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mercoledì 21 ottobre 2009

Rafforzate misure tutela per Ciancimino jr

Palermo. Il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di Bologna ha aumentato le misure di protezione a tutela di Massimo Ciancimino, figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo, Vito, che sta rendendo dichiarazioni ai magistrati sulla trattativa tra Stato e mafia.
L'aspirante testimone di giustizia, che ha denunciato di avere subito intimidazioni, aveva lamentato carenze nelle misure di protezione come l'assenza di un'auto blindata che era stato costretto a comprare a sue spese.Domenica, poi, gli agenti della sua scorta avevano identificato due persone sospette e armate davanti alla casa bolognese di Ciancimino, poi rivelatisi due carabinieri. Un episodio definito inquietante dal figlio dell'ex sindaco che il giorno successivo avrebbe dovuto fare rivelazioni ai pm sul ruolo dei carabinieri del Ros nella cosiddetta trattativa. Ciancimino ha annunciato anche l'intenzione di tutelare la propria immagine dai "continui attacchi diffamatori a cui è sottoposta in un momento tanto delicato". Il riferimento è ad un articolo apparso oggi sul quotidiano "Italia Oggi" in cui si parla di prelievi di denaro non giustificati e compensi da amministratore incassati anche senza l'autorizzazione dell'assemblea da parte del figlio dell'ex sindaco. Ciancimino avrebbe attinto a oltre 320mila euro dalle casse della Pentamax. La società, fino agli inizi del 2008 era amministrata da lui e ora è in amministrazione giudiziaria. Le quote della azienda sono state affidate al custode giudiziario, nominato dal tribunale Gaetano Cappellano Seminara. Gli illeciti prelievi emergerebbero dal bilancio redatto dall'amministratore giudiziario della società, Giovanni Balsamo. "Denuncerò - dice Ciancimino - chi ha leso la mia reputazione e ho intenzione di sollecitare accertamenti sulla gestione attuale della società".

ANSA
da AntimafiaDuemila

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