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sabato 12 dicembre 2009

L'Onda riempe lo sciopero generale e travolge i divieti!



Una grande giornata per il movimento dell'Onda, migliaia di studenti e studentesse hanno attraversato lo sciopero generale del mondo della formazione dentro i cortei di Roma Torino Milano Bologna e altre città. Manifestazioni alle quali l'Onda ha partecipato con propri spezzoni autonomi, ribadendo la sua irrapresentabilità, rompendo i divieti a Roma, resistendo alla violenza della polizia a Torino. Onda che ha saputo sfruttare ed attraversare lo sciopero generale di scuole e università, andando a chiudere un autunno tiepido, anche alla luce della cambiata fase, rispetto allo scorso e intenso anno di mobilitazione, dentro le scuole (che comunque sono state ancora espressione di un dissenso e di una conflittualità diffusa con occupazioni e cortei) e le università (nelle quali si è ripartiti da quanto, di importante, sedimentato l'anno scorso). Un'Onda che ha saputo parlare e praticare il linguaggio del conflitto, irriducibile dinnanzi a divieti e limitazioni poliziesche, determinata nell'opposizione alla riforma disegnata dal ministro dell'istruzione Gelmini, in combutta con il ministro dell'economia Tremonti, sotto il quale ministero è andato a concludersi, conquistandoselo, il corteo dell'Onda nella capitale.

Le cronache dalle città

Molto alte, tra il 50 e il 60%, le adesioni allo sciopero dell'impiego pubblico indetto dalla CGIL. In 100mila hanno sfilato a Roma, in 70mila a Milano, 20mila a Bologna, mentre a Napoli e Reggio Emilia erano in 10mila e a Modena in 5mila. Significativa e importante in molte città la presenza degli studenti medi e degli universitari. In più città si sono verificati momenti di tensione con le forze dell'ordine. Cariche a Roma, Torino e Milano.

Tre cortei, della Cgil, dei medi e degli universitari, hanno sfilato stamattina per le strade di Roma. Un serpentone di 100000 lavoratori del pubblico impiego aderenti alla Cgil si è mosso da piazza della Repubblica verso piazza del Popolo. Il concentramento per migliaia di universitari e precari della ricerca da tutta Italia era invece, nonostante il divieto della questura, a Piazzale Aldo Moro. Violando ancora una volta il protocollo l'Onda si è mossa verso stazione Termini dove la polizia ha cercato, invano, di impedire, caricando più volte, la prosecuzione della manifestazione. Una decina gli universitari feriti. Con una manif sauvage, l'Onda è riuscita comunque a raggiungere il Ministero dell'Economia per poi ritornare, nuovamente in corteo, verso La Sapienza. Intanto anche gli studenti dei licei romani, circa 5000, partiti da Piramide, dopo tensioni con le forze dell'ordine, sono riusciti a raggiungere il ministero dell'Istruzione. Davanti un grande striscione: "Ci vogliono ignoranti, ci avranno ribelli. Bloccare la riforma, riprenderci il futuro".

A Milano 70mila sono stati i partecipanti al corteo della Cgil, mentre 15mila tra studenti medi, universitari e precari hanno sfilato per le vie della città per quello che avevano lanciato come il "No Gelminy Day". Attimi di tensione si sono registrati intorno alle 9, quando un gruppo di studenti che arrivava al concentramento del corteo ha tirato petardi, uova e vernice contro un gazebo della Lega in via Larga. Il corteo si è poi significativamente concluso in piazza Fontana, dove gli studenti hanno rilanciato l'appuntamento per domani, quando anche loro scenderanno nuovamente in piazza per una manifestazione a ricordo della strage alla banca dell’Agricoltura, di cui ricorreranno domani i 40 anni.

A Torino un corteo di 1500 studenti medi è partito da piazza Arbarello. In coda anche uno spezzone di universitari, ricercatori e lavoratori dell'università. Numerose cariche a freddo della polizia si sono avute intorno a metà corteo, quando gli studenti hanno cercato di raggiungere la sede della Provincia. Diversi, almeno una decina, gli studenti medi feriti, di cui alcuni sono finiti all'ospedale. A conclusione del corteo gli studenti hanno convocato una conferenza stampa davanti a Palazzo Nuovo per denunciare le violenze e la brutalità delle forze dell'ordine.

A Bologna, mentre in 20mila sfilavano al corteo sindacale, circa 300 tra student* e precar*, si sono dati appuntamento in piazza Verdi e hanno poi sfilato per le vie del centro cittadino dietro lo striscione Reddito contro la crisi - Stay on the barricades for a better education. Sotto le due torri con un murales gli student* hanno voluto ricordare Alexis, il ragazzo greco ucciso l'anno scorso. Durante il percorso è stato sanzionato anche il consolato greco e la sede dell'Unicredit di via Rizzoli, istituzione bancaria che gestirà il sistema del prestito d'onore a Bologna tramite la partecipazione ai Cda e la contribuzione alla gelminiana Consab SPA.

Oltre 1500 studenti e studentesse hanno partecipato anche a Brescia alla manifestazione promossa dal Kollettivo Studenti in Lotta contro i tagli all'istruzione voluti dalla Gelmini. "No ai tagli No privatizzazioni Stop Gelmini Effetto tagli: autunno caldo" si leggeva sullo striscione di apertura del corteo.

da Infoaut

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