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lunedì 1 febbraio 2010

Chi concede gli spazi a Casapound?

da coll. gramigna
il comune di Padova, nella figura del sindaco Flavio Zanonato (Partito Democratico), ha concesso una sala pubblica all’organizzazione neofascista Casapound

Sabato 30 gennaio una decina di compagni ha organizzato un presidio antifascista, con alcuni striscioni e un volantinaggio davanti ai giardini dell’Arena di Padova. Il presidio è stato indetto per denunciare che il comune della città, nella figura del sindaco Flavio Zanonato (Partito Democratico), ha concesso una sala pubblica all’organizzazione neofascista Casapound (che non ha sedi in città) per una iniziativa dal titolo “contro ogni muro-Padova città del dialogo”, a cui hanno partecipato alcuni assessori di AN e del Partito Democratico. Il presidio dei compagni è stato interrotto dall’arrivo degli sgherri della digos, che hanno subito minacciato, intimato e identificato i compagni.
Nella sua lunga carriera da sindaco Zanonato, e la sua giunta, si è numerose volte contraddistinto per la sua politica “securitaria”, arrivando allo sgombero di un intero quartiere abitato da immigrati e la costruzione di un muro per recintare la zona, e per aver garantito ampia agibilità politica ai fascisti. Infatti sono numerosi gli episodi di concessione della piazza per le manifestazioni, dei parchi per le feste e delle sale per le conferenze! Contemporaneamente, lo stesso sindaco ha ordinato almeno 5 sgomberi del Cpo Gramigna ed è complice, insieme alla questura, della totale negazione di ogni spazio pubblico ai compagni!
Questa logica è coerente con la politica portata avanti dal centro “sinistra” e dai revisionisti in Italia, che contribuisce alla riabilitazione del fascismo anche attraverso la volontà di costruire una “memoria condivisa al di la delle differenze politiche” (la stretta di mano tra la vedova Pinelli e la vedova Calabresi ne è un esempio!). La “sinistra” borghese è la principale responsabile della totale riscrittura della storia del nostro paese, questo per dominare il presente e legittimare le guerre, la disoccupazione e le peggiori nefandezze della borghesia imperialista, oggi attanagliata dalla crisi del sistema economico capitalista. Tutto questo al fine di disarmare culturalmente e politicamente i lavoratori e i proletari del loro passato, nato sul sangue versato dai partigiani che hanno combattuto il fascismo e ci hanno insegnato a conquistare i diritti e la libertà con la lotta. Insegnamenti sempre validi e di cui è nostro compito riappropriarci!
Non c’è nulla da condividere con i neo fascisti, ma anzi c’è molto da raccogliere per rilanciare la cultura e la pratica dell’antifascismo, riappropriandosi dei valori della Resistenza e dell’eroico esempio dei partigiani, di ieri e di oggi!
Antifascisti sempre!
La memoria non è con-divisa. La resistenza continua!
In seguito riportiamo il testo del volantino diffuso:
Sabato 30 gennaio presso la sala pubblica in Via Diego Valeri a Padova si svolge un incontro promosso dall’organizzazione neofascista Casapound, con la partecipazione di assessori di Alleanza Nazionale e di Filippo Pacchiega dell’esecutivo provinciale del Partito Democratico. L’iniziativa, dal titolo “Contro ogni muro-Padova città del dialogo”, pretende di affrontare alcune tematiche politiche costruendo una “memoria storica condivisa” tra vecchi e nuovi fascisti insieme a quello che ancora si proclama il centro”sinistra”. Noi pensiamo che non ci sia nulla da condividere con un’organizzazione come Casapound, capitanata da vecchi stragisti neri come Gabriele Adinolfi implicato per la strage di Bologna, responsabile di molteplici aggressioni squadriste contro chi considerato “diverso” ed emarginato dalle logiche del sistema produttivo (extracomunitari, omosessuali, disabili ecc), e soprattutto infiltrata per dividere chi lotta e scagliarsi contro i compagni, come accadde con il movimento studentesco a Piazza Navona a Roma, al corteo contro la Gelmini nell’ottobre 2008! Casapound è un movimento reazionario, finanziato abbondantemente dalla destra istituzionale, che cavalca le “emergenze“ mediatiche, come la questione abitativa (mutuo sociale, occupazioni ecc), presentandosi così come “coloro che oggi danno risposte concrete alle esigenze delle masse”, colmando il vuoto dello stato sociale! La vera natura di questi è di essere servi del sistema, razzisti, xenofobi che si rifanno agli ideologi del nazifascismo. La complicità del PD si dimostra sia concedendo loro agibilità politica, sia soprattutto partecipando e sostenendo le loro iniziative e fornendo loro legittimità.
Del resto questo episodio è solo l’ultimo di molteplici che vedono la giunta Zanonato concedere ampiamente spazi pubblici e agibilità a formazioni dichiaratamente fasciste: cortei annuali a Forza Nuova e Fiamma Tricolore, concessione del parco Prandina di corso Milano per un festival neonazista la scorsa estate ecc. Mentre dall’altra parte si sgomberano i centri sociali e i luoghi di aggregazione giovanile.
La sinistra istituzionale da tempo ha fatto del revisionismo storico, politico e culturale uno strumento per legittimare le attuali politiche sempre più a destra, “necessarie” ai padroni in questi tempi di crisi. Ecco allora che la sinistra borghese di fronte a 30.000 operai Fiat in cassa integrazione non spende una parola, tantomeno per quelli dell’Alcoa di Cagliari manganellati dalla polizia, giustifica la schiavitù moderna come a Rosarno, vota tutte le costosissime missioni militari all’estero, condivide nuove leggi razziali, come il pacchetto sicurezza, funzionale ai padroni per incanalare il malessere sociale verso un nemico fittizio rappresentato, sempre più spesso, dal proletariato immigrato. È proprio in tale maniera che spiana la strada alla destra xenofoba e alla riabilitazione del fascismo!
Tutto questo rinnegando il patrimonio partigiano, i valori antifascisti della Resistenza e della solidarietà. L’unione con i neofascisti serve per riscrivere la storia ed egemonizzare la realtà.
Al contrario noi pensiamo che l’antifascismo e gli ideali della Resistenza partigiana vadano difesi con le unghie e con i denti, perché sono gli ideali che hanno permesso la lotta contro i nazifascisti e hanno determinato importanti conquiste e diritti per la società intera.

da Indymedia

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