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giovedì 28 gennaio 2010

E' TEMPO DI CAMBIARE

E' tempo di cambiare...
Gli interessi vitali dei popoli del Sud e le loro culture lanciano un grido d'allarme.
Io leggo quel 73% di voti per Vendola come la disperata ricerca di rappresentanza e di definizione di un macrocosmo di vite in pericolo.
Il Sud del mondo sta morendo e con sé tutto ciò che rappresenta: natura, vite, economie, società allo sbando.
Non ha vinto Vendola ma ha vinto la speranza di poter governare quei processi di riscatto che solo un nuovo meridionalismo può alimentare per contrastare la deriva annientatrice e padronale della plutocrazia industriale del Nord.
Con questo plebiscito si dà avvio alla "Riforma Sociale" che non può esplicarsi completamente se non si va al cuore di essa. Cioè, se non si giunge alla "Riforma Agraria", unico strumento per riscattare la dignità dei giovani, poiché il lavoro garantisce una visione stabilizzante della vita e promette natalità da un lato e comprime l'emigrazione dall'altro.
Deve essere chiaro a tutti che la QUESTIONE ITALIANA è la QUESTIONE MERIDIONALE e che la questione meridionale è la QUESTIONE MORALE, che la questione morale è la LOTTA ALLA MAFIA e che la risposta per sopravvivere degnamente qui, a Sud, è la RIFORMA AGRARIA.
Non voglio inabissarmi in discorsi che richiedono una fase dialettica molto lunga ma credo che per non essere schiavi occorre costituire, prima o poi, un monopolio del mercato agroalimentare per esportare le "primizie" al Nord ed una capacità di rete agro-industriale capace di connettere il mercato del "Mediterraneo" con quello dell'Oriente.
Queste elezioni primarie aprono nuove incognite ma sanciscono due punti chiave:
1 - è definitivamente entrata in crisi "l'era del dirigismo" e con se è la "politica del favore" che è messa sotto scacco!!!
Quanti signorotti pensano che la politica sia compravendita di voti???
Lo abbiamo visto qui a Nardò con quanta solerzia "uomini d'ordine" del PD raccattavano voti: hanno la medesima cultura e culto della politica (che poi è la mala-politica)
del centro-destra berlusconiano e dell'UDC di Casini e Frasca. Ecco, secondo me, si è dichiarato guerra a quel modo di intendere la politica.
2 - occorre puntare i piedi e far capire che Sinistra Ecologia e Libertà è un partito vivo, che muove dal basso e che cerca di imporre la propria diversità proprio rispetto alla
Questione Morale. Adesso bisogna considerare la nostra energia e metterla al servizio di una città che ha espresso un voto rivoluzionario.

Siamo pronti ad interloquire con tutti ma a noi non preme vincere a tutti i costi.
A noi interessa definire programmi e metodologie di relazione con i cittadini, trovare i giusti agganci per includere, informare e responsabilizzare tutti circa l'importanza della cosa pubblica. Sono straconvinto che parte di questa "Riforma Morale" sia già cominciata da tempo e che anche il PD neretino abbia dato prova di valore nelle componenti che non si sono fatte ricattare. Ammiro quanti da tempo provano a fare politica in quel coacervo cercando di imbastire dinamiche trasparenti e spero che il tempo della discussione non si esaurisca con l'elezione a segretario cittadino del PD di Vanessa Giannuzzi; spero che in virtù del voto espresso domenica dai cittadini l'area "Costruire Insieme" capeggiata da Rocco Luci abbia giustamente più forza di quanta ne aveva prima.
Non conta vincere ma conta rompere il muro delle ipocrisie e sgretolare l'algebra e le alchimie fatte a tavolino dai signorotti.
Quello che conta veramente è ribellarsi e rivoluzionare il modo di intendere e di fare la politica a Nardò; occorre sopra ogni cosa restituire dignità, decoro, nobiltà e virtù a ciò che intrinsecamente significa politica: cioè, amore per se e per il prossimo.
Quindi è tempo di cambiare, "TAURO NON BOVI"!!!!!!!!!!!!!!

Sinistra Ecologia e Libertà
Angelo Cleopazzo

1 commento:

  1. Sono d'accordo su tutto tranne su due punti:

    -Penso che qualsiasi MONOPOLIO non sia la via giusta per arrivare a non essere schiavi.

    - Dire che con queste primarie è definitivamente entrata in crisi "l'era del dirigismo" e con se è la "politica del favore" che è messa sotto scacco, mi sembra un eccesso di ottimismo!
    Diciamo che si comincia ad intravedere qualche segnale di cambiamento!

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