HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

venerdì 9 ottobre 2009

Salento- -Cnh (Fiat) : cassa integrazione per cinquecento

Adesso sono attesi durissimi contraccolpi sull’indotto salentino. Sul piazzale ci sono 300 escavatori invenduti

LECCE — La Cnh Italia del gruppo Fiat, la più importan­te azienda metalmeccanica del Salento, ha chiesto la con­cessione della cassa integra­zione straordinaria per 500 di­pendenti dal 2 novembre 2009 al 31 ottobre 2010. La ri­chiesta dell’azienda, specializ­zata nella produzione di mac­chine movimento terra, è sta­ta presentata ieri ai sindacati ed alla Provincia con una lette­ra dal direttore generale di Confindustria, Antonio Corvi­no. La crisi di mercato è anco­ra profonda, sul piazzale del­l’azienda di Lecce sono rima­ste invendute circa 300 esca­vatori. La situazione della Cnh avrà dei durissimi con­traccolpi sull’indotto salenti­no, composto da 31 aziende con complessivi 1500 operai. L’intero settore rischia ora di fermarsi.

LA CONGIUNTURA - Nella missiva, in modo par­ticolare, il direttore Corvino spiega che «l’azienda si vede costretta a dover continuare a procedere ad una significati­va contrazione delle proprie attività stante il crollo della domanda di mercato». E anco­ra: «La Case New Holland è un costruttore full-liner glo­bale di macchine movimento terra destinate a miniere, ca­ve e cantieri. Tali cantieri so­no penalizzati da una forte flessione, diretta conseguen­za della congiuntura economi­ca e finanziaria, manifestatasi a decorrere dalla seconda me­tà dello scorso anno sia a livel­lo nazionale che internaziona­le ». Per altri 12 mesi, dunque, l’azienda ha chiesto lo stato di crisi ma la Cnh ha assicurato ai sindacati che, in base alle esigenze tecnico-organizzati­ve e produttive, sarà concor­data una rotazione degli ope­rai.

IL POLO INDUSTRIALE - Attualmente i 500 operai della Cnh sono in cassa inte­grazione ordinaria fino al 29 ottobre prossimo. Dal 2 no­vembre resteranno ancora a casa. Eppure, secondo il pia­no illustrato nelle settimane scorse dall’amministratore de­legato della Fiat Sergio Mar­chionne, quello di Lecce dove­va diventare il polo di eccel­lenza del settore. La Fiat chiu­derà lo stabilimento di Imola e trasferirà nel Salento la pro­duzione delle Terne, escavato­ri stradali. Con queste macchi­ne, nel Salento saranno cin­que le linee di produzione del­la Cnh: mini Weel Loader, Te­lehandler, Dozer, Weel Loa­der e appunto Terna. Ma il mercato americano è blocca­to ed anche la produzione ha avuto dei forti contraccolpi. Entro il 20 ottobre, nella sede leccese di Confindustria, il di­rettore generale mondiale del­la Cnh, Vincenzo Retus, illu­strerà ai sindacati il piano per il 2010. La ripresa dovrebbe cominciare non prima del prossimo anno ed i benefici si potranno vedere solo nel 2011. Con i sindacati sarà af­frontato anche il nodo dei 43 apprendisti, i cui contratti sca­dano a novembre. Sarà chie­sta la trasformazione in con­tratti a tempo determinato.

IL DOCUMENTO - Ci sarà un confronto anche sul prepensionamento di 65 operai attraverso la mobilità volontaria. Nel frattempo l’in­dotto continua a soffrire. L’al­tro giorno l’Alcar di Dario Montinari ha chiesto la cigs per 340 operai. Ora è la volta dell’Olc di Specchia, guidata dall’imprenditore Oronzo Bar­bato. La cigs è stata chiesta per 110 lavoratori. Ieri vertice tra Confindustria e sindacati. Presto verrà stilato un docu­mento comune a sostegno del comparto metalmeccani­co.

Salvatore Avitabile

Corriere del mezzogiorno.it

Nessun commento:

Posta un commento