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sabato 26 settembre 2009

Improvvisamente l'inverno scorso




"IMPROVVISAMENTE L’INVERNO SCORSO”


È la storia di Luca e Gustav, che da anni vivono serenamente insieme a Roma. Ma quando, nel febbraio 2007, il governo italiano propone di varare una legge sulle unioni di fatto estesa anche alle coppie omosessuali (DiCo), in sintonia con le direttive dell’Unione Europea, la loro vita cambia radicalmente.
L’intero paese si divide tra sostenitori ed oppositori. Improvvisamente è il tema discusso ovunque e costantemente, dai pulpiti delle chiese piuttosto che nei salotti televisivi. In breve tempo, però si raggiungono livelli parossistici di intolleranza. Dall’apertura della proposta dei DiCo ad un’omofobia crescente. Gustav e Luca,
alla ricerca di un contatto e di un dialogo con tutte le parti in campo, iniziano un viaggio in un’Italia a loro totalmente sconosciuta.


"un piccolo capolavoro di sagacia politica e cinematografica" - Cristina Piccino, Il Manifesto
"un cinediario allarmato e pungente" - Fabio Ferzetti, Il Messaggero
"una commedia sofisticata alla George Cukor" - Alberto Crespi, Hollywood Party, Radio3
"Ne' commedia ne' tragedia, signori di Berlino: e' una farsa all'italiana" - Concita de Gregorio, La Repubblica

PRIMA FESTA NAZIONALE DI SINISTRA E LIBERTA’ - UNA VOCE DA NAPOLI !

La prima festa di Sinistra e Libertà, tenutasi a Napoli, è stata un momento importantissimo perché ha ingenerato in me nuova forza e accresciuto la speranza di poter incidere nei processi di trasformazione di cui questo Paese ha tanto bisogno.
Napoli non è stata scelta a caso.
Questa città rappresenta il bene e il male della classe meridionale,capitale del Sud Italia e culla di culture che si mescolano, centro di istinti e nuove forme che presto daranno vita a esempi di altra amministrazione della cosa pubblica, esempio di riscossa contro il predominio e l’ affarismo della elite borghese del settentrione d’ Italia.
Approdato alla Città della Scienza di Bagnoli, appena il mio passo lento varca il ciglio della sala Newton, una sensazione avvolgente mista di calore e curiosità mi pervade.
Una intera assise fatta di giovani e grandi, stipati in ogni dove, occupa una sala vasta, ma non abbastanza forse per contenere una massa di quasi tremila persone trepidanti.
Da tutta Italia delegazioni disparate si son date qui appuntamento per imporre il passo e cavalcare l’ onda della determinazione che può sfociare solo nell’ entusiasmo della costituzione e fondazione della vera sinistra italiana.
Ma ancora non è tempo di prassi consolidate o di definizioni statiche. Qui è tutto in movimento; sono gli umori che determinano il comune sentire.
Dalle dieci e trenta della mattinata sino alle quindici e trenta del pomeriggio si alternano interventi volti a sincerare le posizioni delle varie realtà territoriali:
tutte queste realtà costituiscono il terreno sul quale coltura di pratiche quotidiane determina culture di genti che cambiano la loro soggettività politica e la vita stessa di quei posti e di chi li abita.
Ovunque la militanza sul campo è attiva, proprio come da noi e dovunque dubbi e perplessità sono come neve che al primo sole della politica vera si scioglieranno.
Da questi interventi è facile evincere due capisaldi capaci di tagliare la testa a qualunque toro:
1. Si va verso il partito;
priorità incontrovertibile è che si faccia al più presto;
tutti o quasi hanno chiesto a viva voce che questa fondazione del partito della sinistra italiana la si faccia subito, ora.
2. Garanzia e suggello di questa fondazione ha nome e cognome; unico alfiere e portavoce, portatore di speranza e di fiducia del plenum è Nichi Vendola, Presidente delle Puglie.
Per capire meglio questi passaggi è utile, forse, compiere una carrellata di alcuni sfoghi delle
persone che hanno preso la parola:

