HOME       BLOG    VIDEO    EVENTI    GLI INVISIBILI    MUSICA    LIBRI    POLITICA LOCALE    POST PIU' COMMENTATI

venerdì 8 gennaio 2010

Al Mukawama - Flowers Of Filastin




Al Mukawama - Flowers Of Filastin

Sto cercando di trovare le parole, ho bisogno di parole
Parole convincenti, parole penetranti,
che ti fanno un buco in testa e che poi lasciano frammenti in ogni dove
schizzi di miseria
chiazze di paura
brandelli di sogni e
resti di cultura,
parole come raffiche di mitra in un mercato
o come missili sparati al terzo piano di un palazzo,
che facciano male cazzo,
parole tanto forti da zittire tutto il mondo occidentale,
solo per un attimo, soltanto per provare ad ascoltare,
l’impotenza, il rancore…
parole a fare male, picchiate sulla faccia come calci di fucile
e pugni e sputi e schiaffi, parole… parole a ricordare,
per non dimenticare che lo stato d’Israele si è insediato in Palestina con la guerra, trentacinche anni fa’, e che nun se ne vonno ‘i,
e la grande israel già se chiamma Filastin, e duecentomila ‘e lloro
nun tenevano ‘o diritto ‘e s’insedià, ma quale equidistanza qui
parole partigiane a fare agguati a carri armati che rincorrono ambulanze
parole per cercare di fermare la mattanza
coscienti che farebbero più effetto un po’ di missili anticarro e che in sostanza
parliamo per parlare mentre in Filastin si lotta e muore coltivando la speranza di veder nascere un fiore…
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN
Tre quatt’ migliara ‘e civili innocenti e sotto a mille creature
Massacrati senza ragione ‘a gli israeliani int’ e’ territorje
Hanno abbattuto seiciento palazzi e deportato ruimila persone
In 15 anni ‘e chella ca loro ‘a chiammano ‘a guerra contro o’ terrore
E o’ lato allà se chiamma Intifada e sta per rivolta rà popolazione
Contro o’ terrorismo ‘e Israele, contro e’ surdate, contro ‘e colonie
Che a chù ‘e trent’anni umiliano a’ gente impedendo la libera circolazione
Aroppo che l’hanno arrubbato ‘a terra, ‘ a voglia ‘e campà,’o lavoro e l’ammore e allora
A’ Paura d’Israele nuje forse nunn’a capimmo, ma poiché nun simmo sciemi ‘a contestualizzammo e nà cosa ‘a capimmo,
capimmo ca n’ommo trattato trent’anni comm’ a n’animale
addiventa nà bestia affamata, impaurita e pertanto feroce e chiena ‘e cazzimma, è normale, è naturale…
E chiù ‘a bestia è feroce, chiù ‘a bestia è o’ padrone
‘ a bestia chiù bestia è sempre ‘o padrone
‘ a bestia è l’impero ca se fa dottrina
a morte la bestia…
viva Palestina
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN
For over 50 years, blood, sweat and tears, but the struggle for freedom continues, our pride never shall disappear,
the People will never give in, land and freedom for Filastin
cause we know we have the will to keep on existing, keep on surviving
Laken ha hia arty huna Yajibu an auda, ila arty, ila Filastin
Aud min ajli hauiaty mithla jady, qabla an yatrukù Filastin
Audu hurru kay aktaru, an akuna usfuran au akuna shajarah(tun)
Kamà raghiba jady
(Ma eccola là, la mia terra, voglio ritornare nella mia terra, in Palestina.
Tornare per una identità, come mio nonno, prima di lasciare la Palestina.
Tornare, libera di scegliere se essere un uccello, come sempre avrei voluto, oppure un albero, come il nonno aveva sempre desiderato.) Mona Zaarour, 12 anni, campo profughi di Chatila.
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN
FILASTIN FILASTIN FILASTIN FILASTIN
I WILL CARRY MY BUCKET OF WATER FOR THE FLOWERS OF FILASTIN

-------------------------------------------------------------------------------------

