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giovedì 29 ottobre 2009

NARDO': I LAVORATORI S.E.S. INCATENANO L’AZIENDA


I lavoratori S.E.S. licenziati, tornano a protestare. Questa volta decidono di incatenarsi d’avanti alla fabbrica degli Scorza, bloccando così ogni attività.
La decisione arriva dopo il dietrofront da parte dell’azienda di rispettare gli accordi presi venerdì 16 ottobre.
Facciamo un posso indietro: in quella giornata i lavoratori e le parti sindacali, quelle datoriali, avevano raggiunto un accordo di massima per il reintegro di otto unità lavorative e l’autocertificazione per confermare la validità dell’articolo 5 del contratto integrativo provinciale da parte dei lavoratori.
Ieri pomeriggio doveva essere ratificato e verbalizzato questo accordo ma il tavolo è saltato perché l’azienda non voleva stare ai patti. Di conseguenza la tensione degli operai continua a salire e la situazione sembra già esasperata.
Stamani i lavoratori licenziati si sono incatenati sperando che con la loro azione la vicenda abbia un seguito più dignitoso dell’attuale stato in cui versano ormai da mesi.
Le attività dell’azienda sono state perciò interdette ed il primo cittadino ha deciso di far visita agli operai in protesta.
Il sindaco ha rassicurato, a detta di Giuseppe Maggiore (responsabile provinciale della FILLEA Cgil Lecce), che incontrerà gli Scorza. Inoltre, se il bilancio dovesse essere approvato, l’appalto per la metanizzazione delle marine di Nardò (40 Km circa) potrebbe essere una manna dal cielo.
Potrebbe significare nuovo lavoro, possibilità di reintegro e soprattutto possibilità di sussistenza per i lavoratori e per le loro famiglie.
Domani la protesta continua…………………………………………….


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