•I circoli territoriali di Liguria e Sicilia si sono espressi pressoché sugli stessi temi con un’ unica divergenza:
1. Fondazione del partito;
2. Costituzione di un progetto politico ricco di contenuti;
I circoli della Sicilia, però, denunciavano le resistenze dei socialisti e la loro smania di porre veti.
Veniva fatto presente l’ incidente di percorso avuto quando gli aderenti al Movimento per la Sinistra dopo una iniziativa avevano osato firmarsi con la sigla Sinistra e Libertà. Poco dopo una lettera giungeva proprio dai socialisti di quella realtà che diffidava questi altri dall’ usare la sigla di Sinistra e Libertà.

•Poi si è espresso Natty Patanè, portavoce della realtà di Taranto che ha raccolto applausi e entusiasmo da tutti i presenti:
1.Egli ha esordito dicendo che il partire deve diventare qualcosa di più concreto alludendo alla forma partito;
2.Ha espresso con chiarezza quante e quali sono le difficoltà organizzative;
3.Ha toccato il cuore di tutti quando ha specificato che la sinistra in questo Paese esiste perché esiste negli occhi di ognuno dei presenti;
4.Sinistra e Libertà di Taranto chiede un coordinamento senza bilanciamenti con la possibilità di votare a maggioranza ;
5.Natty suggerisce inoltre che l’adesione a Sinistra e Libertà sia fatta a titolo individuale e non da gruppi politici e\o partitici;
6.Un unico grande simbolo senza se e senza ma.

•Dalla Sardegna si chiedeva di far nascere questo partito e di farlo nascere dalla adesione dal basso dei singoli e non dalle sigle.

•Dal Lazio si commentava che attorcigliarsi su simboli e parole è quanto di più stucchevole mentre dirimente e fare i fatti,infatti,si è detto chiaramente,da quel pulpito,che o si fanno proposte concrete o si va a casa.

•La Calabria vuole lavorare per una iniziativa politica che parli al Paese e nel fare questo deve,con molta autocritica,cambiare il suo modo di governare;non solo la Calabria ma tutto il Sud deve saper governare.

•La Basilicata voleva certezze da questo incontro;denunciava lo stallo organizzativo e finiva con l’autocelebrazione di chi crede in questo progetto con una definizione calzante:
i precari della politica….
La Basilicata chiede:
1.Elezione di un coordinatore o portavoce ;
2.Tesseramento;
3.Congresso prima delle regionali;
4.Congressi regionali .

•Poi, si è espressa Chiara Tamburrini portavoce di Sinistra e Libertà di Bruxelles .Una realtà particolare:quarto partito del Belgio formato,da studenti e lavoratori,150 giovani tutti nati dopo la classe di età del’80.
Chiara ha inteso evidenziare come in Belgio non ci siano gravi problemi causati dell’immigrazione e come questo sia un problema tutto italiano.
Sinistra e Libertà di Bruxelles chiede:
1.Un progetto politico chiaro;
2.La costituzione del partito in tempi brevi.

