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lunedì 7 dicembre 2009

Perché Nichi Vendola è il nostro presidente

“Il pane di ieri è buono domani” è una frase antica ritrovata leggendo un bel libro di Enzo Bianchi, ma è soprattutto la frase che mi è tornata in mente pensando ..alla bella politica.. espressa nella lacerante questione sul candidato Presidente delle prossime elezioni regionali.

Desidero anch’io fare una riflessione a voce alta su tale questione e, soprattutto, mi auguro di ricevere delle risposte agli interrogativi che mi sono posta.

Da laica e da osservatrice rispettosa del pensiero di coloro i quali hanno opinioni diverse dalle mie, mi sono chiesta:

• Perché qualcuno chiede “discontinuità” nella guida della Regione?

• Cosa non ha funzionato? Cosa è necessario modificare?

• Quali diversi programmi proporre?

• E, se esistono altri programmi, perché e in che modo Nichi Vendola potrebbe-dovrebbe opporsi?

• Perché sostituire il Presidente che ha raccolto un consenso popolare così ampio, interclassista e trasversale?

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Nichi Vendola Presidente della Regione Puglia

Attendo che qualcuno mi fornisca delle risposte convincenti sulle quali, volentieri, sono disposta a dialogare.

Per ora mi piace ritornare con la mente a cinque anni fa, alla campagna elettorale del 2005 e ciò che rappresentò in termini di speranze ed aspettative.

E mi piace ripercorrere questi anni e valutare ciò che si è fatto. Bene ricordo la fantastica energia della scorsa campagna elettorale quando il nome di Vendola arrivò e ruppe tutti gli argini. Nessuno ci avrebbe scommesso, molti dei successivi compagni di viaggio ipotizzarono una sconfitta e dal centro destra si arrivò a brindare certi di una facile vittoria .

Ma tutti noi sappiamo che l’esito fu totalmente diverso.

Ricordo bene, durante una presentazione dei candidati, da donna ed ecologista non ancora presidente regionale dei Verdi, la certezza che se una candidatura doveva essere sostenuta doveva essere quella di Nichi Vendola. Ebbe infatti la capacità di offrirci una prospettiva di ampio respiro che non poteva essere confinata nei recinti dei numeri politici, delle convenienze e delle opportunità.

Vincemmo con l’entusiasmo vero che solo i sognatori ed i velleitari posseggono e, tra enormi difficoltà, in cinque anni abbiamo profondamente modificato modelli e comportamenti che sembravano immodificabili. Vado a memoria e penso a:

• La legge anti-diossina

• l’ impegno contro la privatizzazione dell’acqua

• il piano paesaggistico

• la legge sull’emersione del lavoro nero,

• la legge per l’inclusione sociale

• la nuova legge sulle pari opportunità

• i mille progetti per i giovani, da bollenti spiriti al ritorno al futuro

• il sostegno finanziario alla scuola per sopperire ai tagli nazionali Iniziative premiate in Europa ma dimenticate in Puglia !

e chissà quante altre ne dimentico io!

Tutto è, naturalmente, migliorabile.

Tanto è possibile fare e necessario fare.

Ed allora un’ultima domanda. Perché non dare continuità ad una storia positiva?

Perché non provare, con l’energia e le risorse di tutti coloro che fino ad ora hanno sostenuto il Governo regionale, a far meglio ciò che è già stato fatto bene?

*Presidente Verdi- Regione Puglia

Assessore Turismo e industria alberghiera Regione Puglia

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