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giovedì 14 gennaio 2010

IL TERREMOTO E IL POPOLO DEI “RESTAVEC”


Nascosta anche dalle macerie dell’ultima immane tragedia di Haiti, c’è anche quella dei ‘restavek’ - o ‘restavec’, dal francese ‘reste avec’ ovvero ‘sta con’- un picolo popolo di oltre 225.000 bambini di famiglie tanto povere da ‘cederli’, mandandoli a vivere e servire in famiglie appena un po’ meno povere, semplicemente per poterli sfamare. A denunciare in modo documentato quella che in molti considerano una vera e propria piaga sociale diversi rapporti e sondaggi pubblicati negli ultimi anni dalla Pamamerican development foundation, (Padf), secondo cui i due terzi circa di questi “piccoli nuovi schiavi” è costituita da bambine tra i sei e i 12 anni di età.“Il restavek - afferma il rapporto del Padf intitolato ‘Infanzia perdura’ - è il primo a svegliarsi al mattino e l’ultimo ad andare a dormire, lavora dalle 12 alle 16 ore al giorno e non frequenta la scuola; deve svolgere lavori di ogni tipo: attingere acqua, pulire e riordinare la casa, andare al mercato e accompagnare altri bambini a scuola mentre lui non la frequenta. Può essere percosso (esiste un tipo di frusta considerata particolarmente indicata per questo uso), ferito, perfino ucciso”. Il reclutamento di questi bambini, a volte ridotti in condizioni di vera schiavitù - precisa il rapporto - è dovuto alla povertà estrema di ampie fasce della popolazione, in un paese in cui tra il 70 e l’80 per cento degli abitanti vive con meno di due dollari al giorno. Non è difficile immaginare che il sisma possa ora peggiorare ulteriormente le condizioni dei ‘restavec’ sopravvissuti e probabilmente aumentarne poi le schiere.[

da Misna

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