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mercoledì 4 novembre 2009

Universita' ci risiamo: più fondi al nord e tagli al sud

Lecce (salento) - "Una riforma calata dall’alto senza nessuna conoscenza delle realtà sul territorio. Il grido di allarme lanciato ieri dal Rettore dell’Università del Salento mette a nudo tutti i limiti della riforma Gelmini/Tremonti, dettata da logiche che mettono in secondo piano il diritto ad un’istruzione di qualità, subordinandola a finte esigenze ragionieristiche."

"Ed è proprio sulla ragioneria che questa riforma fallisce. Emblematico il caso dell’Università del Salento. Con una politica di sacrifici da parte di tutti, partita con l’innalzamento delle tasse e proseguita con l’eliminazione delle indennità, a cominciare proprio da quella del Rettore, si era riusciti a chiudere il bilancio in pareggio, anche grazie al contributo di 2milioni di Euro della Regione Puglia. Sono stati migliorati tutti i parametri previsti per la valutazione degli Atenei. Nell’ottica della razionalizzazione dell’offerta formativa, sono stati ridotti i corsi di studio e d’insegnamento, pur lasciando invariato il numero di iscritti ed addirittura ridotto notevolmente il numero di studenti fuori corso. Ma per questo Governo essere virtuosi non basta. Ed ecco arrivare il taglio del Fondo di Finanziamento Ordinario, previsto nella misura di 8milioni di Euro.

Ma cosa giustifica allora questo taglio? Tra i parametri che contribuiscono alla assegnazione dei fondi sono state introdotte anche delle valutazioni sul contesto socio-economico territoriale. In altre parole, gli Atenei delle zone più sviluppate hanno fondi maggiori rispetto a quelli delle zone meno sviluppate. E ci risiamo, più fondi al nord e tagli al sud. Con buona pace di chi si impegna e lavora quotidianamente per colmare il gap di sviluppo. Condividiamo in pieno la dura presa di posizione del Rettore Laforgia, non è possibile chiedere ulteriori sacrifici alle famiglie degli studenti e non è neanche possibile tagliare i servizi e la qualità dell’insegnamento. Questo Governo ha scelto di privatizzare la conoscenza e per farlo ha deciso di mettere in ginocchio gli Atenei, primi fra tutti quelli meridionali. Questa politica non ci potrà mai trovare complici."


http://www.ilpaesenuovo.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8946:salvatore-capone-gelmini-e-tremonti-bocciati-alluniversita-del-salento&catid=18&Itemid=53

2 commenti:

  1. ..il problema dell'università del salento non credo possa essere solo di liquidità..i fondi(quando ci sono) come vengono impiegati?!!dietro ad una superficie sonante c'è una pellaccia dura da estirpare,che puzza di stantio..la pellaccia di tanti vassalli,valvassori e valvassini che popolano le anguste e fatiscenti aule del nostro fiore all'occhiello salentino...forse è un bene che i fondi non arrivino a destinazione...perchè l'apostolico uso che ne deriverebbe sarebbe tutt'altro che politically correct.
    francesca

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  2. Infatti non mi pare che nell'articolo ci sia scritto che è l'unico problema!

    ....tutto a vantaggio dell'università privata cmq...

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