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giovedì 17 settembre 2009

Terracina: basta connivenze Comune e Nazifascisti!

Andrini, il "No" degli ebrei
oggi il caso in Campidoglio

Piero Terracina si sforza di non piangere, ma non ci riesce: «Sono nato nel 1928 - dice - e ho vissuto tutte le nefandezze del fascismo. Ad Auschwitz sono stato ustionato dall´acqua bollente del fascismo: oggi l´acqua è di nuovo sul fuoco». Per questo ieri Terracina era nella sede del gruppo Pd con Adolfo Perugia, presidente dell´associazione Miriam Novitch costituita «da resistenti, deportati e padri fondatori della costituzione»: per denunciare le «chiare connessioni tra istituzioni pubbliche e gruppi di estrema destra che si auto definiscono fascisti».

Un´accusa dura e chiarissima, corredata da un dossier con nomi, simboli e valori dei nuovi protagonisti della storia di Roma. Sul tavolo, accanto ai consiglieri del Pd Paolo Masini, Enzo Foschi e Marco Miccoli, c´è l´indignazione di uno dei fratelli di Andrea Sesti, che ancora oggi subisce le conseguenze del pestaggio (finì in coma) al quale partecipò il neo eletto Ad di Ama Servizi, Stefano Andrini. Il caso va oggi in consiglio comunale: «Chiederemo la revoca della nomina, non è conforme al Codice di comportamento per le società "in house"», spiega il capogruppo Pd Umberto Marroni. Ma l´Ugl-Igiene difende la nomina come «ponderata», e la Fit-Cisl ha scritto una lettera di solidarietà ad Andrini manifestando «disappunto» per quelle «pubblicazioni di stampa e campagne di protesta» che giudica solo «un attacco politico». Il sindaco risponderà in aula.

Ma non c´è solo Andrini: sullo schermo passa il saluto fascista di Gianluca Iannone, il presidente di "Casa Pound" alla quale sono stati assegnati finanziamenti comunali. Eccolo col braccio teso su una camionetta in piazza Venezia, eccolo ancora mentre dà dello «stronzo» a Gianfranco Fini che definì il fascismo «male assoluto»; ed ecco il manifesto di Casa Pound con il proposito di «ripristinare la geopolitica degli anni Trenta» e «riscrivere la Costituzione». «Ci appelliamo al rispetto della Costituzione - dice Perugia - che vieta la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista; e all´applicazione della legge Mancino che condanna gesti, azioni e slogan legati all´ideologia nazifascista».

Il grido d´allarme dei sopravvissuti ai lager è per «il clima di tensione sociale, gli atti di intolleranza, il crescendo di episodi di xenofobia e omofobia», dice Perugia. «Oggi non ho paura per noi ebrei, ma ci sono altre minoranze a rischio», aggiunge Terracina. Sullo schermo passa la foto di Alemanno che festeggia a Crotone l´elezione al Parlamento Ue di Enzo Rivellini abbracciando un giovane mostrato poi accanto alla bara del Duce e a una festa in cui tutti fanno il saluto romano. Scorrono immagini dei siti di "Terre di Mezzo", Casa Pound, "Cuore Nero", e dei loro simboli su volantini col patrocinio comunale; e l´invito a «prendere tutti a cintate» a "Cinghiamattanza". Terracina è triste e infuriato: «Non ci si può commuovere di fronte alla lapide dei deportati e poi supportare gruppi o associazioni che si dichiarano palesemente fascisti».

da Indymedia

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