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domenica 28 giugno 2009

MARONI ESPELLE DIROTTATORE ACHILLE LAURO IN SIRIA, DOVE RISCHIA PENA MORTE

Roma, 00:26
ESPULSO DIROTTATORE ACHILLE LAURO IN SIRIA, RISCHIA PENA MORTE
Youssef Maged Al Molky, il capo del commando palestinese che dirotto' l'Achille Lauro e uccise un americano, e' stato espulso dall'Italia. Al Molky ha trascorso 23 anni e otto mesi in carcere, con una riduzione per buona condotta della pena di trent'anni. Era sposato con un'italiana ma questo non e' bastato ad evitargli il trasferimento in Siria. "Mi mandano a morire", ha detto l'uomo quando e' arrivato, scortato da due poliziotti, nell'aeroporto di Fiumicino.. Lo ha riferito l'agenzia Telenews. Il suo avvocato, Granfranco Pagano, ha spiegato che c'e' la probabilita' che Al Molky sia condannato a morte. Con l'obiettivo di evitare questa eventualita' si erano mobilitati i radicali. Matteo Mecacci, deputato in Commissione Esteri e Sergio D'Elia, Segretario di Nessuno Tocchi Caino, avevano rivolto il seguente appello urgente al Governo italiano: "Ci appelliamo con urgenza al Ministro dell'Interno e al ministro della Giustizia affinche' intervengano immediatamente per assicurare che Youssef Maged Al Molky non sia espulso in Siria. Al Molky deve ancora scontare 3 anni di liberta' vigilata in Italia e in queste ore pende un ricorso contro la sua espulsione davanti al Giudice di Pace. Riteniamo che non sia accettabile per un paese come l'Italia che e' stato protagonista a livello internazionale della battaglia contro la pena di morte, procedere all'espulsione verso un paese come la Siria, che oltre a praticare la tortura e violare i diritti umani, continua ad applicare la pena di morte. Chiediamo quindi al Governo di assicurare che non ci sia nessuna espulsione verso la Siria di Al Molky, in assenza di garanzie assolute (richieste dalla nostra legislazione) di non applicazione della pena di morte e di trattamenti disumani e degradanti".

da La Rapubblica

Premier a cena coi giudici costituzionali

Il 6 ottobre ci sarà l'udienza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano, ma intanto è già polemica dopo la notizia di una cena riservata del premier e del ministro Alfano a casa del giudice costituzionale Luigi Mazzella. Alla serata hanno partecipato un altro componente dell'Alta Corte Paolo Maria Napolitano, oltre a Gianni Letta e al presidente della commissione affari costituzionali Carlo Vizzini. La cena sarebbe avvenuta a maggio ma ne ha dato notizia ora l'Espresso: il giudice ha confermato dicendo che lui a casa invita chi vuole e ha negato che si sia parlato del Lodo Alfano.
Tuttavia le reazioni sono di grande imbarazzo. Ufficialmente il presidente della Corte Amirante non ha fatto commenti, ma nell'opposizione c'è chi grida allo scandalo perchè è impossibile non legare la serata al forte interesse di Berlusconi alla prossima sentenza dell'Alta Corte sul Lodo Alfano. L'Idv chiede le dimissioni dei due giudici "consigliori" del premier, ma Luigi Mazzella ha subito detto che ad astenersi dalla discussione sul Lodo non ci pensa affatto. Critico anche il Pd: «Ci attendevamo una smentita - dice Lanfranco Tenaglia - e invece abbiamo letto parole di forte rivendicazione...credo che i due giudici sappiano che su un simile incontro alla vigilia della decisione della Corte che riguarda direttamente il premier grava quanto meno l'ombra di una severa inopportunità. Qualsiasi giudice non solo deve essere imparziale ma deve anche apparire tale. Speriamo riflettano sull'opportunità di astenersi dal partecipare alla decisione sul lodo Alfano»
Certo è che sarà nuovamente la Corte Costituzionale a decidere il destino dei processi a carico del premier. Come già fu nel 2004 per il 'lodo Schifanì, vale a dire lo scudo processuale per le più alte cariche dello Stato che la Corte bocciò in toto determinando la ripresa del processo Sme, la Consulta in ottobre dovrà decidere su tre cause che riguardano la sospensione di altrettanti processi a carico del premier. La prima questione di legittimità è stata sollevata dai giudici della prima sezione del tribunale di Milano, davanti ai quali si celebra il processo per presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi da parte di Mediaset con Berlusconi tra gli imputati.
Il secondo ricorso è dei giudici della decima sezione del Tribunale di Milano che, dopo aver stralciato la posizione di Berlusconi e investito l'Alta Corte, hanno condannato a 4 anni e 6 mesi l'avvocato inglese David Mills, coimputato del premier, per corruzione in atti giudiziari. La terza causa è arrivata alla Consulta dal gip di Roma Orlando Villoni nell'ambito del procedimento che vede indagato Berlusconi per istigazione alla corruzione di alcuni senatori eletti all'estero durante la scorsa legislatura.

da Indymedia

Nardò: denunciati 13 extracomunitari per occupazione abusiva di edifici, rintracciati 12 clandestini, identificati oltre 180 stranieri.

In questo periodo dell’anno, specialmente nel comune di Nardo’, si sta assistendo alla raccolta delle angurie con conseguente richiesta di numerosissima manodopera. Per questo motivo, ogni anno, da tutta Italia e non solo, si danno appuntamento centinaia e centinaia di cittadini extracomunitari, clandestini e non, che, sottopagati, si ritrovano per cercare di racimolare qualche centinaia di euro per vivere o magari da inviare alla propria famiglia in patria.
Oltre le dieci ore al giorno, per pochi centesimi di euro al chilo: ecco cosa percepiscono gli extracomunitari che devono sopportare di vivere, durante il periodo della raccolta, in baracche di fortuna o all’interno di masserie abbandonate, tutto questo per poter guadagnare un po’ di denaro. Proprio a seguito pero’ di molteplici denunce e lamentele di moltissimi cittadini neretini, tra i quali i proprietari delle masserie prese d’assalto dagli extracomunitari, o delle campagne dove si sono ammassati e all’interno delle quali, sotto gli alberi di ulivo, hanno costruito baracche di fortuna, il comando compagnia carabinieri di Gallipoli, con un forte ed importante supporto della stazione carabinieri di Nardo’, ha organizzato un’ attivita’ a largo raggio finalizzata a contrastare lo sfruttamento e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e individuare proprio le persone che approfittano e sfruttano questi cittadini extracomunitari venuti in Italia in cerca di una vita dignitosa e invece sfruttati da poche persone che approfittano delle loro condizioni. Così a conclusione dell’indagine dei carabinieri, 13 cittadini extracomunitari sono stati denunciati per danneggiamento e occupazione abusiva di edifici: L.S ,R.A, R.S., G.F., C.A., B.S., M.A., N.H., A.H., I.A., S.H., A.F. E R.A., 8 di nazionalita’ tunisina e 5 sudanese, eta’ compresa tra i 23 ei 45 anni; 12 cittadini extracomunitari di nazionalita’ tunisina, algerina e marocchina, sprovvisti di documento di identita’ e permesso di soggiorno sono stati accompagnati presso l’ufficio immigrazione della questura di Lecce per l’emissione del decreto di espulsione, 189 cittadini extracomunitari, nazionalita’ tunisina, marocchina, algerina e sudanese sono stati rintracciati e identificati.

da Corrieresalentino