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martedì 5 gennaio 2010

Regionali, il Pd tenta la carta Boccia

Il deputato Francesco Boccia verifichera' il consenso dei partiti del centrosinistra sulla sua candidatura alla presidenza della Regione Puglia. E' questo l'esito della riunione che si e' svolta oggi pomeriggio a Roma tra il vicesegretario Enrico Letta e i vertici pugliesi del Pd. Boccia, che sfido' Nichi Vendola alle passate primarie in Puglia, ha ricevuto il mandato pieno del Pd per sondare tutti i partiti, dall'Udc, alla Sinistra radicale, sulla sua candidatura.
''Oggi abbiamo detto - ha affermato Boccia - una parola chiara: noi stiamo costruendo una nuova alleanza e coalizione e sentiremo tutti i segretari di partito Vendola compreso''. Nessuna decisione dal vertice del Pd, riunitosi a Roma, per chiudere il caso pugliese e indicare il candidato alle prossime elezioni regionali. Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato il vicesegretario Enrico Letta, il coordinatore Maurizio Migliavacca e i parlamentari pugliesi, si e' deciso di dare un mandato esplorativo di 48 ore al deputato Francesco Boccia per sondare partiti e candidati su un nome che possa allargare il piu' possibile l'alleanza di centro-sinistra.

Alla riunione, alla quale non ha partecipato il segretario Pier Luigi Bersani, si e' ribadito l'obiettivo di allargare la coalizione pur cercando di non escludere alcun candidato in corsa, compreso il governatore Nichi Vendola.

MARITATI: NESSUN CANDIDATO E' ESCLUSO
''Nessun candidato e' escluso e non si esclude neanche il ricorso alle primarie'', ha spiegato il senatore Alberto Maritati lasciando la riunione. Se i vertici del Pd hanno dato oggi una forte spinta alla candidatura di Boccia, c'e' chi tiene a sottolineare che la partita non e' ancora chiusa. Come il senatore Alberto Maritati e Paola Concia, che oggi hanno partecipato alla riunione di tre ore a largo del nazareno con il vicesegretario Enrico Letta e il coordinatore della segreteria Maurizio Migliavacca, oltre al segretario pugliese Sergio Blasi e a diversi parlamentari. Sono ancora in predicato, ha assicurato Maritati, sia il governatore uscente Nichi Vendola, che nel 2005 batte' Boccia alle primarie di coalizione, sia il sindaco di Bari Michele Emiliano.

MIGLIAVACCA: A BOCCIA MANDATO PIENO
''Nessuno di questi e' escluso'', ha detto, cosi' come ''non sono escluse le primarie''. Comunque, ha riferito, il lavoro di Boccia dovrebbe concludersi ''in 36-48 ore'' al massimo''. ''Non vogliamo perdere tempo'', ha chiarito. E' un mandato ''pieno'' quello che Francesco Boccia ha ricevuto oggi dai vertici del Pd per tentare di costruire una maggioranza intorno a se' in vista delle Regionali in Puglia. A spiegarlo e' stato il coordinatore della segreteria del Pd Maurizio Migliavacca, al termine della riunione che si e' tenuta oggi a Largo del Nazareno.

''Abbiamo deciso di affidare a Boccia il mandato pieno di costruire attorno a se' le condizioni politiche e programmatiche di una nuova e larga alleanza'', ha spiegato. Boccia si muovera' ''in raccordo con il segretario regionale'' Sergio Blasi, ha aggiunto.

BOCCIA: PARLERO'ANCHE CON VENDOLA
''Con Vendola ci confronteremo sui numeri e sui contenuti. Con Nichi confidiamo di parlare sul bene della Puglia e non su alchimie tattiche che non ci porterebbero da nessuna parte''. Cosi' Francesco Boccia, appena indicato dal vertice del Pd per sondare il centrosinistra in Puglia sulla sua candidatura, risponde ai giornalisti che gli chiedono come il Pd tentera' di convincere il governatore a fare un passo indietro.

MINERVINI: ROMA NON PUO' DECIDERE PER BARI
''L'idea che a Roma possano decidere per Bari e' un'ulteriore offesa all'autonomia e all'intelligenza dei pugliesi'', secondo l'assessore regionale pugliese del Pd Guglielmo Minervini, per il quale nel suo partito ''continuano ad emergere dal cilindro candidature improbabili e definite dagli stessi nostri interlocutori anche deboli, pur di non ritornare sulla strada maestra, cioe' quella che abbiamo tracciato in questi cinque anni per la Puglia nel Mezzogiorno''. Minervini, che ha partecipato alle primarie del 25 ottobre scorso e ha raccolto il 20% dei consensi, aggiunge che ''invece di riconvocare l'assemblea, recuperando la figura poco edificante dei giorni scorsi, il Pd continua sordo e insofferente a perseverare nell'errore di costruire un'improbabile alternativa, non a Vendola ma a se stesso e al proprio popolo''. ''Come ha dimostrato la capriola della Poli Bortone, senza il riconoscimento'' del ''patrimonio accumulato'' dalla giunta Vendola negli ultimi cinque anni, ''non c'e' una alleanza per il mezzogiorno ma solo una nuova pagina del trasformismo meridionale''.

