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martedì 15 settembre 2009

BREVI DAL MONDO (Cina, Norvegia, Afghanistan, Onu, Stati Uniti)

CINA –E’ cominciata oggi a Pechino la riunione del Comitato centrale del partito comunista cinese. I 200 membri discuteranno fino al 18 Settembre delle celebrazioni del 60° anniversario della fondazione della Repubblica popolare – che culmineranno il 1° Ottobre – e delle conseguenze della crisi economica globale. Secondo alcuni osservatori potrebbero anche essere decise alcune nomine di particolare rilievo in vista del rinnovo dei vertici del partito e dello stato nel 2012.

NORVEGIA – La coalizione di centro-sinistra è stata riconfermata alla guida del paese dopo aver ottenuto la maggioranza dei seggi parlamentari in seguito alle elezioni che si sono svolte ieri. Secondo i primi dati, che saranno confermati alla fine della giornata, la coalizione guidata dal primo ministro uscente Jens Stoltenberg ha ottenuto 86 dei 169 seggi disponibili, uno in meno rispetto alla passata legislatura, sufficienti però a mantenere il governo.

AFGHANISTAN – La commissione che si sta occupando dei ricorsi presentati dopo le elezioni presidenziali del 20 Agosto riconterà le schede del 10% dei seggi elettorali del paese. Lo ha reso noto il presidente della stessa commissione ammettendo la presenza di prove evidenti di brogli e altre irregolarità. A causa delle migliaia di ricorsi presentati potrebbero servire molte settimane prima di poter conoscere i risultati definitivi delle elezioni.

ONU – In occasione della 53ma conferenza generale dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica (Aiea) che si è tenuta a Vienna si è ufficialmente insediato Yukiya Amano, il nuovo direttore dell’organismo delle Nazioni Unite. Amano prende il posto di Mohamed el Baradei che nel suo ultimo discorso ha parlato dei risultati raggiunti durante il suo mandato e della strada che manca ancora per un completo disarmo nucleare.

STATI UNITI – A un anno dall’inizio ‘ufficiale’ della crisi economica globale, ricordando il fallimento di alcune grandi banche internazionali, il presidente Barack Obama ha invitato a fare di più per limitare gli eccessi del passato e ha ammonito l’industria finanziaria che “sta ignorando le lezioni del fallimento della banca Lehman Brothers”. Obama ha anche sollecitato il varo di nuovi organismi di controllo e assicurato che nel frattempo continuerà il suo lavoro per una riforma del sistema sanitario dal quale oggi restano fuori milioni di americani.

da Misna

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