HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

giovedì 13 agosto 2009

L'Aquila, "Villa Certosa o Palazzo Grazioli" lo sfollato chiede di abitare dal premier

"Non è una provocazione ma una richiesta legittima basata sulle dichiarazioni del presidente"

L'AQUILA - "Vorrei abitare a Villa Certosa o a Palazzo Grazioli". E' il 'desiderata' apparso tra le domande per la sistemazione in alloggi provvisori presentate dai terremotati aquilani.
La richiesta di abitare nelle residenze del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è stata inviata alla protezione civile e al Comune dell'Aquila da Antonio Bernardini, la cui casa, nella zona rossa del centro storico del capoluogo Abruzzese, è inagibile. Nel tipo di sistemazione preferita, alla voce "alloggi in affitto" a penna è stato aggiunto "se possibile, a villa Certosa oppure a palazzo Grazioli".

"Non si tratta di una provocazione - ha detto all'Ansa il terremotato aquilano - ma di una richiesta legittima basata sulle dichiarazioni del presidente il quale aveva pubblicamente promesso che avrebbe ospitato nelle sue case alcuni terremotati. In questo modo avrei anche l'occasione di essergli utile con consigli basati sulla mia esperienza di terremotato prima in auto, poi in tenda e infine in due alberghi, e di profondo conoscitore della città".

Bernardini è segretario generale ed economo del Consorzio di ricerche applicate alla biotecnologia (Crab), ma fu licenziato illegittimamente sei anni fa ed è in attesa che sia dato seguito a due sentenze della magistratura che impongono al Consorzio il suo "reintegro immediato" nelle funzioni e il pagamento delle retribuzioni e dei contributi.

Nessun commento:

Posta un commento