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martedì 13 ottobre 2009

L'ERGASTOLO OSTATIVO


La nostra amica Mita ci ha inviato delle testimonianze di ergastolani per farci capire meglio il concetto della "fine pena mai".

urladalsilenzio

Cari amici,
al fine di diffondere il più possibile questa realtà di sofferenza purtroppo ignorata quasi da tutti.
Io fino a poco tempo fa non sapevo cosa fosse l’ergastolo ostativo, io pensavo che esistesse solo l’ergastolo “normale”, pensavo che in Italia, alla fin fine, il vero ergastolo non lo facesse più nessuno perché tutti dopo 15/20 anni di reclusione uscivano dal carcere, poi invece ho scoperto che in Italia non è così.
Ho scoperto che in Italia esiste ancora l’ergastolo ostativo, cioè il “fine pena mai”, in Italia ci sono persone in carcere da 30/40 anni senza nessuna prospettiva di uscire.
La televisione in genere dà sempre notizie del tipo: “Tizio, condanno all’ergastolo per aver ucciso tante persone, solo dopo 5 anni di carcere, è libero”.
La televisione e la Stampa non dicono mai: “Tizio, condannato all’ergastolo, dopo aver fatto 30/40 anni di carcere, dopo essere diventata una persona migliore, è morto in carcere da solo lontano dai suoi cari” .
La gente spesso resta male informata o parzialmente informata e si crea l’opinione che alla fin fine nessuno sconta veramente la pena e l’ergastolo non lo fa più nessuno, anzi neanche 20 anni fa più nessuno, troppo spesso i mass media dando solo notizie parziali della realtà carceraria, fanno creare l’opinione comune che in carcere alla fin fine si fa la bella vita usando i soldi dei contribuenti.
Io sono stata una di queste persone finché non ho toccato con mano la grande sofferenza che vi è nei carceri che hanno ergastolani ostativi.
L'ergastolo ostativo non prevede nessun beneficio, mai un giorno di permesso: anni e anni, decenni, senza mai un giorno fuori dal carcere, senza mai un Natale in famiglia, senza mai un abbraccio libero con i propri cari. Tutto questo per reati commessi anche 30- 40 anni prima.

L'Italia è l'unico paese dell' Unione Europea ad avere ancora l'ergastolo. In tutti gli altri paesi europei l'ergastolo normale e quello ostativo sono stati abrogati già da da tempo.
L'Italia è contro la pena di morte ma comunque con l'ergastolo ostativo uccide indirettamente perché tenere una persona in quelle condizioni per sempre e senza nessuna prospettiva di uscire è un'istigazione al suicidio. Infatti tantissimi ergastolani ostativi si suicidano tutti i giorni (ma la televisione queste notizie non le da).
In questo blog ci sono raccolte le testimonianze degli ergastolani ostativi. Con linguaggio semplice gli ergastolani hanno scritto raccontando a quali trattamenti disumani sono ogni giorno sottoposti.

E’ vero che gli ergastolani ostativi hanno commesso crimini 30/40 anni fa ma hanno diritto ad una seconda possibilità:
“Nessuno uccida la speranza, neppure del più feroce assassino, perché ogni uomo è una infinita possibilità!” (D. M. Turoldo)

La Comunità “Papa Giovanni XXIII”, fondata da don Oreste Benzi, propone l’abolizione dell’ergastolo ostativo, pena che non permette alcun beneficio né reinserimento sociale al detenuto, escludendolo così – si legge in un comunicato diffuso dall’associazione – “da qualsiasi speranza di cambiamento”.
La Comunità – si legge nel comunicato – promuove e sostiene questa petizione “affinché ogni detenuto possa avere la possibilità di dimostrare il proprio cambiamento e possa svolgere un progetto personalizzato che gli dia la possibilità di essere reinserito nella società”. Secondo la comunità, l’ergastolo ostativo senza benefici è “incostituzionale perché l’art. 27 della nostra Costituzione recita: ‘le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”. “Noi crediamo – scrive Giovanni Paolo Ramonda, presidente della Comunità e successore di Don Benzi – che rieducazione contiene in sé il principio di reinserimento sociale delle persona. Senza reinserimento non c’è rieducazione”.
Il successore di Don Oreste, Paolo Ramonda in carcere a Spoleto nel mese di maggio 2009 ha detto: “L’ergastolo ostativo è come una condanna a morte, non prevede alcun beneficio, sconto, né permesso, niente. Il detenuto non è la sua pena, le pene devono tendere alla rieducazione del condannato (come invece prevede l’art. 27 della costituzione Italiana). Non si tratta di evitare le pene, né di dare facili regali e neppure di fare finta che non abbiano commesso reati pesantissimi. Ma bisogna garantire senza buonismi, il recupero di chi ha sbagliato. Chi è in carcere deve pagare il proprio debito, ma avere il diritto di riabilitarsi. Ci dobbiamo chiedere: . Come può essere (ri)educante un carcere che non farà mai uscire una persona? Come si può essere stimolati al pentimento e al cambiamento di vita senza la speranza di uscire?”