•Per la Puglia è intervenuto Alessandro Parceluzzi.Un discorso entusiasmante il suo,ci parlava di chi siamo e della nostra identità:noi siamo Pertini che piange Berlinguer sulla sua tomba,siamo Altiero Spinelli che da Ventotene sognava l’Europa,siamo tutte le donne violentate,tutti i migranti che soffrono.Ci tiene a farci considerare,Alessandro,che il suo impegno in politica parte dal 2005 con il sostegno a Vendola. Evoca M.L.King ma solo per dire che Nichi ha un sogno ed è anche il nostro,che bisogna difendere ed esportare il “laboratorio pugliese”.Dobbiamo fondare Sinistra e Libertà e mentre lascia il palco esclama:Viva Nichi e Viva Sinistra e Libertà.
•Poi,è stata la volta del “gruppo 14 luglio” del Lazio .Questi chiedevano:
1.Il rispetto delle regole .Ed anche il rispetto dei tempi da dedicare ai discorsi visto che in precedenza qualche politico di piu’ lungo corso aveva sforato i 5 minutu previsti ;
2.Diceva a gran voce che da Napoli non si va via se non partoriamo il nostro bambino,diceva perentorio,si partorisce oggi!!!
•Per le Marche si è espresso Massimo Vinci:
1.Occorre togliere i simbolici,
2.Passare al tesseramento individuale;
3.Occorre stabilire i criteri per le elezioni.
•Ancora dal Lazio si è espresso Enrico Fontana,capogruppo di Sinistra e Liberta’ alla regione Lazio che parlava di:
1.Pazienza e capacità d’ascolto in questa fase;
2.Costruzione di una nuova sinistra;
3.Battaglia contro il nucleare;
•Poi, è stata la volta della signora Fusco da Campobasso: ella argomentava su di una Italia che sta andando a destra attraverso la precarizzazione del lavoro e l’imposizione culturale; non esiste una vera opposizione e può esistere solo se facciamo una rivoluzione intellettuale e morale dentro di noi. Per questo serve una chiara discontinuità e una nuova configurazione di diritti e doveri. Occorre:
1.Un coordinamento nazionale provvisorio che prepari il congresso di fondazione di Sinistra e Libertà;
2.Coordinamenti provvisori territoriali che comunichino e cooperino con il coordinamento provvisorio nazionale.

Per quanto riguarda i rappresentanti più alti dei partiti presenti all’assemblea possiamo ricordare gli interventi di:

•Claudio Fava, che fra le altre cose dette ci ha tenuto a rincarare la dose sulla cifra della questione morale e sullo spirito di verità.
•Marco Di Lello, ha parlato di partito come strumento e non come fine e di costituzione di una sinistra laica, ambientalista e libertaria.
•Fabio Mussi, ha parlato di una Italia sfregiata e che specie fra i più grandi è il momento della colpa e della vergogna poiché se l’Italia si trova in queste condizioni vi sono delle responsabilità individuabili e che ciò non doveva succedere; non si può e non si deve andare più a Porta a Porta o alle pagliacciate televisive; occorre ripartire da lavoro e natura;
•Riccardo Nencini, esordisce dicendo che è d’accordo con quanto detto da Guidoni e Fava ma che non dobbiamo farci trattenere dal passato (evocando gli schemi del secolo scorso e lo spauracchio berlusconiano in salsa socialista del nuovo millennio, ovvero il comunismo) e che se si sommano i passati non si va da nessuna parte. Occorre una Sinistra nuova che abbia tre ingredienti principali:
1.Etica Istituzionale fatta di rigore e attenzione circa la Costituzione e la sua tutela; Bisogna muoversi contro i “nepotismi” e gli “affari di famiglia” così definiti da lui;
2.Lavoro;
3.Diritti di terza generazione cioè scuola pubblica e merito;
•Gennaro Migliore, ha parlato di tesseramento e adesione con la necessità colta di tutelare il diritto a sentirsi di Sinistra e Libertà. Occorre organizzare le lotte e per far questo bisogna coltivare il pensiero politico autonomo della Sinistra; conclude il suo intervento parlando del dramma della scadenza della cassa integrazione e preludendo al cambiamento della società.
•Nichi Vendola: il suo questa volta è stato un discorso tattico volto a cucire e ricucire i rapporti con le altre forze in campo, diceva: “Non possiamo essere impazienti nella fondazione ma occorre rispettare i tempi della conoscenza reciproca per evitare i vizi di forma di un partito nascente. Che non sia quindi un partitino, prima il progetto politico entro natale e poi la fondazione del partito. Il partito della Sinistra italiana.”
Tutti in piedi………………………………………………………………………………

di Angelo Cleopazzo

27 Settembre 09 - Alessano - Un Rumore di Gabbiani - Orazione per i martiri dei petrolchimici


Domenica 27 Settembre ad Alessano (LE), presso Palazzo Legari si terrà l'iniziativa "Un rumore di Gabbiani - orazione per i martiri dei petrolchimici" che consiste nella presentazione del relativo documentario. L'evento è organizzato da arci Cassandra Salve e Libreria Idrusa di Alessano....

