Media in vostro possesso. Non vi mancano danari e proselitismo, ascolti e mondi globali: raschiate dal basso verso l’alto e viceversa.

Indecente! A scuola non potete essere neanche per un attimo padroni del futuro di chi va per imparare cosa è la libertà.

Ieri sera un amico giovane afghano, rimpiangeva di non esserci mai stato, i suoi primi dieci anni se li è fatti con la testa su e giù ad imparare il Corano, gli altri 15 a sbatterla contro un muro di indifferenza. Sbatteteci voi: è la vostra ora. Provate per credere e tornate a sentirvi vittime, perseguitati, come ai tempi delle Crociate.

InCrociate le dita, brandite crocefissi e martiri, partite con papamobili e somari, pregate e aprite i dibattiti. I corsi e i ricorsi, si snodano alla luce di questo Evo , infame, come i precedenti, infiorati dal Catechismo.

Non bussiamo al Regno di Dio, rimaniamo fuori, come in tante e tanti dai Corsi di Religione.

Un consiglio per Ferragosto, non fatevi aprire solo i portoni delle carceri, bussate anche a quelli dei Centri di Identificazione, anticamera dell’Inferno, e chiedete se potete ospitare quante e quanti albergano là, nel Vostro Regno dei Cieli. Poi fateci sapere chi ha vinto la corona di reginetta Miss Padania e quanto avete volato e solidarizzato per la Famiglia e la Libertà in questo caldo week end.

Perchè giù giù, la luna bussò…

E allora giù
quasi per caso
più vicino ai marciapiedi
dove è vero quel che vedi
tra le ciglia di un bambino
per potersi addormentare
c’è bisogno della luna
giù giù giù

di Doriana Goracci da Reset-Italia

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