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mercoledì 16 settembre 2009

..per Mia Colpa,Mia Colpa..Mia grandissima Colpa!‏

Quand'ero piccola conoscevo a memoria molte preghiere,che imparavo con facilità come fossero filastrocche e non vedevo l'ora che arrivasse domemica pomeriggio per sedere accanto a mia nonna nellla chiesetta del paese e poter dar lustro al mio ego di bambina,intonando a gran voce ogni salmo,senza capire precisamente quel che mi accingessi a cantare."Confesso che ho molto peccato..in pensieri,parole,opere,o missioni"..e chi ci capiva niente?? e poi,quali cattivi pensieri per chi ha poco più di 6 anni..!Oggi,dopo 20 anni,di cattive parole ne ho dette tante e di opere meritevoli di due o tre "Confesso" pure(se solo credessi che una preghiera potesse bastare a lavare le mie piccole colpe da pecorella smarrita)...
Ieri sera,solita sera settembrina-neretina,dove sei fortunato se trovi un semaforo lampeggiante,indicatore di un qualche segnale di vita artificiale(perchè quella umana di vita si dissolve nel nulla dalle 21.00 in poi)ero di ritorno da una gita fuori porta in quel di Gallipoli,tanto per constatare l'assenza di materia organica anche lì..e con il mio fidanzato canticchiavo "people have the power",di Patti Smith,una filastrocca un pò più rock delle litanie catto-liturgiche della mia infanzia,quando,imboccata la litoranea per lido conchiglie,mentre in macchina si stava celebrando un vero e proprio woodstock di acuti e risate,ecco che appare un'ombra sul ciglio della strada,materializzatasi dal nulla..la supero senza capire bene se sia una delle mie paranoie serali audio-visive..continuo a guidare per 100metri circa;Nico,il mio ragazzo,non si è accorto di nulla..si,forse è la mia solita immaginazione che ritorna prepotente a prendersi gioco di me..,rallento un pò..dallo specchietto retrovisore non si riesce a vedere altro che niente..la strada sembra deserta..solo la mia macchina risucchiata dal buio pesto di una notte appiccicosa,illuminata da una luna troppo pallida.E allora sogno o son desta?Devo dirlo a Nico,che ormai conosce ed asseconda le mie fisime quotidiane,del tipo"c'è un mostro sotto il letto" e che,dopo aver sentito la mia sgangherata versione non ha esitato un momento nel farmi tornare indietro per scacciare i soliti fantasmi impertinenti,venuti a farmi visita.
Purtroppo però la mia visione e il suo intuito si sono rivelati più che fondati!Trovandoci ora dal lato opposto della strada,dopo una rapida inversione di marcia,intravvediamo,con l'aiuto delle deboli luci della mia auto,che certo un fuoristrada non è,la sagoma di una persona,seduta per terra,che sostiene qualcosa o qualcuno sulle sue gambe mentre pronuncia parole indecifrabili dalla nostra distanza;siamo in due ad avere le traveggole ora?..decidiamo di proseguire per altri 20 metri,dove c'è una piazzola di sosta,per capire cosa fare;chi o cosa abbiamo visto?la domanda sorge spontanea tra noi due..dobbiamo avvicinarci se vogliamo renderci conto di quel che sta succedendo,perchè il buio e i frammanti di frasi flebili e sommesse che cerchiamo di carpire non ci aiutano granchè..finchè,nel silenzio assordante che ci avvolge non si alza un lamento disperato,in cerca di ascolto.Una macchina nel frattempo sembra accostarsi lì vicino,per poi procedere per la sua strada senza tornare indietro...
il panico decide allora di venirci a far visita e per una frazione di secondo,sembrata un'eternità rimaniamo impietriti,gli occhi sbarrati in cerca di un volto soffocato dal buio,con il cellulare in mano,a fare i conti con un cervello momentaneamente assente per formulare un numero troppo facile da ricordare..finchè la lucidità torna a risvegliare le nostre membra intorpidite da incredulità e paura;il motore ancora rombante ci indica il sentiero da ripercorrere e così torniamo..con due pattuglie dei carabinieri,chiamate da qualche viandante solitario come noi,poi corso via..