Parteciperanno:

FAUSTO DURANTE (segretario nazionale FIOM CGIL);
ANTONIO DIMONTE (federazione medici per l'ambiente)
ALFREDO MELISSANO (associazione Nuova Messapia)
RICCARDO BUFFELLI (associazione Arci Cassandra

ECCO IL VIDEO DE3LL'AGGRESSIONE RICEVUTA DA PARTE DELLE FORZE DELL'ORDINE ALL'ON. SANTANCHE'. AHAHAHAHAHAH

G20 Pittsburg ancora una volta scontri



G20, il nuovo ordine mondiale


A Pittsburgh, sede del summit dei potenti del pianeta, clima da 'legge marziale' per fronteggiare le proteste dei 'no-global'. Dal vertice, nessun serio provvedimento per scongiurare nuove crisi

Le immagini della repressione delle proteste a Pittsburgh, in occasione del summit del G20, sembrano tratte da uno di quei film di fantascienza orwelliani ambientati in un indefinito e cupo futuro dominato da regimi polizieschi e leggi marziali.


Duri con i manifestanti.
Un battaglione della Guardia Nazionale, appena rientrato dall'Iraq, erige check-point sorvegliati da blindati Hummer e pattuglia le strade attorno alla sede del vertice, dove riecheggia senza sosta l'inquietante messaggio diffuso da altoparlanti, con una voce mono-tono quasi inumana, che avverte i manifestanti: "Lasciate immediatamente questa zona, qualsiasi siano le vostre intenzioni. Se non vi disperdete, sarete arrestati e soggetti ad altre azioni di polizia, tra cui la rimozione fisica, l'intervento degli agenti antisommossa e l'uso di munizioni non letali che possono provocare ferite a chi rimane".
Dalle parole ai fatti.
Rabbiosi 'robocop' della polizia antisommossa marciano per le strade in formazione militare, aizzano cani al guinzaglio contro i passanti, poi fanno cordone e minacciano e picchiano i manifestanti con lunghi bastoni di legno, li rincorrono e li ammanettano con lacci di nylon (come i prigionieri di guerra), sparano sulla folla proiettili di gomma e candelotti di gas urticanti.
Intervengono anche le forze speciali di polizia (Swat), con blindati e altri mezzi militari che 'sparano' sui manifestanti onde sonore assordanti, e, scena surreale, soldati dell'esercito in mimetica che scendono da un auto civile e si portano via a forza un manifestante, senza nemmeno ammanettarlo, mentre la gente attorno assiste attonita a questo rapimento.

Morbidi con i banchieri. Questo clima da legge marziale ha accolto i manifestanti 'no-global' arrivati a Pittsburgh per protestare contro i potenti del mondo, accusati di aver soccorso le banche speculatrici responsabili della crisi con sussidi pubblici per 18 trilioni di dollari, invece di aiutare le vittime di questa crisi, in particolare i milioni di lavoratori che hanno perso il lavoro e le decine di milioni di cittadini che hanno perso il loro risparmi.
Nel mirino dei manifestanti, più in generale, c'è il 'capitalismo globale' che difende i profitti di pochi a discapito dei bisogni della popolazione, un sistema cinico che specula su tutto e su tutti, senza limiti, senza regole.
Il G20 di Pittsburgh era stato presentato come 'la nuova Bretton Woods' che doveva riformare e regolamentare il mercato finanziario globale per evitare gli eccessi speculativi che hanno prodotto l'attuale recessione.
Invece, come prevedibile, le forti pressioni della potente lobby bancaria e finanziaria mondiale hanno bloccato tutti provvedimenti radicali di cui si discuteva alla vigila del vertice.
Dall'agenda del summit sono stati esclusi la 'tobin-tax' sulle transazioni finanziarie, il divieto di speculazione su materie prime e derrate alimentari, la riforma delle agenzie di rating e delle autorità di vigilanza colluse con l'alta finanza speculativa, l'obbligo di un'adeguata capitalizzazione delle banche per ridimensionare il rischioso sistema creditizio basato su riserve frazionarie quasi inesistenti e la creazione di un chiaro calendario di scadenze per combattere il riscaldamento globale.
Dal summit di Pittsburgh uscirà solo qualche proposta demagogica, come la limitazione dei bonus per i manager della finanza, e l'impegno per un maggiore coordinamento economico globale attraverso il rafforzamento di organismi come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, tanto cari ai 'no-global'.

