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giovedì 12 novembre 2009

Morire di carcere

La morte di Stefano Cucchi, con l'emozione e l'indignazione seguita alla pubblicazione delle fotografie del suo corpo martoriato, ha avuto l'effetto di scoperchiare il "calderone infernale" delle morti in carcere, di far conoscere all'opinione pubblica un dramma solitamente relegato alla ristretta cerchia degli "addetti ai lavori". Con il Dossier "Morire di carcere" abbiamo ricostruito centinaia e centinaia di vicende di detenuti morti, citando fonti, luoghi, nomi e circostanze. In alcuni casi i loro famigliari ci hanno inviato delle fotografie, come prova del fatto che le "versioni ufficiali" non raccontavano la verità, o la raccontavano parzialmente

Nelle carceri italiane muoiono in media 150 detenuti l'anno, dei quali un terzo circa per suicidio (1.005 casi accertati, dal 1990 ad oggi), un terzo per cause immediatamente riconosciute come "naturali", e il restante terzo per "cause da accertare", che indicano tutti i casi nei quali viene aperta un'inchiesta giudiziaria.
La morte di Stefano Cucchi, con l'emozione e l'indignazione seguita alla pubblicazione delle fotografie del suo corpo martoriato, ha avuto l'effetto di scoperchiare il "calderone infernale" delle morti in carcere, di far conoscere all'opinione pubblica un dramma solitamente relegato alla ristretta cerchia degli "addetti ai lavori".
Con il Dossier "Morire di carcere" abbiamo ricostruito centinaia e centinaia di vicende di detenuti morti, citando fonti, luoghi, nomi e circostanze. In alcuni casi i loro famigliari ci hanno inviato delle fotografie, come prova del fatto che le "versioni ufficiali" non raccontavano la verità, o la raccontavano parzialmente.

Sono immagini che "parlano da sole": morti per "infarto" con la testa spaccata, per "suicidio" con suicidio con ematomi e contusioni in varie parti del corpo. Quello che non è possibile vedere, ma a volte emerge dalle perizie mediche (quando vengono disposte e poi è dato conoscerne l'esito), sono costole spezzate, milze e fegati "spappolati", lesioni ed emorragie interne.
Questo è quanto emerge dalle cronache, dalle perizie, dalle fotografie (quando ci arrivano) e questo è quanto ci limitiamo a testimoniare. Se ci sono responsabilità per queste morti e, nel caso, chi sono i responsabili, non spetta a noi dirlo, ma alla magistratura.

Di seguito sono riportati 30 casi, in ordine cronologico, tratti dal dossier "Morire di carcere" (alcuni corredati da immagini), casi che a nostro avviso richiederebbero un approfondimento nelle sedi opportune.

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