Per terra c'è un uomo,che cerca di rianimare un suo amico,disteso,immobile,con il volto coperto di tagli.
Qualcuno l'ha investito,forse senza vederlo,ed è scappato via..forse senza fregarsene di aver quasi ammazzato un uomo...
Dopo 10 minuti,quella strada così deserta e buia sembra illuminata a festa,dalle luci intermittenti di 3 volanti,ma qualcuno manca all'appello..Dunque,rivediamo l'elenco delle presenze:volanti dei carabinieri?PRESENTI;volante della polizia?PRESENTE;macchine di curiosi?PRESENTISSIME...e allora chi è assente questa notte?ah si l'ambulanza...solita ritardataria(devi smetterla di marinare la strada quando devi essere interrogata)???!!
Che dire poi dell'ignoranza generale dei presenti,più preoccupati a stabilire il tasso alcolemico dei due uomini,piuttosto che ascoltare la versione fornita dall'uomo in lacrime per il suo amico ferito,cioè di essere stati investiti,mentre camminavano a piedi sul ciglio della strada,da un'auto poi datasi alla macchia.
Nella mia storia ho omesso un particolare piccolo piccolo,in merito alla provenienza dei due esseri umani,vittime dell'indifferenza di questa notte:udite udite,trattasi di due stranieri di sesso maschile,dalla carnagione scura,senza documenti addosso,spaventati,incompresi,non creduti(c'è pure chi ha pensato che l'uomo ferito potesse essersi fatto male da se,inciampando per terra perchè troppo ubriaco)...
Ed allora io "Confesso che ho molto peccato in pensieri,parole,opere ed OMISSIONI",perchè anche se per un solo secondo,io ho avuto paura,abbandonandoli un minuto in più al loro destino irregolare di clandestini.
Quella pietas cristiana,che da piccola credevo di possedere per il sol fatto di essere in grado di recitare a memoria lunghe cantilene pagane,è tornata a bussare ferocemente alla porta della mia coscienza questa notte,chiedendomi di entrare ed io,anche se per un solo minuto,non l'ho permesso,lasciando che i miei fantasmi ancora una volta brindassero alla triste dipartita di una piccola anima umana,troppo umana,mentre alla radio,le graffianti note di una canzone rock,qualche momento prima intonata a squarciagola si perdono nei silenzi miei e di nico,di ritorno a casa.

di Francesca C.

1 commento:

  1. L'ennesimo episodio di indifferenza.
    Lasciati li per terra soli abbandonati alle loro lacrime.
    Il ragazzo seduto piangeva stringendo tra le mani la testa del fratello ferito dalla fretta di una macchina.
    Alla guida non c'era un essere umano, ma appunto qualcosa di meccanico perchè se si ha un briciolo di cuore non si lascia per terra un ragazzo.
    Il colore della pelle non è determinante per avere pietà di qualcuno.
    Qualcosa di simile può succedere anche a Nardò, quando i braccianti ritornano nel centro percorrendo la strada della zona industriale che porta a Lecce.
    Figli dello stesso destino. Abbandonati a se stessi.
    Sfogano tutta la loro rabbia, la loro angoscia, le loro preoccupazioni in un bicchiere di vino.

    I due ragazzi, molto probabilmente indiani, percorrevano quella strada buia- il lungomare di Gallipoli che porta a Lido Conchiglie -per tornare in quella che è la loro casa e il loro posto di lavoro; lo Splash.
    Spero che le forze dell'ordine abbiamo un occhio di riguardo e che il destino non sia ancora più avverso di quanto lo è stato.

    SIAMO TUTTI CLANDESTINI !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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