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martedì 11 agosto 2009

Latorre promuove Vendola "Con lui per la Regione 2010"


«Ripartiamo da Vendola»: il Pd si ricompatta attorno al governatore pugliese. Nel giorno di San Lorenzo i leader regionali dei democratici hanno alzato la voce perché a cadere, sotto il peso delle polemiche, non sia proprio la stella di Sinistra e libertà.
Nichi Vendola sta vivendo le vacanze più tribolate da quando è presidente della Regione. Con l´Italia dei valori in piazza per difendere il pm Desireè Digeronimo e i continui attacchi del centrodestra, il numero due del Pd al Senato, Nicola Latorre, ha scelto la giornata di ieri per confermare il governatore pugliese alla guida del centrosinistra.

«La coalizione parte da Vendola - ha sottolineato il luogotenente dalemiano - il presidente ha governato bene in questi anni ed è un patrimonio dal quale non si può non partire». Messaggio decisamente più caloroso di quello che, non più di un mese fa, Massimo D´Alema aveva consegnato al leader di Sinistra e libertà. Vendola cercava la riconferma per le regionale del 2010 ma l´ex presidente del consiglio non gli aveva dato grosse speranze in merito. «Tra di loro non c´è alcun contrasto - ha chiarito ieri Latorre - il nostro contrasto più´ duro è con la destra, che ormai non avendo argomenti politici per riconquistare il consenso sta vestendo i panni del giustizialismo: la più´ clamorosa confessione di incapacità di proporsi come alternativa di governo al centrosinistra in Puglia».

Ancore più esplicito è stato l´assessore Guglielmo Minervini, candidato alla segreteria regionale del Pd per l´area Franceschini: «Dobbiamo partire dalla consapevolezza che dopo Vendola c´è solo Vendola - ha detto - prima lo facciamo e prima sgombriamo il campo da ogni possibile tentazione di sciacallaggio politico».

Per l´assessore alla Trasparenza la riconferma di Vendola per le regionali del 2010 non è sindacabile: «Il Pd può affermare con orgoglio che il valore di un´esperienza di governo è di gran lunga più forte dello spaccato che un´indagine giudiziaria può offrire, benché clamore mediatico tende a farla apparire già come un insopportabile sentenza». Sulla stessa lunghezza d´onda è il suo sfidante alla segreteria regionale. Il sindaco di Melpignano, Sergio Blasi: «Nichi Vendola è il nostro punto fermo. Noi dobbiamo ricompattarci attorno a lui e dobbiamo superare questo fango raccontando quanto di buono abbiamo saputo fare in questi anni».

Ma il centrodestra ieri è tornato alla carica, alzando il tiro anche contro il sindaco di Bari: «Il Csm farebbe bene anche a domandarsi quale ruolo abbia avuto Michele Emiliano, un magistrato ancora in carica, nella lettera indirizzata da Vendola alla Digeronimo», hanno scritto i consiglieri regionali del Pdl, Roberto Ruocco e Tommy Attanasio.

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