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sabato 23 gennaio 2010

Sabato 23 gennaio: manifestazione No Tav a Susa!


[Infoaut seguirà la manifestazone in diretta, aggiornando in tempo reale con interviste foto e contributi]

Ci siamo, mancano poche ore alla grande manifestazione contro i sondaggi e contro il Tav a Susa. Dopo due settimane di resistenza al piano sondaggistico, rompendo il piano di blindata tranquillità che l'Osservatorio Virano & soci stanno provando a spacciare come il passaggio attraverso il quale dimostrare che il Tav in Val Susa si può fare, il movimento No Tav si affaccia ad una nuova ed importante scadenza,
ulteriore tassello di una mobilitazione che in queste giornate insonni ed agitate ha infastidito non poco i piani di gestione della Valle orditi dall'alto, resistendo ai sondaggi/bluff venduti da una servile stampa mainstream come l'inizio dell'opera, promettendo nuove e ineludibili battaglie (che dovranno essere combattute, se Loro ne avranno la forza e il coraggio!), nella tranquillità di quello che oggi è possibile ed è giusto fare.

E' giusto e necessario opporsi ai sondaggi, e questo il movimento No Tav sta facendo. Strade e ferrovie bloccate, partecipati presidi ed assemblee popolari, affollate marce contro Tav e sondaggi. Quindi la manifestazione di domani: un'appuntamento importante, dopo il crescere della partecipazione della gente della Valle alle iniziative contro i sondaggi di Susa e Condove, ma anche della rabbia e dell'indignazione contro la militarizzazione ad opera delle forze di polizia e dell'ennesima violenza contro il territorio. Domani in piazza scenderà la Val Susa che resiste, tutti quei valligiani e quelle valligiane che vorranno ribadire e gridare il loro NO ai sondaggi e all'alta velocità, che ne dicano La Busiarda e Virano su presunta protesta di nicchia e pacificazione tramite il dialogo! Domani la Val Susa, anche con la forza dei numeri che saprà esprimere, dimostrerà il contrario! E inevitabile sarà anche il confronto tra quanto avverrà domani a Susa e la pagliacciata Si Tav di domenica al Lingotto: quanti domani saranno in Valle potranno ben accorgersi non solamente dell'enorme solco numerico che contraddistinguerà (dall'iniziativa del Lingotto) il corteo No Tav ma anche la genuinità e la dignità di migliaia di persone che, a difesa della propria terra e della propria vita, marceranno mossi dal bisogno di opporsi e resistere, e non perchè pagati per far numero in un'assemblea o perchè interessati a riempirsi le tasce attraverso la distruzione...

Il 23 gennaio sarà la Val Susa a rispondere, i valligiani e le valligiane a dover battere forte con i propri bastoni sui guardrail che rimbombano dal rumore da due settimane. Ma tante adesioni il movimento No Tav l'ha ricevute anche da tante altre realtà di lotta, che parteciperanno attraverso delegazioni o saranno comunque con il cuore e il pensiero in Val Susa: dai No Dal Molin di Vicenza ai compagni e alle compagne di Brescia, dai "dissidenti" della Cgil Piemonte (una fetta burocrate del sindacato parteciperà invece all'iniziativa Si Tav del Lingotto, insieme alle altre gialle rappresentanze sindacali...) ai No Discarica, i No Inceneritori, etc.

A Sarà dura! Per Loro!

Per raggiungere l'autoporto di Susa, luogo del concentramento dell manifestazione, fissato per le ore 14: in auto o pullman, prendere l'autostrada Torino-Bardonecchia (A32), uscire a Susa Est, seguire l'indicazione "autoporto"; in treno, prendere il treno regionale che parte da Torino Porta Nuova per Susa alle ore 11:00 o alle 12:15, per quest'ultimo orario è fissato un ritrovo collettivo dei No Tav di Torino a partire dalle ore 11:45 in stazione.


