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martedì 22 dicembre 2009

Puglia, il Pd verso il sì a Vendola: si decide domani - Nel Lazio cresce Marazziti

Sotto l’albero il Pd pugliese potrebbe trovarsi Nichi Vendola. Dopo mesi di tensioni, domani, antivigilia di Natale, l’assemblea regionale dei democratici prenderà finalmenteuna decisione: sostenere il governatore di sinistra o dare vita a una nuova coalizione con Udc, Idv, verdi e socialisti e un altro candidato. Definitivamente tramontate le primarie, anche perché nessuno del Pd se la sente di sfidare Vendola. «Uno strumento non utile in questo momento», ha detto ieri il segretario regionale Sergio Blasi. «L’Udc ha già detto che non parteciperebbe, e neppure l’Idv. Che senso avrebbe farle noi contro Vendola? ». Così anche D’Alema, che ieri a Bari ha partecipato a un vertice del Pd pugliese. «Sarebbero disastrose, solo un conflitto a sinistra».

Molti segnali fanno pensare che il Pd alla fine sceglierà Nichi, cercando di recuperare almeno l’Idv e tentando di mettere in campo delle liste civiche per acchiappare consensi al centro, sperando che l’Udc corra da sola. Difficile, visto che gli uomini di Casini ripetono «mai da soli in Puglia». E allora Vendola potrebbe spuntarla. Nonostante le bordate che anche ieri D’Alema gli ha rifilato alla riunione, accusandolo di «irresponsabilità politica». «Per mesi ha trattato con l’Udc, poi quando ha visto che mon lo volevano si è autocandidato. Eppure allargare all’Udc resta la strada più opportuna, bisogna pescare voti anche dall’altra parte, non rinchiudersi a sinistra: pure Ferrero è arrivato a dire che sosterrebbe Casini premier...». «Siete adulti e responsabili, decidete voi», ha concluso D’Alema rivolto ai “compagni” della Puglia, sottolineando i problemi che emergerebbero candidando il sindaco di Bari Emiliano (che ieri ha ribadito di non volersi candidare). Non mancano i supporter della nuova coalizione contro Vendola: da Nicola Latorre, al capogruppo in Regione Antonio Maniglio al deputato Ludovico Vico. Ma sono di più i supporter di Vendola. Dice Blasi: «Non siamo ostili a Vendola, con lui abbiamo governato e ottenuto risultati importanti ».

NEL LAZIO CRESCE LA CARTA MARAZZITI
Nel Lazio la situazione è ancora più intricata. Ieri il tavolo del centrosinistra è saltato (Idv e Prc non volevano partecipare). Zingaretti ha ribadito il suo no: «Le condizioni che avevo posto non esistono. Ora il Pd deve partire con un nome che non può essere il mio». Stamane si riunisce il Pd, l’unica buona notizia è che, se in Puglia saltasse l’alleanza con l’Udc, nel Lazio l’accordo sarebbe praticamente cosa fatta. «Per riequilibrare », spiegano gli uomini di Casini. Sul tavolo del Pd c’è la proposta fatta a Mario Marazziti, portavoce della Comunità di Sant’Egidio, che per ora sta a guardare ma non esclude l’ipotesi. «Per me sarebbe più naturale restare nella società civile», dice a l’Unità. «Credo che altre candidature di qualità si possano trovare... ». Ma non è un no.

http://www.unita.it/news/italia/92946/puglia_il_pd_verso_il_s_a_vendola_si_decide_domani_nel_lazio_cresce_marazziti

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