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mercoledì 7 ottobre 2009

Immigrati, parità sancita per legge

di Paolo Russo

Dal diritto allo studio alla scuola multietnica: la Puglia si candida a diventare la capitale italiana dell´accoglienza agli immigrati. Repubblica Bari dedicherà ogni settimana "Metropoli", una pagina dedicata agli immigrati. Ma torniamo al disegno di legge: è pronto per essere approvato dal consiglio regionale il testo che detta le linee guida tracciate dalla giunta Vendola per favorire l´integrazione degli stranieri: "Le politiche della Regione - si legge nel primo articolo del ddl - sono finalizzate a eliminare ogni forma di discriminazione e garantire pari opportunità di accesso ai servizi sociali, assistenziali ed educativi per i cittadini stranieri".

Lo schema di disegno di legge presentato dall´assessore al Welfare Elena Gentile riunisce in un unico provvedimento e integra tutte le iniziative adottate negli ultimi quattro anni e mezzo dal governo di centrosinistra. Ma "le norme per l´accoglienza e l´integrazione dei cittadini stranieri immigrati in Puglia" sono molto più che un riassunto delle puntate precedenti. La legge stabilisce, settore per settore, l´approccio della Regione nei confronti degli immigrati.
Il primo articolo è dedicato alla sanità. "La Regione promuove le azioni necessarie per garantire l´accesso e la fruizione dei servizi sanitari da parte di tutti i cittadini stranieri immigrati presenti sul territorio pugliese" recita il primo comma, in evidente antitesi con gli ultimi provvedimenti in tema di lotta alla clandestinità. In Puglia il diritto alla salute è di tutti, e vale sia per gli stranieri regolari che per quelli sprovvisti di permesso di soggiorno. A sancirlo sarà la legge.

In particolare, specifica la Regione, ai clandestini sono garantite le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti e continuative per malattie e infortuni. Ma anche la riabilitazione e le cure a tutela della salute mentale. Provvedimenti che integrano le circolari già emanate dall´assessore alla Sanità Tommaso Fiore che ha dato la possibilità a tutti gli irregolari di denunciare la nascita del proprio figlio senza correre il rischio di essere denunciati per il "reato di clandestinità" introdotto dal governo Berlusconi. Nelle Asl pugliesi, tutti gli stranieri potranno trovare assistenza e comprensione: attraverso questa legge la regione promuove la presenza di mediatori linguistici e culturali negli ospedali e negli ambulatori più frequentati dai cittadini stranieri.

Gli stessi principi sono applicati anche all´istruzione e alla formazione professionale: "La Regione - recita il ddl - concede incentivi alle istituzioni scolastiche che realizzano interventi mirati alla formazione e all´istruzione degli studenti stranieri e dei loro genitori. Grande attenzione anche al tema delle politiche abitative con una battaglia contro i ghetti urbani: "La Regione promuove interventi volti a prevenire e rimuovere situazioni di forzata concentrazione insediativa di cittadina immigrati"

la Repubblica Bari.it

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