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domenica 2 agosto 2009

Repubblica Centrafricana, sono 125 mila i profughi

L'arrivo della stagione delle piogge non potrà che peggiorare la drammatica condizione dei profughi, riparati in zone remote del Car

Le lotte tra le fazioni ribelli e le forze governative nel nord della Repubblica Centrafricana (CAR) hanno coinvolto oltre un milione di persone e hanno creato più 125.000 profughi, che vivono in "condizioni deplorevoli", dopo essere fuggiti in zone remote, a cui i cooperanti non hanno accesso.
"La popolazione vive nella paura -ha spiegato Catherine Bragg, degli Affari Umanitari delle Nazioni Unite "questa è una situazione unica ... dove le persone sono fuggite dai propri villaggi, senza la possibilità di tornarvi per tre o quattro anni e vivono ora in condizioni di sopravvivenza assolutamente al limite e senza la possibilità di essere raggiunti dagli aiuti delle agenzie umanitarie".
Nonostante l'abbondanza di diamanti e legname, la Repubblica Centrafricana è uno degli stati più poveri e più isolati dell' Africa, con un governo debole che lotta da anni per sedare le ribellioni interne.
L'insicurezza e il pericolo, unite a strade disastrate, fa sì che le agenzie umanitarie non siano in grado di raggiungere le zone più remote colpite dai combattimenti, in particolare la regione del nord-est di Ndele, che ha visto il mese scorso scontri mortali tra le forze di sicurezza e i ribelli e dove nel mese di aprile, l'accesso umanitario è stato completamente bloccato dalle forze governative a causa delle operazioni militari.
Gli operatori umanitari lamentano che il paese e i suoi problemi sono stati fortemente trascurati negli ultimi due anni, a causa delle crisi che hanno colpito i paesi della regione: "Credo che sia un'esagerazione, l'idea che in moti hanno che il confine con Ciad e Darfur sia troppo vicino e che questo faccia sì che i loro problemi si riversino su di noi" ha detto la Bragg "La situazione sembra comunque lontana da un miglioramento e questo è il motivo per cui abbiamo bisogno costantemente di aiuto".

da PeaceReporter

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