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mercoledì 27 gennaio 2010

FRANCESCO DE GREGORI - SAN LORENZO



FRANCESCO DE GREGORI - SAN LORENZO

Cadevano le bombe come neve
il 19 luglio a San Lorenzo
sconquassato il Verano
dopo il bombardamento
tornano a galla i morti
e sono più di cento.

Cadevano le bombe a san Lorenzo
e un uomo stava a guardare la sua mano
viste dal Vaticano
sembravano scintille
l'uomo raccoglie la sua mano
e i morti sono mille

E un giorno credi questa guerra finirà
ritornerà la pace ed il burro abbonderà
e andremo a pranzo la domenica fuori porta a Cinecittà
oggi pietà l'è morta
ma un bel giorno rinascerà
e poi qualcuno farà qualcosa
magari si sposerà

E il Papa la mattina da San Pietro
uscì tutto da solo fra la gente
e in mezzo a San Lorenzo
spalancò le ali
sembrava proprio un angelo con gli occhiali

E un giorno credi questa guerra finirà
ritornerà la pace ed il burro abbonderà
e andremo a pranzo la domenica fuori porta a Cinecittà
oggi pietà l'è morta
ma un bel giorno rinascerà
e poi qualcuno farà qualcosa
magari si sposerà.

Il 19 luglio 1943 Roma viene bombardata per la prima volta dagli alleati: l'attacco è inaspettato perché Roma era stata dichiarata città aperta.
La Basilica di San Lorenzo viene dannegiata; Papa Pio XII lascia il Vaticano e visita le vittime.

«Ma è alle 11,02 minuti che nella città si ode il suono acuto delle sirene, il segnale minaccioso dell’attacco aereo. Molti romani che pure hanno notizia dei tremendi bombardamenti sulle altre città italiane non se ne preoccupano: l’Urbe, la “città santa”non può essere attaccata dal cielo, Roma è patrimonio dell’umanità, a Roma c’è il Papa, anche gli alleati lo sanno. Che Roma sia inviolabile lo crede l’uomo della strada ma lo credono anche i gerarchi e i generali»
(da Storia e memoria)

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