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giovedì 17 settembre 2009

Arresti clan Strisciuglio a Bari

Bari. Dodici presunti esponenti del clan mafioso Strisciuglio, egemone in molti rioni di Bari e in provincia, sono stati arrestati da agenti della squadra mobile della questura del capoluogo pugliese.

Agli indagati, cinque dei quali già detenuti, sono stati notificati provvedimenti restrittivi per i reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di armi e duplice tentativo di omicidio. Tra le persone a cui il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere, c'é Lorenzo Caldarola, ritenuto il numero due della potente organizzazione mafiosa capeggiata dal boss detenuto Domenico Strisciuglio. Secondo le indagini della squadra mobile, diretta da Luigi Liguori, da qualche tempo all'interno del clan Strisciuglio sono tornate ad esserci frizioni che hanno finora determinato agguati e sparatorie per le vie di tre rioni cittadini. Nei confronti dei presunti protagonisti di questi agguati stamani sono state compiute perquisizioni. I provvedimenti restrittivi sono firmati dal gip del tribunale Bari Anna Polemio che ha condiviso l'impostazione accusatoria del pm inquirente della Dda Desiré Digeronimo.

ANSA


C'è agguato intercettato in diretta

17 settembre 2009
Bari. Il duplice tentativo di omicidio contestato ad alcuni dei 12 presunti affiliati al clan Strisciuglio arrestati stamani dalla polizia fa riferimento all'agguato compiuto il 31 ottobre 2008, davanti agli uffici della procura della Repubblica di Bari, ai danni di due persone che viaggiavano a bordo di un'Audi A4. Le fasi dell'agguato furono seguite in diretta dalla polizia perché a bordo dell'Audi erano piazzate alcune microspie. Vittime dell'agguato Giovanni Lovreglio e Angela Raggi, moglie del presunto boss del rione San Paolo di Bari Giacomo Valentino, appartenente all'ala scissionista del clan Strisciuglio e da qualche tempo collaboratore di giustizia. L'agguato fu compiuto alle 15.22 e consentì agli agenti della sala intercettazioni della questura di ascoltare in cuffia colpi di arma da fuoco sparati a raffica, Angela Raggi che pronuncia parole incomprensibili e Giovanni Lovreglio che si domanda: "Dove mi hanno preso?". Angela: "Dove? Dove ti hanno preso? Dove andiamo? All'ospedale?". Successivamente dall'auto, probabilmente condotta dalla donna, suonano il clacson ininterrottamente. Angela impreca: "Madonna!, aggiungendo poi qualcosa di incomprensibile. Giovanni le dice: "Vai, vai vai". Infine, Angela usa il cellulare e dopo parole incomprensibili e imprecazioni dice: "Tonio hanno sparato... Hanno sparato, hanno sparato". Tonio, secondo la polizia, è Antonio Passaquindici, arrestato il 28 novembre 2008 assieme a Giacomo Valentino e Nicola Querini (nipote di Valentino) per l'omicidio di Marino Catacchio, compiuto il 18 settembre 2008 nel rione Libertà di Bari nel corso della faida interna tra uomini del boss Lorenzo Caldarola (che controllavano gli affari illeciti nel rione Libertà) e quelli di Giacomo Valentino che dal San Paolo volevano fare affari al Libertà. Passaquindici è ritenuto dagli inquirenti colui che procurò l'arma per uccidere Catacchio, Giacomo Valentino il mandante, e Nicola Querini (poi divenuto collaboratore di giustizia) l'autore materiale dell'omicidio.

ANSA

da AntimafiaDuemila

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