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venerdì 2 ottobre 2009

SUMATRA: IN MIGLIAIA SOTTO LE MACERIE, SERVE AIUTO INTERNAZIONALE

“Ci sono ancora migliaia di persone sotto le macerie e abbiamo bisogno dell’aiuto di paesi stranieri nelle operazioni di salvataggio. Abbiamo bisogno di personale specializzato e di macchinari”: questo l’appello lanciato oggi dal ministro della Sanità indonesiano Siti Fadilah Supari alla comunità internazionale, mentre a 48 ore dal sisma di 7,6 gradi della scala Richter che mercoledì ha colpito la zona occidentale dell’isola indonesiana di Sumatra si continua a scavare nella speranza - “debole” per stessa ammissione delle istituzioni - di trovare qualche sopravvissuto. Secondo gli ultimi bilanci ufficiali sarebbero 777 le vittime accertate finora e 440 i feriti gravi, ma il timore delle autorità indonesiane è che ci si possa avvicinare al bilancio di alcune migliaia di vittime (dalle 3000 alle 5000 a seconda delle fonti) che nel 2006 provocò il terremoto che colpì Yogyakharta. Fonti sanitarie locali fanno sapere che in città mancano acqua, vestiti, ripari e comincia a scarseggiare il cibo. Da questo punto di vista la situazione più difficile si registra nella città di Padang (capoluogo della provincia di West Sumatra con circa 1 milione di abitanti) visto che una delle zone più colpite dal sisma è stata proprio quella del mercato. Un’altra vera emergenza è la scarsità di personale medico per fronteggiare la situazione e l’altissimo numero di feriti, ma anche la mancanza di macchinari e medicinali rimasti sotto le macerie dei molti ospedali e presidi sanitari crollati. Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono, che ha trascorso la notte a Padang e stamani sta visitando l’area vicina di Pariaman, ha chiesto che vengano mobilitate tutte le risorse possibili, invitando i funzionari statali a non sottovalutare la situazione e chiedendo di “inondare Padang di aiuti e materiale medico”.

da Misna

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