di Enrico Piovesana da PeaceReporter

Casa Pound, il Pd e gli altri. Riflessioni sul corteo di Roma

La manifestazione «contro l'intolleranza» di Roma, indetta dopo le intimidazioni e le violenze contro le persone lgbt, è significativa. Avevano aderito il Vicariato, Casa Pound, Alessandra Mussolini. In prima fila nessun omosessuale, solo politici del centrodestra e del centrosinistra; nessun omosessuale è intervenuto dal palco. I gay vanno bene solo come vittime, mute

Trovo inquietante la foto dello striscione di apertura della manifestazione contro l’omofobia e la transfobia che si è tenuta ieri a Roma: in prima fila soprattutto politici, di destra e di centrosinistra, rigorosamente eterosessuali. Come eterosessuali sono Proietti e Albertazzi, che sono intervenuti dal palco insieme ai suddetti politici.
Forse a qualcuno sembrerà positiva questa apertura, questa seria considerazione degli episodi di violenza contro le persone lgbt e gli attentati, soltanto intimidatori fortunatamente [due petardi, un sasso imbevuto di benzina dato alle fiamme], nella Gay Street e contro la discoteca di Muccassassina, ma è invece secondo me aberrante sentire il sindaco Alemanno dichiarare: «Roma è una città tollerante, metteremo più telecamere e più sorveglianza, ma sono contrario alle unioni gay». In sostanza: vi consideriamo solo come vittime ma state al vostro posto e vi difendiamo noi.
Un discorso concretamente discriminatorio che però è piaciuto a molti. E’ piaciuto al Vicariato di Roma che ha aderito alla manifestazione di ieri ma che è pur sempre un’istituzione della Chiesa che considera gli omosessuali dei malati, che li accetta solo se casti e che ha stabilito che un gay non può diventare prete. E’ piaciuto a Casa Pound, centro sociale neofascista che usufruisce di sovvenzioni comunali, che ha aderito alla fiaccolata romana contro «ogni forma di razzismo e di intolleranza».
Rubo alcune considerazioni ad un’amica di Facebook che era al corteo [io non ci sono andato]: «Gli interventi dal palco sono stati banali e avvilenti rispetto allo spirito reale dei partecipanti. E’ stato sostanzialmente uno spettacolo di varietà appena intinto di impegno civile nel calderone delle ovvietà. Insomma agghiacciante. Ma bisogna essere positivi e sperare che da domani tutte le autorità politiche e religiose che hanno aderito si presentino con il capo cosparso di cenere e qualche seria proposta di legge».
Repubblica riferisce che il presidente della Provincia Zingaretti era contento del successo della manifestazione, che sostanzialmente aveva il colore politico delle bandiere del Pd. Continuiamo a sperare che questo partito isoli i teodem e che non usi le richieste dei cittadini non eterosessuali soltanto per fare campagna elettorale esterna e interna [vedi prossimo congresso con la sfida Franceschini-Bersani-Marino]. Continuiamo a tutti i costi a credere che questo partito possa riuscire a conciliare le anime cattoliche e quelle laiche, la Binetti e la Concia, sostenendo l’uguaglianza tra cittadini come recita la Costituzione repubblicana e democratica. E’ ora di finirla con lo spauracchio che gay lesbiche e trans attentino alla «sacralità» della famiglia, famiglia che si è già «sfasciata» da tempo per sua stessa mano. Fornisco anche una chiave accomodante: riconoscete finalmente questa voglia di «normalità» delle coppie omosessuali, che vanno da Ikea e riempiono i carrelli come fanno le coppie eterosessuali!
Ma voglio tornare a quelli di Casa Pound: ieri, dopo che sono stati invitati a non partecipare, hanno fatto un comunicato stampa dove, riferendosi a incontri avuti con esponenti lgbt del Pd, hanno proposto un incontro con la comunità. L’invito sarà raccolto? Cristiana Alicata, giovane lesbica rampante del Pd, ha dichiarato di aver incontrato nelle scorse settimane alcuni rappresentanti di Casa Pound davanti ad una virilissima birra. Li ha chiamati lei perché voleva rassicurazioni sulla loro estraneità ai due petardi lanciati davanti al bar Coming Out. La Alicata ha constatato che sono di destra ma che non sono più omofobi di tanti altri e che si dichiarano a favore delle unioni civili.
Dobbiamo rallegrarcene? Non so. Non mi risulta che Casa Pound abbia fatto dichiarazioni di condanna contro il manifesto fascista che pochi giorni fa voleva i «froci sbranati dai leoni dentro al Colosseo». Io so invece che quelli di Casa Pound sono neofascisti, che Ezra Pound era fascista e antisemita, che il fascismo promulgò le leggi razziali del 1938 e che mandò al confino gli omosessuali. Ma forse la Alicata è troppo giovane e queste cose non le sa. Dovrebbe sapere, però, che gli aggettivi «democratico» e «fascista» sono opposti. Mentre fascismo, nazismo e omosessualità insieme possono coesistere, e lo dimostra la storia, e la letteratura: Mishima, grande scrittore omosessuale giapponese, era fascista; tra i seguaci di Gabriele d’Annunzio c’erano molti omosessuali; le SA tedesche erano composte da moltissimi omosessuali e furono massacrate dalle SS per questo motivo.