Anche il Card. Tettamanzi durante la messa di Natale 2008 al carcere "Opera" a Milano ha detto:
"E' proprio vero che l'ergastolo toglie la speranza. E’ un appello legittimo e allora questo appello lo leggo come un desiderio, una volontà del detenuto, che ha commesso anche delitti efferati, di rientrare nella società e di restituire alla società quello che ha rubato'".
Il Card. Sepe in visita a Poggioreale ha affermato: "Nessun uomo è condannato a vita e tutti devono avere la possibilità di redimersi”.


Grazie per avermi ascoltata.

Mita


Vi trasmetto, una cosa scritta da uno dei miei amici ergastolani. Buona lettura


Nessun ergastolano ostativo percorrerà MAI quel lungo corridoio che porta alla libertà. Il nostro destino è la sofferenza infinita, il buio. Ci sono diversi modi per uccidere qualcuno, il più umano è quello rapido, senza far soffrire la vittima. Quello disumano è gioire della lenta e sofferente morte altrui. E’ in quest’ultimo modo che noi veniamo uccisi, lentamente, tutti i giorni. Non possiamo meravigliarci. Discendiamo da un’antica cultura dove gli uomini venivano inchiodati su una croce e lasciati a marcire lentamente. Ma anche in quella orribile cultura romana c’era sempre qualche soldato che aveva pietà di quegli esseri in croce e, per alleviare il loro dolore, li colpiva con una mazza alle gambe rompendogliele, in questo modo accelerava la loro morte. Oggi si è persa anche questa BARBARA UMANITA’, e noi veniamo lasciati inchiodati alla croce, a marcire lentamente come medicina per soddisfare il basso istinto del popolo. Non possiamo essere per sempre il para-fulmine dell’insoddisfazione di una società che si avvia al declino più assoluto. Non siamo eterni, anche noi, per fortuna, giungeremo all’ultimo respiro. Con chi ve la prenderete dopo? Forse queste sono parole dure o forse non è altro che la cruda verità. Comunque sia, l’Italia ha un problema e, questo problema non siamo noi, ma voi. Se lascerete che la sete di vendetta offuschi quel lato umano che tutti possediamo, allora gioite pure per questi uomini che vengono lasciati in croce, perché è l’Italia che meritiamo. E prevale in voi il lato umano, allora date quel colpo di mazza sulle nostre gambe e chiedete allo stato la pena di morte. Se a quel lato umano si aggiunge un senso di civiltà, allora aiutateci a fare in modo che l’Italia torni ad essere un paese civile e abolisca l’ergastolo. Non ci non altre alternative: BARBARA UMANITA’ o UMANITA’ CIVILE. Scegliete! In un modo o in un altro, tirateci giù dalla croce.

di Alfredo Sole, carcere di Opera, Milano (ergastolano ostativo da più di 20 anni)


"Nessuno uccida la speranza, neppure del più feroce assassino, perché ogni uomo è una infinita possibilità!" (D. M. Turoldo)

11 commenti:

  1. potresti informarti quanti sono le persone con ergastolo ostativo in Italia?
    cari saluti e buona fortuna nella lotta a tutti gli imprigionati italiani
    Rosanna Ceroni

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  2. Ciao Rosanna
    inviaci il tuo contatto alla mail del blog e ti daremo due indirizzi di posta elettronica.

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  3. l'ergastolo ostativo per molti di loro è una pena anche troppo clemente, prima di implorare pietà per persone che non hanno cuore ed anima spezzando la vita di tante persone e distruggendo la vita di tutti i loro cari, andate a chiedere cosa ne pensano i tanti genitori ai quali hanno portato via i loro figli senza motivo...

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  4. per i morti invece non è ergastolo ostativo??????

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  5. anche io se penso a quello che hanno commesso questi soggetti sono allibita e piena di rabbia....ma....dobbiamo anche dire che questi sentimenti negativi non portano a nulla alimentano solo un circolo vizioso che produce violenza su violenza....come interrompere questo circolo?semplice rieducando....rieducando il condannato pian piano con i benefici penitenziari...senza quindi ostatività e rieducando l'animo umano alla logica del perdono....alla logica della seconda possibilità, possibilità che nn va negata....a nessuno!
    anita

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  6. ragazzi vorrei anch'io dei dati sul numero di condannati all'ergastolo ostativo e se possibile del numero di condannati alle misure di rigore del 41 bis e 14 bis.
    grazie in anticipo!

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  7. forse non sei documentata su quale tipo di articolo del codice penale porta ad una detenzione ostativa, ti conviene informarti e pensare che la tua fortuna è di non avere un parente assassinato da uno di questi angioletti che non può farsi il Natale a casa!!!!!

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  8. non esiste deliquente che veda nella pena dello stato un deterrente...
    Basterebbe capire solo questo...

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  9. l'ergastolo dovrebbe essere abolito xk una persona dopo che abbia scontato una ventina di anni io penso che abbia capito lo sbaglio,mio SIGNORE aiuta a coloro che sono stati condannati all'ergastolo aiutali ad uscire anche x un solo permesso dagli questa SANTA possibilita' ti amo mio GESU'

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  10. Si parla di speranza,quante madri,mogli o figli ancora oggi vivono con la speranza di ripoter avere i resti dei prori cari per dargli una degna sepoltura,credetemi anche loro moriranno con quella speranza.

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  11. Prima di giudicare gli ergastolani come brave persone ,andatevi a leggere gli atti processuali e vedete come torturavano le loro vittime prima di ucciderle.

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