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domenica 20 settembre 2009

Venezia - Tagliamo la Guerra non l'Università



Ieri gli studenti degli atenei veneziani hanno contestato i ministri del governo e alcni esponenti dell'opposizione che erano presenti al Palazzo della Provincia, Ca' Corner, in occasione di un convegno organizzato dalla Confcommercio. A questo convegno avrebbe dovuto partecipare anche il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, salvo disdire nelle ultime ore la sua presenza.

Gli studenti hanno deciso di occupare la terrazza del Museo Guggenheim, situata di fronte al Palazzo Corner. Sono arrivati in barca superando la blindatura delle volanti di Polizia e Finanza e, in parte, direttamente dall'interno del museo.
Hanno esposto, mentre continuava lo speakeraggio dalla barca, diversi striscioni che ripotrtavano scritto "Noi la crisi non la paghiamo", "Tagliamo la guerra e non l'Università".

Gli studenti hanno contestato la politica di governo del taglio indiscriminato ai finanziamenti a Università e formazione in generale, e ribadendo la loro contrarietà e il loro dissenso a una missione di guerra, quella in Afghanistan, che continua da otto anni a provocare morte, violenza e distruzione. Hanno ribadito che sapere e formazione sono le risorse da incrementare per uscire dalla crisi e che la necessità ora è il ritiro immediato delle truppe e la fine ai finanziamenti alle missioni, che non sono certo di pace.

La blindatura del Palazzo Corner è stata la risposta, insieme allo schieramento della polizia in antisommossa dentro al Museo Guggenheim, che il governo ha saputo dare a chi dissentiva.

a seguire il comunicato degli studenti

Tagliate la guerra non l'università!

Oggi, 19 settembre 2009, noi studenti dell'onda anomala di Venezia abbiamo contestato i ministri e i rappresentanti dell'opposizione presenti a Ca'Corner per un convegno organizzato dalla Confcommercio sul lavoro immateriale. A tale convegno avrebbe dovuto prendere parte anche il Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, salvo disdire la sua presenza negli ultimi giorni (forse memore delle contestazioni subite
recentemente a Napoli).

Di fronte comunque alla presenza di questo governo, che taglia i finanziamenti a università, formazione, ricerca e cultura, e che, d'altra parte, chiama all'unità nazionale nel sostegno di una missione militare, quella in Afghanistan, che dura da otto anni e non ha portato altro se non morte, violenza e distruzione tra la popolazione, abbiamo deciso di contestare questa situazione ribadendo che formazione e sapere cooperante libero e critico, sono le risorse da incrementare per uscire dalla crisi e garantire il nostro presente e il nostro futuro.

Abbiamo ribadito davanti al Palazzo Corner, blindato da volanti di Polizia e Finanza, e occupando il balcone del Museo Guggenheim, situato di fronte a dove si svolgeva il convegno, che gli unici tagli da effettuare sono quelli alle missioni militari.

Le uniche risposte che abbiamo ricevuto sono state lo spiegamento di volanti che hanno provato con violenza ad impedire alla barca su cui viaggiavamo di avvicinarci al Palazzo Corner e lo schieramento della polizia in assetto antisommossa all'interno del Museo Guggenheim.

In una situazione economica e sociale in cui la crisi si sta facendo sentire e i conflitti sociali non sono certo pacificati, basti pensare all'estate in cui lavoratori dello spettacolo e operai si sono mobilitati scendendo nelle piazze e salendo sui tetti delle fabbriche, noi studenti abbiamo oggi ribadito che la nostra battaglia per un'università differente e cooperante continuerà anche quest'anno e che noi questa crisi, che non abbiamo prodotto, non abbiamo intenzione di pagarla.

Onda Anomala Venezia

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