AMATI: AUTOGOL L'INCARICO A BOCCIA
"Sono certo che la comicita' del mandato attribuito a Francesco Boccia, il quale dovrebbe riuscire niente poco di meno in cio' che Emiliano non ha potuto, si rivelera' entro 36-48 ore un ulteriore autogol''. Lo afferma l'assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati, dirigente del Pd pugliese. Amati afferma che ''nemmeno nei piu' raffinati manicomi e' accaduto cio' che sta accadendo nel mio partito al punto che sarebbe opportuno lanciare un appello ai cittadini pugliesi, agli iscritti al PD e alla stampa: abbiate pieta' di noi e, se potete, trattenetevi da risate eclatanti''. ''Sapevo - aggiunge - che il segretario Blasi e la delegazione sarebbero andati a Roma per decidere l'alternativa tra le primarie e Vendola; apprendo che con un'ennesima capovolta sono tornati da Roma con un mandato a Francesco Boccia rubricato come mandato pieno, senza sapere che gli unici mandati, per altro pieni, li puo' dare solo l'assemblea regionale del partito''. Per l'assessore, ''forse questa prova di muscoli e' la conseguenza della consapevolezza che i componenti pugliesi dell'assemblea PD non tollerano decisioni assunte sulla propria testa, soprattutto ora che il piano si sta svelando: sacrificare la vittoria in Puglia per vincere puntigli personali nei confronti del Presidente Vendola che allo stato risulta molto gradito ai cittadini pugliesi''. ''Aspettando - conclude Amati - che il segretario regionale Blasi, che spero non sia stato commissariato rispetto alla fiducia di 175 mila pugliesi, si preoccupi di far convocare l'assemblea regionale, mi viene da rivolgere un unico invito per il risparmio energetico: quando avrete finito questo casino, siete almeno pregati di spegnere la luce''.

LOSAPPIO: DECISIONE INCOMPRENSIBILE
''Le conclusioni del vertice del Pd sono incomprensibili e inapplicabili''. Ne e' sicuro l'assessore regionale pugliese al lavoro, Michele Losappio, di Sinistra ecologia e liberta', il partito del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. ''Incomprensibili - spiega - perche' la debolezza della candidatura di Francesco Boccia e' gia' stata pubblicamente e politicamente stigmatizzata da Casini e dall'Udc. Inapplicabile perche' senza le primarie non si puo' rimuovere la candidatura del presidente della Regione. A meno che non si voglia determinare la rottura della coalizione con l'amputazione a sinistra''.

BOCCIA AGLI ASSESSORI: NON SPARATE NEL MUCCHIO
''A Minervini, Amati e Losappio, e a tutti coloro che amano definirsi parte dei gruppi dirigenti dei partiti del centrosinistra, chiedo rispetto verso Sergio Blasi che ha svolto un lavoro, come oggi ha definito lo stesso Maurizio Migliavacca, straordinario stante la condizione degli stessi gruppi dirigenti''. Lo ha detto il deputato Francesco Boccia, candidato dal Pd a sondare i partiti del centro-sinistra, dall'Idv all'Udc, sul suo nome.

''Il Pd - sottolinea Boccia - ha chiesto 48 di rispetto e silenzio per le valutazioni politiche che saranno fatte nelle prossime ore con i segretari dei partiti e poi sottoposte al vaglio degli organi stessi. Di una cosa possono star certi, come ho gia' detto oggi accettando un mandato pieno con la riserva delle 48 ore: guardero' negli occhi ogni interlocutore e le intese politiche si faranno nell'esclusivo interesse dei pugliesi e saranno caratterizzate da legalita' e trasparenza, sia nell'idea di amministrazione della cosa pubblica che nei rapporti tra i gruppi dirigenti. Saranno tutti coinvolti a partire dal presidente Vendola, e chi spara nel mucchio senza sapere cosa c'e' non fa altro che continuare ad alimentare inutili conflitti''.

''Solo una persona saggia e pulita come Sergio Blasi poteva reggere fino ad oggi. Tra 48 ore - conclude - ci renderemo tutti insieme conto del grado di responsabilita' della nostra classe dirigente. Poi Amati, Minervini e Losappio saranno liberi, come e' giusto che sia, di criticare le proposte politiche dopo averle almeno conosciute''.

da La Repubblica Bari

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