http://www.carta.org/campagne/diritti+civili/18375
da Antifa

Sauditi e africani puntano sull’istruzione per tutti

La sfida del cambiamento per l’Arabia Saudita e per il continente africano passa anche dalla cultura. È questo il messaggio lanciato dai progetti universitari della King Abdullah science and technology university (Kaust) e della Pan-African university (Pau).

La Kaust sorge nei pressi di Jeddah, nel nord del regno saudito, e per la prima volta ammetterà ai corsi uomini e donne insieme. Si tratta di una novità assoluta dal momento che, per legge, studenti di sesso diverso non hanno accesso alle stesse scuole. Le donne, inoltre, che non possono guidare per le strade del paese, potranno farlo all’interno del campus e lo statuto dell’ateneo non ammetterà la polizia religiosa entro i confini universitari.

Estremamente incoraggiante è stato il messaggio del re Abdul Aziz Bin Abdullah alla cerimonia d’ inaugurazione, avvenuta mercoledì 22 settembre, scrive il quotidiano Arabnews. Abdullah ha parlato dell’importanza dei centri di ricerca scientifica per combattere il radicalismo e l’odio degli estremisti e ha definito la Kaust “la casa della saggezza” e “il faro della tolleranza”. In una società tutta al maschile con una rigida divisione dei sessi, le parole di Abdullah arrivano come spiraglio di apertura che fa sperare per il futuro.

L’Università panafricana, invece, è pronta ad aprire le porte ai primi cento studenti nel febbraio del 2010 presso l’ateneo di Stellenbosch, riporta il Mail & Guardian.

Finanziata dall’Unione africana, la Pau non prevede la costruzione di nuovi edifici, almeno per ora, ma di sfruttare e potenziare quelli esistenti. I centri si occuperanno delle discipline più diverse, dalle scienze alla giurisprudenza, dall’ingegneria alle scienze sociali.

L’Università di Stellenbosch lancerà il progetto, ma presto seguirà l’inaugurazione di nuovi centri: entro l’anno prossimo ad Algeri ed entro il 2011 in tutto il continente.

