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sabato 30 gennaio 2010

Nell'indifferenza e nel silenzio mediatico l'ordinanza di cattura nei confronti di Cosentino

In un paese normale con una giustizia normale, Nicola Cosentino sarebbe già in carcere. Da un bel pezzo. E in un paese normale avremmo sentito questa notizia nei tg: la Cassazione ha rigettato il ricorso contro l’ordinanza di cattura nei suoi confronti.Riassumendo: i pm napoletani concordano nel volere arrestare Cosentino. Notizia accantonata, magari (anzi sicuramente) censurata dai media. Inoltre il Pdl non ha detto nulla e l’opposizione chi l'ha sentita? Pura indifferenza. Mediatica e non solo. In sostanza, secondo i giudici, Nicola Cosentino ha stabilito dal 1990 un rapporto con il boss del clan Bidognetti, Francesco, dettoCicciotto ‘ e mezzanotte, ricevendo i voti dei clan in almeno tre elezioni, in cambio del suo aiuto per favorire i loro affari.Cosentino “risulta essere stato sostenuto dall’organizzazione criminale” in troppe elezioni per non pensare a un “debito di gratitudine”. Dovrebbe dimettersi. E dovrebbe andare in carcere.

La procura ha inoltre presentato una seconda richiesta di arresto, rigettata però dal Gip, per corruzione, sempre nel settore rifiuti. Ma Berlusconi lo ha candidato in Campania perchè (dice lui) ricorda le immagini di Napoli liberata dai rifiuti. E lo ha persino ringraziato.

di Andrea De Luca
Fonte: http://andreainforma.blogspot.com/2010/01/nellindifferenza-e-nel-silenzio.html

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