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giovedì 18 marzo 2010

Come Berlusconi manipola la tv pubblica

Silvio Berlusconi è di nuovo sotto inchiesta, stavolta per concussione. Il nuovo scandalo dimostra l’abilità di Berlusconi nello sfruttare la sua influenza privata e politica sui mezzi d’informazione, scrive Die Tageszeitung.

“I fatti risalgono al novembre del 2009. All’epoca il giornalista Michele Santoro voleva dedicare una puntata del suo programma al processo contro l’avvocato britannico David Mills. Secondo i pubblici ministeri del tribunale di Milano, Mills era stato corrotto da Berlusconi per mentire sui fondi neri all’estero del premier. Berlusconi ha cominciato a fare pressioni sul direttore generale della Rai, Mauro Masi, per bloccare la trasmissione.

Poi il capo del governo ha mosso un’altra sua pedina: Giancarlo Innocenzi, commissario dell’Agcom. Innocenzi ha cercato invano di far emanare all’Agcom una direttiva che invitasse la Rai a bloccare Annozero, il programma di Santoro. I magistrati di Trani hanno scoperto questi fatti attraverso delle intercettazioni avvenute nell’ambito di altre indagini.

Poi gli inquirenti hanno chiamato a deporre Augusto Minzolini, il direttore del Tg1. Gli hanno chiesto delle pressioni esercitate da Berlusconi in Rai. Minzolini si è avvalso della facoltà di non rispondere. Appena uscito dalla procura, però, ha chiamato l’ufficio del presidente del consiglio. Gli inquirenti erano all’ascolto e ora il direttore del Tg1 deve rispondere dell’accusa di violazione del segreto istruttorio.

“Berlusconi ha reagito come fa di solito: recitando il ruolo della vittima. Come presidente del consiglio, ha detto, può stare al telefono con chi gli pare. Intanto il ministro della giustizia del suo governo ha spedito gli ispettori a Trani per verificare eventuali irregolarità nell’operato della procura pugliese”.

da Internazionale

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