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venerdì 16 ottobre 2009

NAPOLI - Catello Romano confessa di aver partecipato all'omicidio. Il Pd lo espelle e commissaria il circolo

(Emmevi)NAPOLI - Il Pd campano ha espulso dal partito Catello Romano, che risulterebbe tra gli autori del barbaro omicidio del consigliere comunale di Castellammare di Stabia Gino Tommasino. Il circolo locale del Partito democratico è stato inoltre commissariato. Lo annuncia Enrico Morando, commissario straordinario del coordinamento provinciale di Napoli. «Noi non sottovalutiamo in nessun modo la gravità dell'episodio - afferma Maurizio Migliavacca, responsabile nazionale Organizzazione del Pd - e ribadiamo l'assoluta fermezza nel contrasto alla criminalità organizzata e nell'affermazione dei principi di legalità, consapevoli che bisogna impedire ogni possibile infiltrazione in un corpo vero e sano di iscritti, militanti ed elettori».

LA VICENDA - Diventa dunque un "caso politico" il delitto Tommasino, il consigliere comunale ucciso dalla camorra lo scorso febbraio per non aver restituito 30.000 euro al clan D'Alessandro. Catello Romano, uno dei quattro componenti del commando che fece fuoco sul politico, dopo aver garantito la propria collaborazione con la giustizia ed essere stato trasferito in una località protetta in Puglia, ha fatto perdere le proprie tracce eludendo i controlli delle forze dell'ordine. Ora gli si dà la caccia. La fuga è avvenuta secondo la più classica delle modalità: due lenzuola legate tra loro hanno consentito a Catello Romano, 19 anni, di calarsi giù dalla finestra dell'albergo che lo ospitava. Oltre ad aver ammesso di aver esercitato un ruolo chiave nell'omicidio Tommasino, Catello aveva anche confessato di aver compiuto cinque omicidi in pochi mesi. Con lui, venerdì scorso la Squadra Mobile di Napoli aveva fermato Salvatore Belviso, 26 anni, Renato Cavaliere, 37 anni, già detenuto, e Raffaele Polito, 27 anni, esecutore materiale del delitto che come Catello aveva deciso di collaborare. Per entrambi, la Procura aveva deciso di non firmare il decreto di fermo ma di sottoporli a sorveglianza.

da Indymedia

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