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lunedì 14 settembre 2009

Per chi lavori Massimo?



L'ex ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, nei giorni scorsi ha dichiarato di non aver mai conosciuto l'imprenditore barese, Gianpaolo Tarantini, che è il principale indagato dello scandalo sanità in Puglia. Un'inchiesta scomoda che vede tra gli altri indagato anche l'ex assessore regionale alla sanità nonchè senatore del Pd, Alberto Tedesco, come il capo clan di un'organizzazione mafiosa che gestiva appalti, nomine e affari nel settore della sanità. Massimo D'Alema in un'intervista rilasciata a 'Libero' ha fatto dietrofront ed ha ammesso di aver conosciuto l'imprenditore barese in barca.

"Ero in gita, era un weekend di luglio. Andai a Ponza con la mia barca e lì incontrai questo imprenditore che mi invitò sulla sua barca dove aveva diversi ospiti. E tra questi, mi ha detto, c'era anche Tarantini, ma non ho mai avuto rapporti con lui. Ci siamo incrociati, come succede con migliaia di persone".

''Di quei giorni ricordo che andai a cena con il sindaco di Ponza. Il gruppo di Tarantini era nello stesso locale, ma non con noi. Vorrei ricordare che il Tarantini all'epoca non era un ricercato'', dice D'Alema, che ribadisce: ''Nessuno più di me ha interesse che la magistratura faccia chiarezza su ogni aspetto delle vicende, perché sono sicuro che alla fine si diraderanno i polveroni ed emergeranno verità e responsabilità''.

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