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venerdì 30 ottobre 2009

Report del presidio del 28ottobre 2009 - VERITA' PER ALDO BIANZINO


Sono stati circa un centinaio i partecipanti al presidio promosso dal "Comitato Verità per Aldo" presso il Tribunale di Perugia di mercoledì 28 ottobre. Una buona partecipazione considerando l’orario lavorativo e il giorno infrasettimanale che dimostra ancora una volta il forte legame della città di Perugia alla triste vicenda che colpì Aldo e tutta la sua famiglia.
L'udienza in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio nel procedimento nei confronti dell’agente di custodia polizia penitenziaria addetto alla sorveglianza presso la sezione B ha avuto tutto sommato un finale positivo, segnando un piccolo passo in avanti nella dura strada verso la verità e la giustizia per la morte di Aldo.
Il giudice ha infatti rinviato a giudizio la guardia carceraria accusata di omissione di soccorso e falsificazione dei registri di entrata e uscita del braccio carcerario di sua competenza ed ha inoltre rifiutato il rito abbreviato richiesto dalla difesa. Si dovrà quindi aprire un lungo processo dove, inevitabilmente, emergeranno nuove considerazioni soprattutto in merito al perché l’agente abbia dovuto falsificare quei registri e su chi e che cosa ha dovuto “coprire” con quell’illecito.
Numerose altre questioni riguardanti questa prima inchiesta emergeranno a partire dal 25 novembre, giorno della prima udienza del processo nei confronti di colui che sembra sempre più interpretare il ruolo di capro espiatorio di un sistema i cui aguzzini e torturatori continuano a rimanere ancora impuniti.
Altro punto importante da sottolineare è la costituzione del “Comitato verità per Aldo” come parte civile. Non poteva essere altrimenti, il comitato in tutti questi anni è sempre stato impegnato in prima linea a sostenere iniziative di solidarietà concreta nei confronti dei familiari, oltre che economicamente, soprattutto nel mantenere viva e accesa l'attenzione sulla vicenda.
Le attività del Comitato non si fermeranno di certo.
Invitiamo tutti e tutte a visitare il nostro blog per seguire e rimanere aggiornamenti sulle prossime mobilitazioni e iniziative.
La necessità di verità e giustizia non si placa!
Perchè di carcere non si può morire!
Perchè in carcere per qualche pianta d'erba non si deve finire!

Comitato Verità per Aldo

Per non dimenticare Aldo Bianzino

Aldo Bianzino è stato arrestato il 12 ottobre 2007 e condotto nel carcere Capanne di Perugia. La mattina del 14 è stato trovato morto nella cella in cui era stato rinchiuso.
Nel frattempo pochi mesi fa anche la compagna di Aldo, Roberta, se ne è andata nel silenzio, senza riuscire a conoscere la verità sulla morte di Aldo.
A più di due anni da questa "misteriosa" morte, il 28 ottobre 2009 si terrà l'udienza preliminare in relazione alla richiesta di rinvio a giudizio nel procedimento nei confronti di un agente della Polizia Penitenziaria addetto alla sorveglianza presso la sezione 2° B, dove Aldo è morto.
L'agente è imputato di aver omesso di informare il sanitario di guardia che Aldo richiedeva aiuto, di non aver prestato soccorso e di aver cercato di nascondere quanto realmente accaduto quella notte falsificando il registro di accesso alla sezione del carcere.
Purtroppo questo percorso giudiziario cerca di mettere in luce solo alcuni aspetti di quello che verosimilmente è accaduto, dando per scontato il malore accidentale di Aldo. Niente ci è dato sapere di come mai una persona sia entrata in carcere in salute e ne sia uscita morta.
Per questo riprendiamo un percorso di mobilitazione, consapevoli che ora più che mai è necessario fare sentire la nostra voce, perchè la morte di Aldo non passi sotto silenzio.
Il caso di Aldo è troppo simile a quello di Federico Aldrovandi a Ferrara, Renato Biagetti a Roma, Nicola Tommasoli a Verona, Abdul Guibre a Milano, Giuseppe e Pasquale a Palermo, e tanti altri, tutti vittime di una sorta di "spontaneismo intollerante" che agisce violentemente contro chi gira senza documenti, rivendica la propria la libertà d’ espressione, coltiva marijuana per uso personale in un paese che invece dei trafficanti persegue i consumatori.
Vogliamo Verità e Giustizia e continueremo a contrastare e ad opporci ad una società che sempre meno tollera qualsiasi tipo di espressione fuori dalla norma.
La necessità di verità e giustizia non si placa!
Perchè di carcere non si può morire!
Perchè in carcere per qualche pianta d'erba non si deve finire!
Comitato Verità per Aldo
http://veritaperaldo.noblogs.org

da GlobalProject


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