Attualmente il continente africano ha solo cinque università nella classifica delle più qualificate al mondo, la Pau, quindi, potrà quindi essere una grande opportunità per aprire la strada al cambiamento e alla modernizzazione.

da Internazionale

DOPO ANDRINI (AMA) ECCO REBOA (SAN CAMILLO) COINVOLTO IN LAZIOGATE

D’AMATO: NOMINE, DOPO ANDRINI (AMA) ECCO REBOA (SAN CAMILLO) COINVOLTO IN LAZIOGATE, ALEMANNO PREMIA IL RAID ALL’ANAGRAFE, PRESENTATA INTERROGAZIONE

Dichiarazione del consigliere regionale Alessio D’Amato (Pd)

“Per il sindaco Alemanno è evidentemente una nota di merito essere tra gli indagati per l’accesso abusivo al sistema informatico del comune di Roma, meglio noto come Laziogate. Con una interrogazione urgente al vicepresidente Montino chiedo di sapere se l’avvocato Romolo Reboa, nominato da Alemanno componente dei revisori dei Conti dell’azienda ospedaliera San Camillo – Forlanini, con ordinanza 155 del 7 agosto 2009, sia lo stesso coinvolto nell’inchiesta Laziogate, che vede peraltro comune di Roma e regione Lazio tra le parti lese. Chiedo di conoscere quale è l’attuale posizione processuale e le motivazioni che hanno portato il sindaco a tale nomina. Desidero inoltre sapere sulla base di quali curriculum sono state fatte queste scelte. Non sta a me fare valutazioni di carattere processuale, vi sono le sedi competenti ed anzi auspico che Romolo Reboa possa motivare la propria estraneità ai fatti attribuitigli, ma sinceramente credo inopportuna questa nomina di Alemanno in un settore così delicato come il controllo contabile della più importante azienda ospedaliera pubblica”.

da Indymedia

Simon & Garfunkel - Sound Of Silence



Sound of silence

Hello darkness my old friend,
I've come to talk with you again
Because a vision softly creeping
left it's seeds while I was sleeping
And the vision that was planted in my brain
still remains, within the sounds of silence

In restless dreams I walked alone,
narrow streets of cobblestone
'neath the halo of a streetlamp
I turned my collar to the cold and damp
when my eyes were stabbed by the flash of a neon light
split the night... and touched the sound of silence

And in the naked light I saw
ten thousand people maybe more
people talking without speaking
people hearing without listening
people writing songs that voices never share
noone dare, disturb the sound of silence

Fools said I you do not know,
silence like a cancer grows,
hear my words that I might teach you
take my arms that I might reach you
but my words, like silent raindrops fell...
and echoed the will of silence

And the people bowed and prayed,
to the neon god they made
And the sign flashed out its warning
in the words that it was forming
And the sign said, "The words of the prophets
are written on the subway walls, and tenement halls
and whisper the sounds of silence



IL SUONO DEL SILENZIO

Salve oscurità, mia vecchia amica
ho ripreso a parlarti ancora
perchè una visione che fa dolcemente rabbrividire
ha lasciato in me i suoi semi mentre dormivo
e la visione che è stata piantata nel mio cervello
ancora persiste
nel suono del silenzio
Nei sogni agitati io camminavo solo
attraverso strade strette e ciottolose
nell'alone della luce dei lampioni
sollevando il bavero contro il freddo e l'umidità
quando i miei occhi furono colpiti dal flash di una luce al neon
che attraversò la notte
e toccò il suono del silenzio


E nella luce pura vidi
migliaia di persone, o forse più
persone che parlavano senza emettere suoni
persone che ascoltavano senza udire
persone che scrivevano canzoni che le voci non avrebbero mai cantato
e nessuno osava
disturbare il suono del silenzio


"Stupidi" io dissi, "voi non sapete
che il silenzio cresce come un cancro
ascoltate le mie parole che io posso insegnarvi,
aggrappatevi alle mie braccia che io posso raggiungervi"
Ma le mie parole caddero come goccie di pioggia,
e riecheggiarono
nei pozzi del silenzio

e la gente si inchinava e pregava
al Dio neon che avevano creato.
e l'insegna proiettò il suo avvertimento,
tra le parole che stava delineando.
e l'insegna disse "le parole dei profeti
sono scritte sui muri delle metropolitane
e sui muri delle case popolari."
E sussurrò nel suono del silenzio