Segue l'appello del movimento No Tav d'indizione della manifestazione:

Ancora una volta sono arrivati di notte a militarizzare la valle per piantare una trivella. Botte a parte, è il copione del 2005. E la risposta popolare è stata pronta e ferma. Come allora.

In questi giorni la valle di Susa, Sangone, Area Torinese e il movimento No Tav stanno subendo una serie di attacchi orchestrati dai promotori del Tav Torino-Lione. Di fronte al tentativo di piazzare le trivelle per cominciare i sondaggi (ne sono previsti circa 90 in tutto il territorio che va da SettimoT.se a Chiomonte) tante persone si sono mobilitate in queste settimane.

E' nato il presidio Maiero-Meyer all'autoporto di Susa dove dal 9 gennaio centinaia di persone si danno il cambio giorno e notte per impedire i carotaggi. Sono state piazzate alcune trivelle in zone periferiche di Torino e cintura e per farlo sono stati impiegati centinaia di agenti di polizia che vegliano i cantieri. Alla stazione ferroviaria di Collegno per quattro giorni un presidio di attivisti ha contrastato i lavori di sondaggio. Nuovi presidi permanenti sono partiti negli ultimi giorni in valsangone (sulla provinciale tra Rivoli e Villarbasse) e nei pressi della stazione di S.Antonino per monitorare il territorio e comunicare con la popolazione.

Sabato sera mani ignote hanno appiccato il fuoco al presidio di Bruzolo disabitato in quel momento, questo attacco è un gesto intimidatorio, tipico del modo con cui la delinquenza organizzata ha operato da sempre, in Italia per intimidire la resistenza popolare contro la speculazione e la distruzione dei beni comuni. L'attacco si inserisce appieno nel clima di discriminazione vergognosa creato ad arte dai mass media contro il movimento NO TAV. Vengono nascoste le ragioni dell'opposizione e ampio spazio viene dato agli slogan dei politici che con la loro superficialità e arroganza minimizzano la portata di un movimento popolare di massa che in questi anni ha saputo con fiera determinazione impedire la truffa colossale del Tav salvando la valle di Susa da una devastazione annunciata.

Anche gli amministratori della valle, democraticamente eletti, stanno subendo affronti e tentativi di delegittimazione dalle autorità provinciali e regionali e l' Osservatorio, spacciato inizialmente come luogo di confronto tecnico, ha ormai svelato chiaramente il suo ruolo: la progettazione della nuova linea Torino-Lione. Chi ci sta otterrà in elemosina le compensazioni, gli altri sono esclusi e scavalcati: alla faccia della democrazia!

Una prima risposta a tutto ciò è stata data domenica scorsa con una fiaccolata a Bruzolo che ha visto la partecipazione di alcune migliaia di persone accorse per respingere con forza l'attacco di stampo mafioso contro il presidio.

Ma l'indignazione popolare è crescente in valle di Susa e non solo, tanta gente non ne può più di questo clima ed è disposta a dimostrarlo ancora una volta

SABATO 23 GENNAIO 2010 con una GRANDE MANIFESTAZIONE
che partirà alle ore 14 dal PRESIDIO NO TAV DI SUSA AUTOPORTO per raggiungere la città di Susa

Partecipiamo in tanti, partecipiamo tutti per ribadire ancora una volta il No al Tav (in qualsiasi forma e tracciato si presenti)

- Per respingere la campagna di sondaggi truffa
- Contro il partito trasversale degli affari che vorrebbe trasformare il nostro territorio in un enorme cantiere per almeno vent'anni
- In solidarietà alle amministrazioni comunali sotto attacco

FUORI LE MAFIE DALLA VALSUSA
I VALSUSINI NON PAGHERANNO IL "PIZZO"!
SE VUOI DIFENDERE LA TUA TERRA E IL TUO FUTURO SABATO NON PUOI MANCARE!


www.notav.eu - www.notav.info

da Infoaut

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