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giovedì 1 ottobre 2009

FILLEA CGIL: “Ancora licenziamenti alla Ses di Nardò”

La FILLEA CGIL si oppone e denuncia: “Atteggiamenti discriminatori nei confronti dei lavoratori e dei rappresentanti sindacali. Questi licenziamenti disattendono gli accordi sindacali”. Oggi 1° ottobre, sit-in di protesta davanti ai cancelli dello stabilimento.

Continuano gli atteggiamenti discriminatori delle Direzioni Aziendali del Gruppo S.E.S. (SEVAR Srl-GRANDI srl -ITALGECRI srl) di Nardò, nei confronti delle proprie maestranze e dei loro Rappresentanti sindacali. A dichiararlo è la FILLEA CGIL.

“Nel corso 2009 – fa sapere l’associazione - sono stati 14 i lavoratori licenziati, tra cui 2 delegati sindacali, da parte delle ditte SEVAR srl e Italgecri srl ed ora incombe la minaccia di licenziamento di altre 10 unità lavorative con qualifica di operaio, attualmente impiegati con la terza ditta del gruppo, la Grandi srl”. La FILLEA CGIL contesta i licenziamenti di personale con contratto a tempo indeterminato in quanto avvenuti disattendendo precedenti accordi, siglati in sedi ufficiali con le Organizzazioni Sindacali, che prevedevano incontri preventivi qualora ci fossero state difficoltà.
“I licenziamenti - continua - sono avvenuti invece senza preventiva consultazione con le parti sociali e senza valutare lo strumento degli ammortizzatori sociali secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge, onde evitare i licenziamenti stessi”.

La FILLEA CGIL contesta in particolare come la Direzione aziendale abbia rifiutato in modo categorico la revoca dei licenziamenti e il reintegro dei lavoratori che potevano invece usufruire degli ammortizzatori sociali. Non si capisce perché l’Azienda si ostini a rifiutare la nostra legittima proposta. L’associazione si oppone con forza all’atteggiamento assunto dall’Azienda e ribadisce che bisogna scrupolosamente attenersi a quanto già stabilito in fase di contrattazione a livello nazionale e territoriale tra le parti datoriali e sindacali, disconoscendo qualsiasi altra forma di contrattazione.

L’azione di protesta prosegue con un sit-in che si terrà vicino ai cancelli dello stabilimento, in C. da Castellino a Nardò, oggi 1° ottobre a partire dalle ore 16.

da ilpaesenuovo.it

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