Scontri tra polizia egiziana e attivisti Viva Palestina

Dopo gli scontri con la polizia egiziana il convoglio di Viva Palestina è riuscita a spezzare il braccio di ferro con le autorità d'Egitto, ha infatti ottenuto dal governo di Mubarak l'ok per il transito degli aiuti umanitari da Arish a Rafah, per poi prendere la strada di Gaza. I 7 attivisti arrestati dalla polizia in seguito agli scontri con le forze di sicurezza saranno liberati. Ad alcune vetture è stato però impedito questo viaggio dentro la Striscia: saranno spedite da una ditta turca verso i campi profughi palestinesi in Libano e Siria. Intanto arrivano notizie di scontri e sassaiole anche dalla Turchia, dove si sono tenute diverse manifestazioni di solidarietà con gli attivisti di Viva Palestina sotto i consolati egiziani.


Caricati i solidali con la Palestina dalla polizia egiziana

Striscia di Gaza ancora assediata e recintata, Egitto ancora poliziotto d'Israele. Nella tarda serata di ieri sera sono scoppiati scontri al porto egiziano di Arish: 2mila poliziotti in assetto anti-sommossa vs oltre 500 attivisti del convoglio Viva Palestina. La tensione è divampata quando le autorità egiziane ed israeliane hanno nuovamente negato l'accesso nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah agli oltre 60 mezzi della carovana umanitaria. Gli attivisti si sono radunati davanti ai cancelli del porto egiziano per oltrepassarli, le forze di sicurezza hanno caricato usando idranti, pietre, sabbia bagnata, gas lacrimogeni e manganelli. 55 i feriti tra i manifestanti. 10 vetture del convoglio sono state danneggiate.

A tutto ciò si è arrivati nonostante, nei giorni scorsi, ad Aqaba, in Giordania, il convoglio di Viva Palestina avesse raggiunto un accordo, attraverso la mediazione della Turchia, per l'accesso di tutti gli attivisti e di tutti i mezzi. Anche ad Aqaba delegazione di Viva Palestina costretta ai girotondi: dalla Giordania è stata fatta tornare in Siria, da dove poi, con un cargo turco, era tornata in Egitto. L'ostracismo dell'Egitto contro la delegazione Viva Palestina, il suo erigersi a garante securitario d'Israele e dei suoi voleri, il comportamento repressivo adottato attraverso la violenza delle forze dell'ordine, sono gli stessi inaccettabili ingredienti usati contro la Gaza Freedom March.


Comunicato
Il Convoglio "Viva Palestina" (Lifeline3) è bloccato a al-Arish, in Egitto


Quello che segue è il messaggio inviato dal responsabile, Kevin Ovenden

A tutti gli amici della Palestina. La nostra situazione è a un punto di crisi! Sono scoppiati disordini al porto di al-Arish.

Questo pomeriggio tardi (ieri, ndr), abbiamo negoziato con un dirigente di spicco del Cairo, che ha lasciato le trattative due ore fa e non è più tornato. Nelle trattative con il dirigente abbiamo chiesto di far entrare a Gaza i veicoli con gli aiuti.

Ci ha lasciati due ore fa e non è più tornato. Le autorità egiziane hanno radunato oltre 2.000 poliziotti anti-sommossa che sono arrivati nel nostro campo, al porto.

Ora siamo bloccati all'ingresso del porto e stiamo affrontando la polizia anti-sommossa e gli idranti, ma siamo determinati a difendere i nostri automezzi e gli aiuti.

Le autorità egiziane, con la loro ostinazione e ostilità nei nostri confronti, ci hanno portato a un punto di crisi.

Lanciamo ora un appello a tutti gli amici della Palestina affinché organizzino proteste, di persona, laddove è possibile, davanti alle sedi di rappresentanza dell'Egitto, ai consolati e alle ambasciate, e chiedano che il convoglio sia autorizzato a entrare in sicurezza a Gaza, domani (oggi, ndr).

Kevin Ovenden
Viva Palestina Convoy Leader



da Infoaut

Nessun commento:

Posta un commento