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mercoledì 21 ottobre 2009

VIETNAM - Una partita a golf nelle risaie


Quasi duecento campi da golf per soddisfare le esigenze di non più di cinquemila appassionati: è quello che sta succedendo in Vietnam, dove sempre più spesso le risaie sono sostituite da manti erbosi. Fino all’anno scorso veniva assegnata in media una licenza a settimana. Nell’estate del 2008 il governo ha messo un freno a questa corsa e nel giugno del 2009 sono stati cancellati cinquanta nuovi progetti, ma 140 sono ancora attivi.

I nuovi imprenditori sostengono che i campi da golf sono un incentivo al turismo, dato che puntano a soddisfare le esigenze di nuovi possibili viaggiatori asiatici, in particolare da Cina e Corea del Sud. Addirittura si era pensato di mettere in piedi un percorso golfistico “Ho Chi Minh”.

Questa nuova passione da ricchi sta sottraendo terreno prezioso alla coltivazione del riso, prodotto nazionale e principale risorsa per l’esportazione, scrive il New York Times. Il ministero dell’agricoltura calcola che in soli sei anni le risaie abbiano perso 400 ettari di terreno: un singolo campo da golf sostituisce centinaia di fattorie. Il terreno viene comprato a pochissimo: 2 o 3 dollari a metro quadro, l’equivalente di un sacco di riso. Questo acquisto lascia senza lavoro migliaia di persone e solo poche decine trovano un impiego nei nuovi centri.

Come se tutto questo non bastasse è stato calcolato che mantenere in buono stato i campi da golf richiede un enorme quantitativo d’acqua: in un solo giorno quella sufficiente per 20mila famiglie.

Alla fine il golf potrebbe rivelarsi la più grande impresa capitalistica del Vietnam comunista.

da Internazionale

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